A Messina e Villa San Giovanni
SUCCESSO DEL 1° CAMPEGGIO INTERNAZIONALE CONTRO IL PONTE DI MESSINA
Tante le iniziative di studio, di riflessione e di divertimento. Maiere coordinatore del gruppo ``Mediterracqua''. Partecipate le manifestazioni di Torre Faro e Villa San Giovanni. Oscura aggressione al campeggio
MOLTE VISITE ALLO SPAZIO DEL PMLI
Dal nostro corrispondente di Messina
Dal 28 luglio al 2 agosto si è tenuto a Messina (Torre Faro) e contemporaneamente a Villa san Giovanni (Cannitello) il 1° Campeggio Internazionale contro il Ponte sullo Stretto di Messina, organizzato dal Coordinamento calabrese contro il Ponte e dal Messina Social Forum, organismo composto dalla Cellula ``Lunga Marcia'' di Messina del PMLI, dal Circolo Arci ``Thomas Sankara'', dalla Cub, dai Cobas e dal PRC.
Se si considera il tentativo di boicottare l'iniziativa da parte del Comune di Messina che ha consegnato l'area per il campeggio tre giorni prima del suo inizio in uno stato di completo abbandono e inutilizzo da più di un anno e qualche altro piccolo incidente di percorso, si può sicuramente affermare che il 1° Campeggio Internazionale contro il Ponte sullo Stretto di Messina è stato un pieno successo.
Fin da subito, mentre l'area dell'ex Sea Flight veniva messa a nuovo in tempo record per ospitare il campeggio, arrivavano da tutta Italia i primi ospiti e tanti messinesi uniti dalla comune volontà di lottare contro la megaopera che incombe sul nostro futuro. A fine campeggio si contavano circa un centinaio di tende installate da compagni e amici provenienti da molte città d'Italia e del centro Europa.
Tante sono state le iniziative organizzate durante i sei giorni che hanno alternato momenti di studio e riflessione, durante i seminari e i workshop ai quali moltissime persone partecipavano con l'intento di colmare la completa disinformazione che i mass media locali, in combutta con l'amministrazione comunale, infondono giornalmente nella popolazione messinese sull'argomento Ponte, e momenti di puro divertimento grazie agli spettacoli teatrali, ai concerti musicali ed alle iniziative di vario genere come ad esempio l'evento che ha aperto il primo giorno del campeggio, quando nello scenario suggestivo che offre la spiaggia ai piedi del Pilone, una mini regata di canoe munite di fiaccole, dalla punta del faro si spingeva attraverso il canale che taglia il villaggio di Torre Faro fin dentro il pantano piccolo dando vita ad una fiaccolata seguita con grande curiosità da abitanti e turisti.
La vasta area in cui si è tenuto il campeggio era suddivisa in un ampio spazio aperto, circondato da alberi, in cui venivano installate le tende e in cui, su un piano rialzato, si tenevano gli spettacoli; in un grande edificio costruito nella base del Pilone vi erano una zona di ristorazione e bar e una zona che veniva utilizzata dai singoli componenti il Messina Social Forum, i quali potevano così usufruire di ampi spazi per installare il proprio materiale e godere dell'importante contatto che si instaurava con le tante persone che si fermavano; in questo quadro spiccava di certo lo spazio utilizzato dal PMLI, tramite il quale abbiamo dato la possibilità a tantissimi di conoscere e incontrare il nostro Partito. Molti hanno voluto acquistare libri, numeri de Il Bolscevico e gadget vari, e non si sono tirati indietro nel lasciarci anche un recapito tramite il quale contattarli ed approfondire in seguito la nostra conoscenza; infine, nell'edificio del Parco letterario ``Horcynus Orca'' adiacente, si tenevano i seminari ed i workshop, ai quali era ricca la partecipazione, a cominciare dall'iniziativa che ha aperto i lavori il 28 luglio ``Ponte sullo Stretto: problemi tecnici, ambientali e sociali'', e proseguendo con ``Mediterraneo: un ponte tra i popoli'' il 29, ``Progetto locale e alternative produttive'' il 30, ``Quale futuro per i territori meridionali?'' il 31.
Nell'ambito delle iniziative programmate, si è svolto il 29 luglio nello spazio del Parco letterario, il seminario del gruppo ``Mediterracqua'', del quale è stato coordinatore il compagno Daniele Maiere. Un appuntamento questo molto importante in previsione del ``Forum Internazionale del Mediterraneo sull'acqua'' che si terrà a Catania il prossimo novembre e del quale la Cellula ``Lunga Marcia'' di Messina del PMLI è uno dei promotori.
