Alziamo la vigilanza

Su Indymedia si assiste a una nuova ondata di attacchi provocatori e squadristici al PMLI. I filo terroristi, con in testa i Carc, spalleggiati dagli "ultrasinistri'', stanno manovrando per cercare di emarginarci e di estrometterci dalle manifestazioni dei no global. In un pezzo dal titolo "PMLI servi della borghesia'', postato dai Carc in Indymedia il 27 ottobre alle ore 21,13 si legge che i membri del PMLI "Vanno estromessi dal movimento, dalle manifestazioni e dalle iniziative... Occhio alle penne! Morte alle spie''.
Di fronte ai nostri crescenti successi e alle simpatie sempre più vaste che riceviamo da parte delle masse in lotta, specie operaie e giovanili, di fronte alla nostra opera di smascheramento ideologico e politico della loro linea politica controrivoluzionaria e dei loro leader, a costoro è andato il sangue al cervello. Ce la vogliono far pagare in tutti i modi, anche con azioni squadristiche.
Sono un po' tutte le centrali anticomuniste, a cominciare da quelle del governo e delle istituzioni, da Paolo Mieli fino a "il manifesto'' trotzkista, ai gruppi falsi comunisti che sono mobilitate contro il PMLI. Lo vedono avvicinarsi come uno spettro e cercano di esorcizzarlo, ciascuno come può e con le armi che possiede.
L'unica risposta che possiamo dare a questi nemici del PMLI, del proletariato e del socialismo è quella di continuare, migliorare e approfondire il nostro lavoro politico, organizzativo, di massa e del radicamento. Con serenità e tranquillità, e con la consapevolezza che niente e nessuno potrà impedire al PMLI di assolvere fino in fondo ai suoi compiti rivoluzionari.
Alziamo però la vigilanza rivoluzionaria, e guardiamoci le spalle, sia a livello individuale che a livello collettivo. Anche durante le manifestazioni, specie quelle promosse dai no global e dai disobbedienti. Gli "ultrasinistri'', i terroristi, i filoterroristi, i trotzkisti e gli anarchici non si rendono conto che attaccando il PMLI si stanno dando la zappa sui piedi. Teniamoci alla larga da loro e non caschiamo nelle loro provocazioni. Soprattutto non facciamoci distogliere dalla nostra guerra totale contro il nuovo Mussolini e il suo regime.
Costruiamo un grande, forte e radicato PMLI!
Buttiamo giù il governo del neoduce Berlusconi!
Lottiamo per l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi maestri vinceremo!