TABELLA ITINERARI

GIRO DELLA BUSA

 

Zona: conca fra Riva e Arco

Bellezza: ****

Difficoltà: *

Accesso: sulla S.S. 45bis ad Arco

Partenza: parcheggio nei pressi del ponte sul Sarca ad Arco

Lunghezza: 19,80 km

Quota massima: 170 m

Dislivello: 80 m

Tempo di percorrenza: ore 4 - 5

Ciclabilità: totale

Punti d’appoggio: lungo tutto il percorso

Nota: itinerario storico-culturale, che porta a conoscere diversi paesi della "Busa" fra Riva e Arco.

 

Il percorso entra ad Arco in via Segantini, la direttrice centrale e dopo soli 100 m gira a dx sotto il "Porteghet", passando alla caratteristica via Bettinazzi. Al 1' incrocio va a sx per giungere alla piazza 3 Novembre, con 1'imponente "Collegiata" e la caratteristica fontana del Mosè. Ora prosegue a dx entrando nel caratteristico borgo medioevale, salendo via del Dosso; sul colmo segue via Stranfora. Alla chiesa di S. Bernardino mantiene sempre in salita il senso unico e alla vecchia fontana esce a sx dalla "Porta di Transforio", detta anche Laghel. In discesa pedalando su via Fossa Grande il ciclista raggiunge lo stop, dove sorge sulla dx il monumento in onore dell'Arciduca Alberto. Da qui prende le indicazioni per Chiarano. Dopo 150 metri dallo stop svolta a dx per via Braile, che tocca ex case di cura ora in stato d’abbandono, riportando sulla provinciale. Svoltato a dx si mantengono le indicazioni per Chiarano fino al paese stesso (km 3; m 95), che si attraversa tenendo la dx per via S. Marcello e poi a sx fino alla chiesa di S. Antonio. Dopo la fontana-lavatoio il biker scende per via al Monte, ritornato in fondo al paese segue via Carducci a dx. Il percorso prende a dx quando incontra via passo Buole, che accompagna al paesetto di Vigne. Alla fontana in pietra il giro raggiunge la Chiesa di S. Giacomo Maggiore (km 4,8; m 94). Vicolo Bordellino prima e via Monte Zugna poi conducono a Varignano. Allo stop il biker pedala a dx in salita fino al porticato, dove s’intrufola nel vicoletto a sx, sbucando nella piazza S. Michele, con 1'omonima parrocchiale. Superata la chiesa il cicloturista continua a dx e ancora in salita per 100 m circa. Dopo la fontana svolta a sx, attraversando il rio Bordellino per salire ripido 1'olivaia (punto massimo m 170).Al bivio pedala in falsopiano (abbandonando la stradina ripida) con panorama sulla "Busa" e i monti limitrofi. L'itinerario prosegue, sempre in direzione del lago di Garda, raggiungendo la frazione di Ceole, dove al crocevia prende a dx la pianeggiante strada asfaltata, che diventa sterrata quando incontra i vigneti. Sbucato sull'asfalto il ciclista segue a dx per Varone centro e una volta arrivato alla chiesa di S. Maria Assunta sormontata da una cuspide del 1885 (km 8; m 124) - gira a dx sul senso unico, uscendo sulla provinciale "laghi di Tenno e Molveno". La percorre a sx per un tratto di 30 metri, per prendere subito a dx verso una vecchia chiesetta. Il ciclista pedala sempre in direzione di Riva (attraversa la statale 240 per la val di Ledro) e entra a Riva attraverso via Ardaro. Il giro avanza per viale Prati e segue il senso unico fino a Porta S. Michele (km 10,30), dove curva a dx percorrendo 200 metri. Per Porta S. Marco 1'escursionista entra nella vecchia Riva e subito a dx prende il vicolo che s’inoltra nel rione "Marocco".Grazie a un vicoletto strettissimo si sbuca nella piazza 3 Novembre, aperta sul lago di Garda. Il ciclista sceglie la strada a sx della Torre Apponale raggiungendo la "Rocca" in piazza Battisti. Da qui si prosegue lungo un viale di magnolie fino alla piazza Stazione, quindi svoltare a dx in direzione del lago. (N.B. chi non volesse spingere la bici nel tratto della spiaggia, dalla Piazza Stazione svolta a sx immettendosi sulla statale in direzione di Torbole, percorrendola fino al Porto S. Nicolò). L'itinerario continua lungolago percorrendo la zona pedonale alberata fino a raggiungere un ponticciolo in legno (km 11,50). Qui inizia il tratto di spiaggia "Lido – Sabbioni Porfina" dove vige la raccomandazione comunale di spingere la bici per circa 1 km fino al porto di S. Nicolo, nei periodi di affollamento turistico. Ora si ritorna verso Arco prendendo la stradina alle pendici occidentali del biotopo "Monte Brione" (km 13); la tabella in rame della Città di Riva mostra brevemente i punti più caratteristici e degni di una visita. L'itinerario, procedendo verso nord al crocevia con capitello, prosegue verso Arco e sempre su asfalto, fino all'abitato di S. Alessandro (km 14,60; m 73), che attraversa sulla principale. Ritornando nel territorio del comune di Arco oltrepassa località Grotta, ammirando la lontana Rupe di Arco. Dopo 500 metri circa dal paese, al capitello di S. Carlo del XIX° secolo, 1'escursione prende la stradina a dx fra i vigneti e, costeggiando un gruppo di case, si lascia alle spalle il monte Brione. Al bivio in prossimità di una casa il tour gira a sx e poi subito a dx raggiungendo la pista ciclabile lungo il fiume Sarca (km 16,90). Il percorso costeggia il fiume fino ad Arco, portando al parcheggio di partenza.

