TABELLA ITINERARI

GIRO DEL LAGO DI LEDRO

 

Zona: lago di Ledro

Bellezza: ***

Difficoltà: **

Accesso: statale della val di Ledro

Partenza: parcheggio nei pressi del cimitero di Pieve di Ledro

Lunghezza: 17,60 km

Quota massima: 1040 m

Dislivello: 385 m

Tempo di percorrenza: ore 2- 2,30

Ciclabilità: totale

Punti d’appoggio: nei paesi situati lungo 1'itinerario

Nota: tratti ripidi di discesa. Vale la pena visitare il museo e il sito archeologico delle palafitte del lago di Ledro.

 

Il "giro del lago di Ledro" abbraccia le pendici della cima Pari. Il ciclista, lasciando il parcheggio, attraversa la statale per entrare nel paese di Pieve di Ledro lungo la strada di uscita da questo; pedala in piano nel centro dell'abitato fino ad un capitello. Qui gira a dx e all’incrocio prosegue a sx lungo la vecchia strada per Locca. Raggiunta la provinciale in prossimità di un tornante, 1'escursionista prosegue in salita sempre verso Locca; nel centro del paese (km 2; m 740), subito dopo la curva, prende la stradina a dx e alla Famiglia Cooperativa di nuovo piega a dx lungo via S. Marco. Ora il percorso segue le indicazioni per bici del cartello segnaletico giallo <G.H.L. Locca-Mezzolago n°6>. Si segue la direzione di Mezzolago (segnaletica) sulla principale; egli deve fare attenzione al bivio senza segnaletica (km 3,9; m 810), dove tiene la sx in salita. Alla biforcazione successiva prosegue diritto, pianeggiante lungo la forestale (con stanga) verso Mezzolago; sempre tenendo la principale guadagna quota e con un tornante sinistrorso sale ripido verso val Concei. L'itinerario svolta nuovamente in direzione di Riva, e poi evitando la stradina che sale verso sx per Malga Saval, raggiunge la quota di 1040 m (km 6,3), dove si immette su un'altra forestale che segue a dx in discesa. II panorama spazia a sud sul lago di Ledro ed i monti Tremalzo, Nota, Corone verso sud e sull'Adamello lontano verso nord-ovest. Durante la ripida discesa il biker incontra il "maneggio-allevamento Pernice", con circa 70 cavalli, galline, capre, pavoni ed altri animali (km 7,80; m 840). La strada conduce il ciclista al paesetto di Mezzolago e attraverso il centro fino alla chiesetta. Subito dopo il cimitero la gita segue la stradina a sx, riportandosi sulla statale e qui verso sx. Il verde lago accompagna l'escursionista fino a Molina di Ledro (km 11,70; m 665), importante area di rinvenimento delle palafitte. Obbligatoria una visita al sito archeologico e al museo. Risalito in sella il ciclista prende per Pur a dx, percorrendo 1'ombrosa strada asfaltata affacciata sul lago e incontra la "calchera Pur". Conclusa la seconda visita si torna a seguire la strada asfaltata che costeggia il lago; all'incrocio, quando la strada si allontana dalla sponda girare verso dx, ritornando al lago in direzione nord, passando per

un villaggio turistico. Dopo una breve salita, quasi al termine del giro (km 15,10; m 695) si devia a dx su di una stradina con tabella di divieto, la principale invece sale ripida. Il tracciato percorre il fitto bosco sul lago per 1,10 km, uscendo poi di nuovo sull'asfalto. Ritornati a Pieve di Ledro si raggiunge il parcheggio di partenza.

 

Le palafitte

Il lago di Ledro fu originato per sbarramento morenico e precisamente dalla morena di Molina. Le sue rive sinuose e verdeggianti vanno ad occupare il fondo vallivo fino alle pendici delle alte montagne, che lo circondano: monte Cocca, Cima Pari, cima d'Oro a nord, monte Sarbano, monte Corno, Dos de Trat a sud. Le acque del lago alimentano, con un salto di 657 metri, la centrale idroelettrica di Riva. Nel 1929, durante i lavori per la trasformazione del lago in bacino idroelettrico, furono scoperti, sulla sponda sudoccidentale del lago, i resti di un'importante stazione palafitticola dell'età del Bronzo: le palafitte del lago di Ledro. I molti scavi effettuati dal 1929 ad oggi hanno individuato i resti di un villaggio abitato durante gran parte dell'età del bronzo (II millennio a.C.), che si estende su di una superficie di 4.500 mq con circa 10.000 pali. Numerosi sono i reperti in ceramica e in bronzo (vasi, boccali, tazze), molti anche quelli in legno, in osso, in corno (asce, spilloni, pugnali, collane d'ambra) testimoni di un fiorente commercio. Fu rinvenuta una canoa monoxile lunga cinque metri e mezzo a testimonianza della cultura sviluppata dagli abitanti del villaggio di Ledro, che mantenevano i contatti con il sud e il nord ed erano dediti all'allevamento, all'agricoltura. La totale assenza di tracce di sepoltura fa supporre, che i palafitticoli praticassero il rito della cremazione, forse disperdendo le ceneri nell'acqua. Le visite sono possibili durante tutto 1'arco dell'anno. Il museo delle palafitte, sezione staccata del museo Tridentino di scienze naturali di Trento, fu costruito nei pressi della zona preistorica. Il museo espone numerosi reperti a testimonianza della cultura e dell'economia delle comunità vissute sulle rive del lago, inoltre da un'idea generale del tipo delle abitazioni su palafitte. Il museo è chiuso il lunedì e durante i mesi di gennaio e febbraio