Alle delegate e ai delegati del Social Forum Europeo
BENVENUTI A FIRENZE
WELCOME TO FLORENCE


Care delegate, cari delegati al Social Forum Europeo,
benvenuti a Firenze, città meda-glia d'oro della Resistenza al nazi-fascismo. Vi auguriamo una buona permanenza e un proficuo lavo-ro. Auspichiamo che dal vostro Fo-rum scaturiscano delle cose buone per tutti gli sfruttati e oppressi dell'Europa e del mondo intero.
Noi marxisti-leninisti italiani condividiamo il tema del Forum: "Un'altra Europa è possibile, contro il razzismo, la guerra, il neoliberismo''. Su ciò però abbiamo idee diverse, almeno con la maggioranza di voi. Le esprimiamo in maniera telegrafica, con la speranza che le prendiate in considerazione.
Voi siete per "Un'altra Europa'', anche noi lo siamo. Solo che voi non mettete in discussione il sistema economico capitalistico, che è alla base dell'Unione europea. Non dite nemmeno di volerlo sopprimere nell'"altra Europa'' che avete in mente. Inoltre non specificate che tipo di società voi volete realizzare.
Noi, invece, diciamo chiaramente che vogliamo abbattere il capitalismo e instaurare il socialismo in ogni paese europeo. Naturalmente lasciando piena libertà ai popoli dei singoli paesi europei di farlo. In ogni caso riteniamo che "Un'altra Europa'' non possa esistere permanendo gli Stati, l'economia, le istituzioni che costituiscono attualmente l'Unione europea. Nemmeno se ai governi della destra borghese si sostituissero dei governi della "sinistra'' borghese. Come abbiamo già visto con i governi di "centro-sinistra''.
Secondo noi la superpotenza imperialista europea, in gara con quelle americana e giapponese e con quelle minori per il dominio del mondo, è irriformabile e inutilizzabile da parte dei popoli, e quindi va spazzata via.
Voi siete "contro il razzismo, la guerra, il neoliberismo'', anche noi lo siamo. Solo che voi vi sof-fermate sugli effetti di questi orribili mostri e non andate a fon-do sulle vere cause che li generano. Come se ci fosse una mano superiore che ve lo impedisse.
Noi, invece, stando ai fatti e all'esperienza storica, non abbiamo alcuna difficoltà a denunciare l'imperialismo, fase suprema del capitalismo, come la fonte del razzismo, della guerra, del neoliberismo, nonché della "globalizzazione''.
Se non si combatte e non si distrugge l'imperialismo come è possibile quindi eliminare gli effetti che voi giustamente denunciate e combattete? Perché poi non dire che la guerra che si prepara contro l'Iraq è un'aggressione imperialista? Contro quest'aggressione, che avvenga o meno sotto l'egida dell'Onu, occorre opporsi lottando per la caduta dei governi dei paesi che vi partecipano direttamente o indirettamente.
La guerra contro l'Iraq, come quella in atto in Afghanistan, è una guerra ingiusta e quindi va avversata con tutti i mezzi e a livello di massa.
Ma non tutte le guerre sono ingiuste. La guerra di liberazione nazionale, come per esempio quella del valoroso popolo palestinese, è una guerra giusta e va sostenuta.
Guai a mettere sullo stesso piano tutte le guerre. Finiremmo per decretare la vittoria e il dominio del capitalismo, dell'imperialismo e del colonialismo in tutto il mondo.
Care delegate, cari delegati del Social Forum Europeo,
uniamoci sulle cose e sulle battaglie che ci accomunano e discutiamo a cuore aperto e con sincerità sulle cose e sulle battaglie che ci dividono.
Forse la differenza fondamentale tra voi e noi sta nel fatto che voi pensate di liberare il mondo dalla fame, dalla miseria, dalla disoccupazione, dalle ingiustizie sociali, dalla guerra, dalla devastazione ambientale attraverso il riformismo, il parlamentarismo, il legalitarismo e il pacifismo. Noi invece riteniamo che solo attraverso la lotta di classe, l'abbattimento del capitalismo e dell'imperialismo e la conquista per via rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo sia possibile creare un mondo in cui l'umanità possa vivere in pace, nella libertà, nella democrazia e nel benessere. Ce n'è materia per discutere, noi siamo disponibili ad ascoltarvi.
Buon Forum e auguri sinceri.

L'Ufficio politico del Partito marxista-leninista italiano

Firenze, 25 Ottobre 2002