Zona: valle
di Cavedine
Bellezza: ***
Cartografia: KOMPASS K101
Difficoltà: **
Accesso: da Arco percorrere la statale fino all'entrata di Dro, al
bivio girare a dx sulla S.P. 84 per Drena - val di Cavedine
Partenza: parcheggio presso la ventosa rupe del castello di Drena
Lunghezza: 22,30 km
Quota massima: 735 m
Dislivello: 342 m
Tempo di percorrenza: ore 2.30 – 3
Ciclabilità: totale
Punti d’appoggio: ristorazione su gran parte del giro
Nota: itinerario facile che apre la possibilità di conoscere paesi e
località della valle di Cavedine e il castello di Drena.
Il percorso piega subito in discesa per una stradina asfaltata tra il
piazzale posteggio e la rupe, passando a valle dell'abitato di Drena, risalendo
poi ad una fontana. Qui seguendo il segnavia Luch-La Casina 1'escursionista
continua diritto in salita evitando, nei pressi di un capitello, due stradine a
sx. Attenzione al bivio con segnaletica La Casina, 1'itinerario prosegue a sx
in salita. Il cicloturista attraversa con tratti pianeggianti il versante
nord-occidentale del monte Capino, sbucando sulla rotabile per malga Campo.
Svoltando a sx, ridiscende a fianco di una lineare collina a vigneti. Ripresa
verso dx la provinciale il giro la mantiene, fino alla prima laterale dove gira
a dx per via del Ponte e poi a sx (indicazioni pizzeria). Salendo verso
1'abitato Masi di Vigo, evita due stradine a sx e continua fino
all'incrocio con aiuola (tabella segnaletica Masi di Vigo). L'escursionista
prende a sx e attraverso via "Masi di Sotto" affronta la lunga
discesa, che ricongiunge alla nazionale. All'entrata di Vigo Cavedine il giro
supera una corta ma impegnativa salita a sx, seguendo per località "le
Coste" (segnavia n' 9 per bici). Successivamente la località
"Forche" conduce il biker alla chiesetta della Madonna dell'Aiuto.
Sullo sterrato seguite le indicazioni Cavedine (segnavia n' 9 per bici).In
prossimità dell'area di sosta, all'ombra di grossi castagni, si scavalca
la stanga giallo-verde, a dx di una casa diroccata. Il tracciato avanza
pianeggiante su fondo di terra battuta, curvando a dx in salita (attenzione
segnaletica n° 9). L'approccio alla nuova strada richiede in un primo tempo
rapporti più agili, entrando in un boschetto di larici. Disegnato un tornante
1'itinerario continua in un saliscendi fra una vegetazione composta da larici,
faggi e pini. Il percorso lambisce case in pietra e prati della località
Limende, arrivando all'imbocco di un'altra strada. Da qui prosegue diritto a sx
in leggera discesa. All'incrocio svolta a dx tagliando il prato pianeggiante:
luogo invitante per chi vuole sdraiarsi e godere un po’ di sole. Rientrato nel
bosco il ciclista scende ripidamente la forestale, di nuovo su asfalto, che
mantiene fin dopo una serie di tornanti per sbucare fra campi di mais. Concluso
il rettilineo la strada curva a dx, di fronte alla minuscola casetta con
giardino (palo segnavia località Opel). Qui 1'itinerario imbocca
a sx la vecchia mulattiera dal fondo sconnesso. Attenzione: prendere a sx al
bivio per Vigo Cavedine. Ad un vecchio maso il ciclista deve tenere sempre a sx
per Vigo Cavedine. Giunto al termine del prato sale a sx per un tratto ripido e
poi, con continui saliscendi, incrocia un altro bivio; mantenendosi a sx supera
1'ultima rampa che incrocia la forestale percorsa nell'andata. Ripercorrere a
ritroso la strada fino a Drena, pedalando nell'ultimo tratto sulla provinciale
attraversando il paese questa volta sulla parte alta.
Con la sua caratteristica
cortina merlata, torreggia sulla profonda gola del Rio Salagòni e sulla vallata
del Basso Sarca; strategicamente posto a vedetta e collegamento fra castel
Madruzzo e il castello di Arco. Di proprietà dei Signori di Saiano fino al
1175, passo poi ai Signori di Arco. Le truppe francesi del Generale Vendòme lo
incendiarono nel 1703 e venne cosi abbandonato. Grazie all'intervento di
restauro oggi si può visitare la mostra permanente che racconta le
vicissitudini dell'antico castello.