Tra i momenti di maggior rilievo durante i sei giorni, spiccano quelli dedicati alle manifestazioni di piazza. A cominciare da quella tenutasi il 31 luglio attorno al carcere Gazzi di Messina, attraverso la quale i partecipanti al campeggio contro il ponte affermavano che le lotte sociali non vanno né processate né criminalizzate. Le bandiere rosse del PMLI sono state tra le protagoniste in questo corteo, non poteva essere altrimenti, visto che viviamo sotto un regime fortemente repressivo e di stampo palesemente neofascista in cui, chi lotta per il diritto alla casa, alla salute, all'istruzione, alla libera circolazione delle persone viene definito ``pericolo pubblico'' e quindi diventa oggetto di persecuzione giudiziaria e restringimento delle libertà.
Tuttavia, la manifestazione principale per il campeggio, è stata quella tenutasi il 1° agosto, la quale ha chiuso la parte messinese del campeggio. Sebbene una pioggia insistente battesse le strade e i vicoli di Ganzirri e Torre Faro, i partecipanti al Campeggio internazionale contro il Ponte non si sono scoraggiati: all'ora prevista si sono ritrovati nella piazzetta della chiesa di San Nicola a Ganzirri pronti a partire.
Più di mille persone dietro gli striscioni del Messina Social Forum e del Coordinamento calabrese contro il ponte hanno percorso il lungolago, la via Circuito e le strade di Torre Faro per giungere infine al campeggio di capo Peloro. Tanti si sono uniti al corteo lungo il percorso, altri hanno preso i volantini, hanno letto gli striscioni e i manifesti. Molte le firme, dai Cobas all'Arci, dalla Cub alla Legambiente, dai Verdi al Wwf; ma in testa, ad aprire immancabilmente il corteo, le bandiere rosse del Partito marxista-leninista italiano. Una sola la parola d'ordine, decisa nell'assemblea plenaria che ha preceduto nei giorni precedenti la manifestazione: ``No al ponte!''.
Analogo il successo della manifestazione del giorno seguente a Villa San Giovanni, manifestazione che ha chiuso il 1° Campeggio internazionale contro il Ponte sullo Stretto di Messina.
L'ultimo giorno verso l'ora di pranzo un gruppo di circa quindici persone ha fatto irruzione nel campeggio buttando a terra la rete di recinzione installata dal comune ed hanno cominciato a sfasciare qualunque cosa gli sbarrasse il cammino. Da questa ingiustificata quanto improvvisa irruzione ne è nata una rissa nel momento in cui questi individui hanno iniziato ad aggredirci. Molti, tra gli aggressori e gli aggrediti, sono finiti in ospedale, alcuni anche con ferite molto vistose.
Ancora oggi non abbiamo ricevuto spiegazioni per l'accaduto, l'unica spiegazione plausibile è che, con la nostra iniziativa, abbiamo probabilmente pestato i piedi a qualcuno e questo qualcuno ha pensato bene di farcela pagare. L'aver dato fastidio a qualcuno che conta è la riprova che in fondo abbiamo fatto un buon lavoro e comunque non sarebbe stato di sicuro un gruppetto di delinquenti a farci desistere dai nostri intenti.
Tirando le dovute conclusioni, si può dire che i campeggi di Punta Faro e Cannitello hanno provato a dimostrare, e per quanto gli è stato permesso ci sono riusciti, che nella costruzione di tutte le grandi opere in atto nel nostro territorio nazionale - Treni Alta Velocità, trafori, inceneritori, elettrodotti - e in particolare nella costruzione del Ponte di Messina - vi è un disegno disastroso e nocivo per l'ambiente e un vero e proprio ``furto'' ai danni della collettività di denaro pubblico: il denaro e il patrimonio demaniale saranno utilizzati per arricchire maggiormente potentati locali e nazionali oltre che ministri, politici e mafiosi, quegli stessi truffatori inquisiti che fabbricano leggi per autoassolversi quali Berlusconi e Previti.
Chiunque abbia a cuore le sorti del Mezzogiorno italiano e la salvaguardia dell'ambiente bisogna che combatta la politica neoliberista, neofascista, presidenzialista e federalista di chi ci governa, bisogna che scenda in piazza e faccia valere le proprie convinzioni, bisogna che si batta per buttare giù il governo del neoduce Berlusconi!