Comizi volanti di Giovanni Scuderi alla manifestazione nazionale del 6 dicembre promossa da Cgil, Cisl e Uil
"Sulle pensioni vogliamo una vittoria intera''
"La giustizia sociale viaggia col rosso''
Pubblichiamo i combattivi e apprezzati comizi volanti pronunciati a braccio dal compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, nel corso della grande manifestazione nazionale promossa da Cgil, Cisl e Uil contro la controriforma delle pensioni e la finanziaria che si è svolta a Roma il 6 dicembre 2003.

Uniamoci per gridare le stesse parole d'ordine, concentriamoci sulla lotta contro il governo
Benvenuti a tutti, e buona giornata. La delegazione nazionale del Partito marxista-leninista italiano dà a ciascuno di voi il suo caloroso saluto. Auguri. Che le nostre voci giungano a Palazzo Chigi.
Oggi è una giornata di lotta, dobbiamo farci sentire, dobbiamo unirci sulla base delle parole d'ordine di questa manifestazione contro la controriforma pensionistica e contro la finanziaria che affama. Al di là delle singole bandiere, oggi abbiamo un programma comune e uno scopo comune. Uniamoci, compagne e compagni, amiche e amici. Tutti insieme cantiamo Bella ciao. Uniamoci per gridare le stesse parole d'ordine. Le parole d'ordine sulle quali siamo tutti quanti d'accordo. Mettiamo oggi da parte le differenze ideologiche e strategiche, concentriamoci sulla lotta contro il governo per salvare le pensioni pubbliche e contrastare e respingere questa finanziaria. Bisogna far sentire al neoduce Berlusconi che i lavoratori, i pensionati, le nuove generazioni non lo vogliono più a Palazzo Chigi. Bisogna buttarlo giù.

Sulle pensioni vogliamo una vittoria intera non una mezza vittoria
Non è ancora chiaro al popolo italiano che Berlusconi ha restaurato il fascismo; è come se fosse tornato Mussolini a Palazzo Chigi, dobbiamo prenderne coscienza; e a ogni colpo che sferrano il nuovo Mussolini e i padroni, bisogna rispondere con colpi ancora più forti.
Berlusconi, Maroni, la Confindustria e i padroni in generale pensano che la classe operaia sia morta, pensano che i pensionati siano rimbambiti, dobbiamo invece dimostrare che la classe operaia è in piedi, è in piedi più che mai, e che i pensionati non sono morti, sono ancora vivi, sono combattivi, dobbiamo quindi farci sentire.
Siamo qui in piazza a lottare per dare una risposta fulminante al nuovo Mussolini, la controriforma delle pensioni deve essere ritirara. Noi vogliamo una vittoria intera non una mezza vittoria, perché pensiamo al presente dei pensionati e perché pensiamo ai giovani che un giorno anch'essi saranno pensionati, e quindi vogliamo che la pensione sia pubblica e assicurata alle nuove generazioni e che ai pensionati di oggi siano assicurati dei forti aumenti.
Già con la controriforma Dini siamo scesi di molti gradini, non possiamo quindi scendere nemmeno mezzo gradino.
Viva la classe operaia! Viva i pensionati!

Per raggiungere i nostri obiettivi occorre usare tutte le forme di lotta
Operai, lavoratori, studenti, giovani, casalinghe, disoccupati, questo governo, il governo del grande capitale, il governo della borghesia, il governo del nuovo fascismo, il governo della nuova marcia su Roma, ha fatto e sta facendo e continuerà a fare un male enorme alla classe operaia, ai lavoratori, ai pensionati, ai giovani, alle nuove generazioni, in politica interna, in politica istituzionale, in politica economica, sindacale e sociale: sta tartassando e sta stangando le masse popolari.
Non solo fa danni in politica interna ma provoca catastrofi grandi, ancora più grandi, in politica internazionale. Ha restaurato la politica estera interventista e imperialista di Mussolini: l'Italia occupa l'Iraq, l'Italia è andata in Afghanistan, assieme all'Unione europea l'Italia concorre all'egemonia mondiale dell'imperialismo.
Noi vogliamo che l'Italia riporti in casa il contingente militare, si trovi in Iraq o in Afghanistan e ovunque sono presenti i nostri militari. L'esercito italiano non deve uscire dai confini nazionali. Noi non vogliamo che i nostri figli, i nostri nipoti e le nuove generazioni costituiscano carne da macello per degli imperialisti, gli sfruttatori e gli oppressori. Noi vogliamo una politica di pace, quindi facciamoci sentire, facciamoci sentire per la stangata pensionistica, facciamoci sentire per la stangata finanziaria, ma facciamoci sentire anche per le cose che questo governo fa in politica estera, noi lo bocciamo integralmente e verticalmente.
Questo governo deve andar via il prima possibile, questo è un governo che tra l'altro sta preparando ulteriori limitazioni del diritto di sciopero, vogliono cancellare lo sciopero.
Noi dobbiamo prendere esempio dai tramvieri milanesi, dobbiamo prendere esempio dalle masse lucane. Con la lotta, con le manifestazioni, con gli scioperi è possibile avere ciò che noi vogliamo, ciò che a noi spetta perché l'Italia è nostra, perché l'Italia è del popolo. Perché l'Italia è dei lavoratori e non dei padroni, degli sfruttatori, degli oppressori; quindi dobbiamo farci sentire. Non basta manifestare, non basta fare gli scioperi, bisogna anche esprimere tutta la rabbia che abbiamo in corpo, noi non dobbiamo rifiutare l'uso di qualsiasi forma di lotta, tutte le forme di lotta sono valide. La classe operaia nazionale e internazionale ce l'ha insegnato: per raggiungere i nostri obiettivi, gli obiettivi immediati e quelli a lungo termine, occorre usare tutte le forme di lotta. Specie se si tratta di avere finalmente la classe operaia al potere che è il punto centrale. Salvare l'Italia significa mandare la classe operaia al potere. Via dal potere la borghesia!

