La misura fascista presa dalla Questura di Padova
Condanniamo il foglio di via per Casarini
Il governo del neoduce Berlusconi vuole impedire qualsiasi espressione a tutti i suoi oppositori
Con una misura degna del ventennio mussoliniano il questore di Padova, ha fatto recapitare due fogli di via, uno da Padova e l'altro da Monselice, a Luca Casarini, leader dei Disobbedienti.
I provvedimenti sono stati notificati in base alla legge 27 del dicembre 1956 - ministro degli interni il fascista Tambroni - e titolata "Misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e la pubblica moralità". Una legge, che peraltro il questore patavino interpreta in modo assai estensivo visto che nel testo il legislatore indicava tra le "persone pericolose" che potevano essere cacciate con questo provvedimento amministrativo i vagabondi, le prostitute, la criminalità comune e non certo gli oppositori politici.
è probabile che la misura sia stata presa per impedire a Casarini di partecipare ad azioni di protesta contro il vertice dei ministri Ue responsabili delle politiche abitative che si terrà a Padova il 27 e il 28 novembre. E questo rende ancor più grave e inaccettabile il provvedimento che richiama direttamente il confino mussoliniano.
I fatti contestati dal questore a Casarini sono il sabotaggio di una agenzia di lavoro interinale il 7 novembre scorso a Padova e l'occupazione di un palazzo comunale a Monselice il 10 settembre dopo il violento sgombero poliziesco del centro sociale No war e, il 23 febbraio il blocco dei treni con i mezzi militari in partenza per l'Iraq.
"I fogli di via - ha commentato Casarini - sono il chiaro segno di una strategia in base alla quale gli oppositori vengono preventivamente bloccati e criminalizzati". E così ha annunciato di essere deciso a bruciarli in un'occasione pubblica, nonostante che tale gesto potrebbe costargli, a norma di legge, gli arresti da sei mesi a un anno. L'occasione gli si è presentata il giorno successivo. Durante la presentazione delle iniziative di protesta in occasione del vertice Ue di "Padova in Action", in piazza delle Erbe a Padova, Casarini ha bruciato i due fogli di via.
I marxisti-leninisti condannano fermamente il provvedimento fascista del questore di Padova nei confronti di Casarini al quale esprimono la loro solidarietà militante. Ormai è chiaro che il governo del neoduce Berlusconi non tollera la piazza, non tollera gli oppositori, vuole impedire qualsiasi espressione di dissenso e spazzar via i suoi più accaniti oppositori, quelli che non ci stanno al gioco istituzionale e non intendono rispettare le regole e le legalità borghesi.