Zona: monte Casale
Bellezza: *****
Difficoltà: ****
Accesso: sulla statale verso Trento
s'incontra il paese di Sarche
Partenza: parcheggio presso la Cassa
Rurale di Sarche sulla statale
Lunghezza: 40,90 km
Quota massima: 1600 m
Dislivello: 1350 m
Tempo di percorrenza: ore 5 – 7
Ciclabilità: totale
Punti d’appoggio: rifugio Don Zio
aperto da giugno a novembre
Nota: giro lungo la vecchia strada
per le Giudicarie attraverso la gola del Limarò. Sul monte Casale panorama a
360'
La strada statale per Ponte Arche guida verso
1'evidente gola del Limarò, profondamente incisa fra i calcari del Dain
"grant", monte Casale e del Dain "picol", dove scorrono le
gelide acque del fiume Sarca. Al 5' tornante (2,16 km) il biker svolta a dx e,
scavalcata una stanga, prosegue sulla vecchia e ardita strada per Ponte
Arche. In alcuni punti pedala a strapiombo sulla gola del Limarò. Finito
1'asfalto sale diritto per un ripido tratto di 15 metri, girando a dx sulla
sterrata che porta a lato della statale. Il ciclista pedala parallelo allo
stradone a dx per 150 metri circa, riprendendo sempre a dx la strada vecchia.
Nelle vicinanze di un maso esce nuovamente sulla statale, Percorrendola fino
quasi all’imbocco con la galleria. Qui 1'itinerario rimane esterno, percorrendo
un ulteriore tronco della vecchia strada. Scavalcato il guard-rail si riprende
un ultimo tratto della statale, imboccando dopo circa 1 km un'evidente mulattiera,
che sale ripida parallela a sx della statale. Al bivio il giro prosegue su
asfalto pianeggiante; e nel tratto in saliscendi, fra campi di mais e prati,
entra nell'area rurale delle Giudicarie esteriori. In vista degli abitati di
Poia e Godenzo il biker svolta a sx su ripido sterrato, passando a lato di un
frutteto; al primo bivio tiene la sx e subito dopo piega ancora a sx in
direzione nord-ovest. In salita segue la strada più evidente, giungendo a valle
dell'abitato di Comano. Oltrepassando il paese, che guarda ai monti di Stenico,
Dolomiti di Brenta e fino al Care Alto, 1'itinerario imbocca la strada
panoramica del monte Casale.Al bivio con croce (area adibita a feste campestri)
il percorso gira a dx rimontando su sterrato; al primo tornante si prende a sx
la principale, evitando la strada ripida con segnaletica "rifugio Don
Zio". La forestale sale costante, senza forti pendenze, fino a giungere ad
un piccolo piazzale con stanga. Qui inizia il tratto più impegnativo: sarà chi
ha dosato il dispendio energetico prima, a non subire 1'atletica salita, che
punta alla costa prativa della cima del monte Casale Un ultimo sforzo porta al
rifugio Don Zio (ottimi piatti tradizionali). Dal rifugio, in 5-10 minuti a
piedi o in bici, si arriva sulla cima, dove si può consultare il punto
panoramico; dal1'orlo del dirupo spazia grandioso il panorama sulla valle del
Sarca. Contemporaneamente si ammirano cinque specchi d'acqua: il lago di S.
Massenza, il lago di Toblino, il lago di Cavedine, il lago di Molveno e il lago
di Garda. Inoltre si può sbizzarrirsi nel riconoscere i gruppi montuosi con
1'aiuto del segnale trigonometrico. Il ritorno viene effettuato lungo la stessa
strada di salita, fino al bivio con la croce (nell'area adibita a feste
campestri appena fuori il paese di Comano). Proseguendo diritti per il tratto
pianeggiante fino alla biforcazione fra prati e campi di mais, prendere a dx in
leggera salita e continuare diritti in discesa. Questa strada ripercorre la
traccia di una probabile antica via di comuniazione romanica denominata del passo
della Morte. Lungo il tragitto s’incontra un grande capitello e quindi al
punto più alto della seconda parte del percorso, per poi scendere la spalla
rocciosa del monte Casale. Al bivio il cicloescursionista inizia la discesa a
sx sulla principale e sempre a sx gira al primo tornante, per poi prendere a dx
al secondo. Giunto alla "Casina Forestale" continua la discesa, ora
ripida, fino a ricongiungersi con la vecchia strada per Ponte Arche nel primo
tratto di questa. Per chiudere 1'ampio itinerario si ripercorre a ritroso la
via d’andata fino alle Sarche.