Una misura fascista
Arrestati dodici manifestanti del 4 ottobre
Si vuol criminalizzare e intimidire il movimento dei disobbedienti e in generale gli oppositori del governo
All'alba del 12 gennaio la digos di Roma, su ordinanza del gip Marisa Finiti, ha arrestato dodici appartenenti al movimento dei disobbedienti della capitale. L'accusa è di aver organizzato "con premeditazione criminale'' gli incidenti con la polizia durante la manifestazione nazionale in occasione dell'apertura dei lavori della conferenza intergovernativa dell'Unione europea del 4 ottobre scorso. Secondo il giudice i dodici manifestanti avrebbero tutti "personalità inclini alla violenza'', sarebbero "incapaci di contenere i propri impulsi e anzi alla ricerca di scontri fisici con rappresentanti delle istituzioni dello Stato''. E dunque potrebbero reiterare il reato. I capi d'imputazione sono violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Tra gli arrestati anche Nunzio D'Erme, consigliere comunale eletto come indipendente nelle liste del PRC, che subirà un processo anche per aver gettato letame davanti alla dimora romana di Berlusconi nella mattina del 3 ottobre. I dodici resteranno agli arresti domiciliari mentre altri due ragazzi indagati avranno l'obbligo di firma.
Il carattere selettivo delle misure cautelari, la loro sproporzione e lontananza dai fatti, sono state denunciate già a poche ore dal blitz della digos in una affollata conferenza stampa dei disobbedienti romani. L'accento è stato posto su quello che si profila come "un attacco all'agibilità politica del movimento perché in questo caso non si può parlare né di pericolo di fuga, né di inquinamento delle prove, tantomeno di pericolosità sociale'' e che "Emerge la volontà di criminalizzare il conflitto sociale''.
Il fatto è che siamo di fronte ad una nuova misura fascista. Voluta e perseguita dal governo del neoduce Berlusconi. Si vuol criminalizzare e intimidire il movimento dei disobbedienti e in generale gli oppositori del governo. Dalla mattanza di Genova in poi questo governo neofascista ha sistematicamente scatenato il terrore nero contro chiunque lo contesta o semplicemente lo critica.