Resta in piedi l'impianto accusatorio dei Ros
La magistratura tiene ancora sotto tiro i 17 'sovversivi' di Cosenza
Il "tribunale della libertà" annulla la "carcerazione cautelare". Imposto a Caruso, Cirillo e Santagata l'obbligo di firma
Con la sentenza del "tribunale della libertà" di Catanzaro emessa il 6 novembre scorso, la magistratura continua a tenere sotto tiro i 17 no global della "Rete meridionale Sud ribelle" che, esattamente un anno fa, furono arrestati, per ordine della procura di Cosenza con le accuse che vanno dall'"associazione sovversiva" alla "cospirazione politica", all'"attentato agli organi costituzionali" ed altre ancora.
Infatti se da una parte il "tribunale della libertà" ha accolto i ricorsi dei "sovversivi" indagati, confermando l'annullamento delle custodie cautelari, dall'altro per tre di loro è scattato l'obbligo di firma: si tratta di Francesco Caruso, il leader dei "disobbedienti" napoletani, dell'esponente dei Cobas Francesco Cirillo e di Michele Santagata impegnato nella "Casbah" un centro di accoglienza per migranti.
Anche se si dovranno attendere le motivazioni, a nostro avviso si tratta di una sentenza ambigua e grave, in quanto di fatto avalla le ipotesi del pm Domenico Fiordalisi. Sicuramente per i tre che hanno l'obbligo di firma, rimane in piedi l'impianto accusatorio confezionato dai carabinieri dei Ros del generale Gian Paolo Ganzer, che poggia su una presunta associazione sovversiva. Per gli altri quattordici, per i quali è stata senz'altro ravvisata l'insussistenza delle esigenze cautelari, si dovranno attendere le motivazioni per chiarire il loro destino.
C'è da dire che nel frattempo il gip Nadia Plastina che aveva disposto gli arresti, ha ottenuto una sorta di promozione: il ministro leghista Castelli e la sottosegretaria Iole Santelli, cosentina, in passato vicina a Previti, le hanno affidato un prestigioso incarico di consulenza.
Insomma si continua a criminalizzare, intimidire e bloccare il movimento noglobal e chiunque voglia lotta contro il governo del neoduce Berlusconi e le sua politica interna e internazionale.
Oggi, come allora, i marxisti-leninisti tornano a esprimere la loro solidarietà ai noglobal ingiustamente perseguiti ribadendo le parole del documento dell'Ufficio politico del 15 novembre 2002, dove si dice che i veri sovversivi non sono loro, ma "questi governanti che hanno distrutto da destra la Costituzione e lo Stato democratici borghesi restaurando il fascismo. Sono loro, con alla testa Berlusconi, Pisanu e Castelli, che vanno arrestati non chi lotta per la pace, la democrazia, la libertà, la giustizia sociale, il lavoro e la casa".