Viva la classe operaia. Viva i pensionati. Viva il glorioso popolo italiano
Chi vuole pronunciare un discorso o gridare delle parole d'ordine può venire tranquillamente e serenamente a questo microfono. Si tratta di un microfono che non è monopolio esclusivo del PMLI. Questo microfono è un microfono a disposizione di tutti i lavoratori e tutti i pensionati, al di là dell'appartenenza partitica e sindacale: siamo tutti quanti in piazza oggi, uniti per lo stesso obiettivo.
Noi non vogliamo assolutamente le pensioni private, noi vogliamo le pensioni pubbliche, noi vogliamo una finanziaria che pensi ai lavoratori, che pensi ai pensionati, che pensi ai giovani, ai disoccupati, che pensi al Mezzogiorno, noi vogliamo la pace ma per avere la pace bisogna battersi bisogna moltiplicare le manifestazioni, bisogna moltiplicare le lotte.
Non dobbiamo accontentarci di un piatto di lenticchie, noi non vogliamo una mezza vittoria, per quanto riguarda le pensioni vogliamo una vittoria totale, vogliamo vincere, possiamo vincere ma dobbiamo continuare a batterci e a essere uniti.
Viva la classe operaia! Viva i pensionati! Viva il grande e glorioso popolo italiano!

Andremo fino in fondo, la delega sulle pensioni deve essere ritirata
Siamo tanti. Berlusconi, Maroni, Fini, Bossi guardate come siamo forti, guardate quanto siamo determinati, sappiate che noi continueremo la lotta e non ci stancheremo. Voi dovete abbassare le ali, noi vogliamo volare, noi vogliamo la libertà, noi vogliamo la democrazia, noi vogliamo la pace, noi vogliamo il benessere, noi vogliamo tutte le ricchezze dell'Italia, tutte le ricchezze dell'Italia appartengono al popolo e non a voi, non a voi sfruttatori, non a voi oppressori, non a voi borghesi. è la classe operaia artefice di tutte le ricchezze dell'Italia e queste ricchezze devono tornare alla classe operaia. Noi vogliamo che al nostro popolo vada tutto quello che ha costruito, tutto quello che realizza ogni giorno.
Noi vogliamo andare avanti fino in fondo nella lotta e ripetiamo: i marxisti-leninisti italiani non si accontentano di una mezza vittoria, noi vogliamo una vittoria totale. La delega sulle pensioni deve essere ritirata.

Il rosso è il colore del futuro, e il futuro vuol dire socialismo
Lavoratori, pensionati, giovani non dovete aver paura del rosso, perché il rosso è il simbolo dei lavoratori, è il simbolo della giustizia sociale, è il simbolo della libertà e della democrazia, è il simbolo del socialismo.
Il rosso a chi fa paura? Solo ed esclusivamente ai padroni, al governo del neoduce, alla classe dominante borghese, ai fascisti, a Ferrara, agli imbroglioni politici che sono in parlamento.
Il Partito della classe operaia, il Partito del rosso, il Partito che non ha tradito la classe operaia, non è in parlamento è qui in mezzo a voi.
Il rosso è il colore della classe operaia, il colore dei pensionati poveri, il colore dei braccianti agricoli, dei contadini poveri, è il colore del futuro.
Per una serie di decenni un quarto dell'umanità è stata governata e diretta dal rosso. Cosa c'è allora da vergognarsi? è il rosso che ha sconfitto Hitler, è il rosso che ha sconfitto Mussolini: questa è la storia reale del mondo e del nostro Paese.
Noi dobbiamo essere orgogliosi della lotta partigiana italiana, europea e mondiale, noi dobbiamo essere orgogliosi del socialismo e appoggiare tutte le guerre di liberazione nazionale, a cominciare da quelle dei popoli della Palestina, dell'Iraq, dell'Afghanistan, della Cecenia.
Il mondo un giorno sarà rosso, perché la giustizia sociale viaggia solo e esclusivamente col rosso, e il rosso in ultima analisi vuol dire socialismo e potere della classe operaia.
Viva la classe operaia italiana!