TABELLA ITINERARI

PASSO NOTA

 

Zona: valle di Bondo

Bellezza: *****

Cartografia: KOMPASS K102

Difficoltà: ***

Accesso: sulla S.S. 45bis a Limone sul G. il bivio per Tremosine-Vesio

Partenza: piazzale appena sopra Vesio, all'inizio della strada per la

valle di Bondo

Lunghezza: 21,50 km

Quota massima: 1350 m

Dislivello: 800 m

Tempo di percorrenza: ore2.30-3.30

Ciclabilità: passaggi impegnativi lungo la strada vecchia

Punti d’appoggio: nessuno lungo il tragitto

Nota: itinerario suggestivo, che porta nella valle di Bondo e a percorrere parte della rotabile costruita nella guerra 1915-18.

 

Imboccata la strada, che parte dal piazzale e aggirato il capitello a sud di questo, il cicloescursionista pedala in lieve discesa in direzione della valle di Bondo; nel primo tratto asfaltato, fra campi coltivati e pascoli, deve fare attenzione al bivio, proseguendo a dx. Oltrepassato con una curva a sx un ponte, incomincia lo sterrato, che presenta pendenze facili ancora per qualche centinaio di metri. Più ripida la strada disegna diversi tornanti, cosi da portare il ciclista ai 1198 metri di quota del passo Nota. Il tracciato incrocia a sx la strada che scende da Bocca di val Marza e dalla cima Tremalzo, dove transita 1'itinerario n'10. Qui proseguire verso dx e poi ancora a dx oltrepassando il piccolo ponte, tenendo la segnaletica cimitero di guerra. Leggermente in salita, il tracciato avanza raggiungendo il luogo di meditazione. Circa un chilometro dopo il crocevia il percorso passa per una malga in località val Cerese, uscendo poi a mezzacosta. Il paesaggio suggestivo accompagna gli escursionisti attraverso gallerie e trincee del periodo bellico, finche la strada, non più carrozzabile da anni, si restringe in un sentiero a causa dell'azione lenta ma inesorabile della vegetazione. Inoltre durante i molti anni che separano dalla grande guerra, le intemperie hanno causato i vistosi cedimenti di terreno. Il progetto di riportarla agibile come un tempo e gia in fase di attuazione. La larghezza delle gallerie e i frequenti muri di contenimento testimoniano 1'esistenza della strada, quale principale linea di collegamento delle retrovie italiche con la prima linea di fronte (passo Nota, Tremalzo, passo Rocchetta) nel conflitto bellico 15-18. Giunti a uno slargo la carrareccia diventa una strada sterrata e scende con ampi tornanti fino a Vesio, sbucando nel piazzale di partenza.