   

Arco, Riva e dintorni

 

Arco: la "Collegiata" di S. Maria Assunta fu costruita nel 1613 al posto dell'antica pieve in stile romanico-gotico, ricordata nel 1144, e rasa al suolo perché "insufficiente per gli accresciuti bisogni della popolazione". Costituisce uno degli esempi più significativi delle chiese rinascimentali trentine; in stile palladiano presenta 1'originale soluzione dei quattordici potenti contrafforti delle fiancate, che sostengono la gran volta a botte della navata. Interessanti opere d'arte all'interno attribuite al Caliari di Verona e al Brusasorci. La "Fontana del Mose" e di stile barocco con stemma dei D'Arco. Riva: il caratteristico e pittoresco Rione marocco, costruito su cumuli di frana, conserva ancora i resti di tre torri e delle mura di difesa esterne del Borgo Medioevale, incorporate nei "Palazzi", cioe le case del rione.La Torre Apponale, costruita dai Buonvicino nel 1220 per la difesa del porto "ad Ponalem", da qui il nome di Apponale, fu sopraelevata nel 1555. In cima 1'angioletto di latta, detto "1'Anzolim de la tor", che era considerato il simbolo civico patriottico di Riva. La Rocca, la possente costruzione quadrilatera, con quattro torri quadrate angolari, circondata dal canale e dal lago, era protetta da due ordini di mura merlate e da ponti levatoi. Ampliata dagli Scaligeri e dai Visconti nel XIV° secolo, potenziata dai Veneziani nel XV° secolo e usata come dimora dai Principi Vescovi, Clesio e Madruzzo nel XVI° secolo. Nel 1852 il Governo austriaco la trasformo utilizzandola come caserma del presidio militare.Biotopo del "Monte Brione" istituito nel 1992, con una superficie di 66 ettari circa. Il monte Brione ha un notevole interesse naturalistico per la presenza di specie floristiche rare. La flora presenta piante come il terebinto, 1'albero di giuda e il pungitopo, ma anche una ricca flora erbacea con circa 500 specie. Sulla cima del monte Brione una serie di fortificazioni, mulattiere e camminamenti rimangono a testimoniare la prima e la seconda guerra mondiale.