Brani tratti dai comizi tenuti dal compagno Giovanni Scuderi durante il corteo di Roma
VIVA LA MANIFESTAZIONE DEL 12 APRILE 2003
Qui di seguito pubblichiamo alcuni passaggi dei comizi tenuti dal compagno Giovanni Scuderi durante la manifestazione del 12 aprile a Roma.

Contro l'imperialismo italiano
L'aggressione c'è stata, ora c'è l'occupazione dell'Iraq. Di questa occupazione hanno la massima responsabilità l'imperialismo americano e l'imperialismo inglese ma al loro fianco c'è anche l'imperialismo italiano. Imperialismo significa guerra, imperialismo significa dominio della classe dominante borghese. Il nemico numero uno del proletariato e delle masse popolari è la classe dominante borghese, la grande borghesia, Bisogna spazzar via da palazzo Chigi e dal potere la classe dominante borghese. Questo è il contributo più grande che noi possiamo dare alla causa dei popoli del Medio Oriente, alla causa del popolo iracheno. Bisogna spazzar via dal potere il neoduce Berlusconi, Berlusconi giù giù giù non ti vogliamo più.

Viva le bandiere rosse
Il nostro popolo ha dato un grande esempio su come si deve liberare il proprio paese dall'oppressore straniero attraverso una gloriosa resistenza. La gloriosa Resistenza parla chiaro ancora adesso, parla a noi che siamo in piazza come parla chiaro a tutti i manifestanti che sono in questo momento come noi nelle piazze nei paesi dei cinque continenti. Teniamo alta la bandiera dell'antimperialismo, teniamo alta la bandiera della libertà e della democrazia, soprattutto e in particolare teniamo alte le bandiere rosse, le bandiere che danno tanto fastidio al neoduce Berlusconi, a tutti i capitalisti perché la bandiera rossa è la bandiera che ha portato dovunque nel mondo pace, democrazia, giustizia sociale, progresso, civiltà. Viva la bandiera rossa! Evviva le nostre bandiere rosse che si uniscono alla bandiera dell'arcobaleno. Abbasso Berlusconi! Abbasso gli oppressori! Abbasso gli aggressori! Viva il popolo iracheno! Viva il popolo palestinese! Viva i popoli di tutto il mondo che lottano per la loro libertà e per conquistare benessere e democrazia.

No ai carabinieri in Iraq
Se noi vogliamo combattere, come stiamo combattendo oggi in piazza, contro l'imperialismo americano, inglese e spagnolo, dobbiamo combattere anche contro il nostro imperialismo, ripetiamo per la millesima volta, rappresentato da Berlusconi. L'Italia è in guerra, l'Italia anche se non ha mandato i carri armati e gli aerei è in guerra questa è la nuda e semplice verità. E poichè l'Italia è in guerra e si accinge a mandare i carabinieri in Iraq noi dobbiamo lottare per buttare giù dal potere il governo del neoduce Berlusconi. Abbasso Berlusconi! Abbasso l'imperialismo dei vari paesi! Viva il popolo iracheno! Viva il popolo palestinese! Viva i popoli di tutto il mondo che lottano con le armi o attraverso la lotta di classe o attraverso le manifestazioni contro gli imperialisti e contro gli oppressori e contro gli aggressori. La lotta deve continuare perché l'occupazione è un fatto reale in Iraq. Gli imperialisti se ne devono andare via dall'Iraq, l'Italia non deve mandare un solo carabiniere in Iraq. L'Iraq appartiene al popolo iracheno, spetta solo ed esclusivamente al popolo iracheno liberarsi e costituire il proprio governo, nessun organismo internazionale nemmeno l'Onu ci deve entrare. L'Iraq agli iracheni, il popolo iracheno e solo esso, ha il diritto di decidere il proprio governo.

Guerre imperialiste e guerre di liberazione
Noi vogliamo un mondo in cui non ci sia più guerra, in cui non ci siano più sfruttamento e oppressione, in cui non ci siano più le classi. Ma per conquistarlo bisogna stare nelle piazze: e oggi le piazze sono diventate l'università degli sfruttati e degli oppressi e delle nuove generazioni che sognano e vogliono un mondo nuovo, un mondo nuovo un mondo finalmente libero in cui ciascun essere umano possa godere non solo della luce del sole ma anche delle ricchezze che produce la classe operaia, che producono i lavoratori; e possa godere di tutti i beni che vengono prodotti e che oggi finiscono nelle mani di un pugno di uomini e di donne borghesi. Noi vogliamo una scuola pubblica, una scuola gratuita, una scuola che sia governata dalle studentesse e dagli studenti. Noi vogliamo un grande sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori. Noi vogliamo realizzare una grande unità di lavoratori e di pensionati di donne, di ragazze e di ragazzi. Per combattere la classe dominante borghese abbiamo bisogno in primo luogo di un grande partito. Abbiamo bisogno di un grande partito affinché le bandiere rosse siano in ogni palazzo, siano in ogni frazione, siano in ogni comune, siano ovunque; quelle bandiere rosse che danno tanta noia al neoduce Berlusconi perché la bandiera rossa è il simbolo dei lavoratori è simbolo di libertà, è simbolo di democrazia è simbolo di progresso, è simbolo di parità tra i sessi, è simbolo dell'abolizione di ogni disparità territoriale, economica e sociale.
Noi vogliamo pace dovunque nel mondo ma la pace passa attraverso la rivoluzione, attraverso la guerra di liberazione. Non tutte le guerre sono uguali: ci sono le guerre giuste e le guerre ingiuste. Noi siamo contro le guerre imperialiste ingiuste e siamo a favore della guerra di liberazione del popolo palestinese e della resistenza del popolo iracheno e di tutti i popoli. Non si può essere contro tutte le guerre, bisogna saper distinguere tra le guerre rivoluzionarie e le guerre controrivoluzionarie. Le guerre rivoluzionarie portano alla pace nel mondo, le guerre contririvoluzionarie e le guerre dell'imperialismo portano oppressione, miseria e sfruttamento. Abbasso le guerre dell'imperialismo! Viva le guerre di liberazione nazionale.
Oggi è stata una grande giornata di lotta in Italia e in tutti i paesi dei cinque continenti e questa grande vittoria è una vittoria di ciascuno di voi, ciascuno di voi ha portato un grande contributo a questa vittoria e la lotta continua. Gli oppressori, gli aggressori, coloro che occupano l'Iraq devono essere cacciati via, il popolo iracheno deve essere libero di costituire il proprio governo senza interventi esterni. Viva il popolo italiano. Viva tutti i popoli del mondo!

Proseguiamo la lotta
Rivolgiamo un caloroso saluto a tutti i manifestanti e a tutte le manifestanti. E' stato un piacere combattere assieme a voi. Rivolgiamo un caloroso ringraziamento a tutti coloro non membri del Partito che hanno lanciato insieme a noi le stesse parole d'ordine e che hanno cantato insieme a noi l'inno partigiano Bella Ciao. A tutti un abbraccio e un fraterno saluto. Arrivederci alla prossima manifestazione la lotta contro l'occupazione anglo-americana è un dato di fatto. Bisogna cacciar via gli imperialisti dall'Iraq, non abbandoniamo le piazze, stiamo nelle piazze e portiamo fino in fondo la lotta contro gli aggressori imperialisti anglo-americani e per buttare giù il governo del neoduce Berlusconi. La nostra responsabilità e il nostro compito principale è di buttar giù il nuovo Mussolini per dare un appoggio concreto al popolo iracheno e al popolo palestinese. Viva la manifestazione del 12 aprile 2003! (applausi).