Zona: cima Valdes
Bellezza: ****
Difficoltà: *****
Accesso: sulla S.S. 45bis da Riva
verso Limone sul Garda
Partenza: vecchia strada per la val di Ledro,
chiusa alle auto
Lunghezza: 29,20 km
Quota massima: 1550 m
Dislivello: 1472 m
Tempo di percorrenza: ore 5 - 6
Ciclabilità: la discesa dalla Bocca
Giumella fino a Biacesa e molto
impegnativa. Solo per biker esperti e con
casco
Punti d’appoggio: nei centri abitati lungo il
tragitto
Nota: itinerario molto
impegnativo, sia per la ripida e costante salita, ma soprattutto per
l’impegnativa discesa lungo la valle Giumella.
L'escursione ripercorre la
traccia dell'itinerario n° 8 fino al paese di Campi e precisamente al
bivio con segnaletica "sentiero della Pinza-Riva". Oltrepassato il
ponte sul torrente Gamella, in prossimità delle case della località Righi, 1'itinerario
prende a dx la biforcazione in salita (km 12,63; m 705). Il versante
nord-orientale della cima d'Oro impone una forte e costante pedalata. Il biker
tiene sempre la principale in salita, anche quando da asfalto passa a strada
bianca.Attenzione al 1' bivio posto a 915 m, dopo 15,13 km da prendere a dx con
una curva a gomito. Lentamente 1' itinerario sale la val Merla su strade
forestali in forte e costante salita lungo il "Sentiero della Pace".
Superata una baita segue a sx in salita alla biforcazione (km 18,53; m 1405).
Un tornante destrorso con due trincee grotte, dalla particolarissima
conformazione geologica, segnala la quota massima raggiunta dall'itinerario:
1550 m. Una sosta ristoratrice attende 1'entusiasmante discesa. Sul tornante
scende a sx una ripida stradina con indicazioni "Rocchetta-Giumella"
- Sentiero della Pace (a dx si proseguirebbe invece per il rifugio Pernici
rimanendo sempre in quota). Con breve discesa il biker arriva a Bocca Giumella
(km 20,13; m 1410, traliccio energia elettrica). L'ampia vista spazia su Leano,
il monte Baldo e verso nord il Brenta, la Paganella, il monte Misone e il monte
Bondone. E giunta 1'ora di cimentarsi con 1'ardita discesa della Valle
Giumella. Lasciata la malga Giumella Superiore il biker affronta subito la
pendenza massima, mantenendo la carrareccia principale. Al bivio in prossimità
del traliccio dell'alta tensione (km 21,03; m 1180) passa sotto il traliccio
prendendo a dx e, dopo 100 m circa, a un altro bivio segue a sx transitando per
malga Giumella Inferiore. Al termine della discesa mozzafiato, che in
soli 4,4 km compie un dislivello di 1100 m di quota, il cicloescursionista
passa il piccolo abitato di Biacesa (km 24,03; m 435), situato
all'inizio della val di Ledro. Attraversato il paese s’immette sulla statale,
che percorre verso Riva fino all'incrocio per Pregasina, dove prende a dx per
la nuova strada che conduce a questa località. Prima della galleria
1'escursione svolta a sx per la stradina in discesa. E 1'antica "strada per
la Val di Ledro", che scende 1'impervia gola del rio Ponale. Nel
percorrerla il ciclista tocca una calchera ristrutturata. Su fondo acciottolato
imbocca la vecchia strada per Pregasina (km 26,23; m 260) affacciata sul lago
di Garda. L'itinerario scende in direzione nord, lungo la panoramica via, ora
chiusa al traffico, al luogo di partenza.
Vale a dire fornaci per la produzione della calce, nel Basso Sarca vengono citate fin dai primi secoli del Secondo Millennio ("Statuti di Riva" del 1274) a proposito dei vincoli esistenti per il taglio della legna, indispensabile per il funzionamento della fornace. La calchera di tipo tradizionale assomiglia ad un "silos" in muratura, il cui diametro varia tra i due-tre metri e con un'altezza di quattro metri. La calce veniva ricavata tramite la cottura della pietra calcarea all'interno della fornace. I sassi di realizzazione della calchera dovevano, perciò, sopportare alte temperature. Le calchere sono state riscoperte dagli "Operatori Ambientali" nel 1988 con uno specifico censimento nel Basso Sarca e Ledro; ne sono state censite 130, la maggior parte delle quali si trovava in uno stato d'abbandono, invase dalla vegetazione o trasformate in enormi bidoni d'immondizia.