DOPO GENOVA
CIAMPI RICONFERMA FIDUCIA ALLE "FORZE DELL'ORDINE''
Carlo Azeglio Ciampi sta facendo concorrenza al suo predecessore, il golpista capo dei gladiatori Cossiga, nell'ergersi a difesa delle "forze dell'ordine'' sotto accusa per le violenze fasciste commesse a Genova.
Non solo egli non ha mai neanche lontanamente e minimamente raccolto e riecheggiato l'ondata di indignazione e di proteste che si è levata nel Paese e all'estero per le brutalità, gli abusi e le torture poliziesche, ma le sole volte che ha aperto bocca è stato per ripetere e ribadire come un ritornello ossessivo la sua personale "solidarietà'' alle "forze dell'ordine''. E guarda caso sempre nei momenti più critici, quando la credibilità e l'immagine delle forze repressive dello Stato e dei loro dirigenti toccava il punto più basso di fronte all'opinione pubblica italiana e internazionale.
Così è stato il 20 luglio, subito dopo l'uccisione del giovane Carlo Giuliani, quando si presentò in Tv accanto al neoduce Berlusconi per sostenere lui e il suo governo neofascista e assassino, per attaccare i manifestanti anti G8 e per esprimere "solidarietà e apprezzamento per il lavoro delle forze dell'ordine''. Così ha fatto il 2 agosto al termine dell'incontro col ministro Scajola, salito al Quirinale per comunicargli la rimozione di Andreassi, La Barbera e Colucci, quando Ciampi si precipitò a confermare "pur nell'attesa di conclusivi accertamenti di parlamento, governo e magistratura sui comportamenti dei singoli, la piena fiducia del paese nelle forze dell'ordine della Repubblica''. E ugualmente ha fatto il 29 agosto, ancora una volta ricevendo Scajola al Quirinale, con un comunicato-fotocopia in cui ribadisce che il capo dello Stato "ha rinnovato, pur nella doverosa attesa di conclusivi accertamenti da parte di parlamento, governo e magistratura sui comportamenti dei singoli, la piena fiducia del paese nelle forze dell'ordine''.
Il nuovo intervento da avvocato difensore d'ufficio delle forze repressive dello Stato da parte dell'inquilino del Quirinale coincide, guarda caso, con l'emissione dei primi avvisi di garanzia da parte della magistratura genovese nei confronti di alcuni poliziotti e funzionari accusati di violenze, abusi e maltrattamenti su manifestanti e arrestati, provvedimenti che manco a dirlo hanno scatenato forti proteste da parte di sindacati di polizia ed esponenti politici neofascisti, con l'evidente intento di far passare per vittime gli aguzzini degli anti G8. In questo modo Ciampi ha dato loro in pratica il suo alto avallo, screditando al tempo stesso i magistrati titolari dell'inchiesta.
C'è da dire che su questa linea di difesa a oltranza delle "forze dell'ordine'' egli non è certo il solo, dal momento che oltre a Cossiga, i fascisti, Scajola e a tutto il governo del neoduce Berlusconi, sono attestati saldamente anche i partiti del "centro-sinistra'', tanto che il rinnegato Violante, presidente dei deputati DS e membro della commissione d'indagine parlamentare sui fatti di Genova che in questi giorni sta ascoltando le deposizioni dei funzionari rimossi, si è affrettato a imitare Ciampi dichiarando in un'intervista al Tg1 che la maggior parte delle "forze dell'ordine'' si è comportata in modo "assolutamente ineccepibile in situazioni di grande difficoltà''.
Da sottolineare infine l'imbarazzo dei trotzkisti de il manifesto, che di Ciampi sono da sempre fans incalliti e sfegatati, ma che questa volta hanno dovuto dichiararsi "un po' preoccupati'' per gli interventi dell'inquilino del Quirinale a favore delle forze di polizia. Almeno questo è lo stato d'animo espresso dal trotzkista Parlato, che si limita a definire maldestramente "eccesso di fiducia'' la piena solidarietà alle "forze dell'ordine'' fasciste espressa dal suo tanto osannato Ciampi.