17 interventi, aperti da Maiere, alla commemorazione dell'indimenticabile maestro
GRANDI RICONOSCIMENTI A MAO, AL SOCIALISMO E AL PMLI
Esaltato il discorso di Granito. Molto applaudito il saluto di Giovanna Vitrano. Commovente ricordo di Falzarano. Calorosi applausi ai giovani manifestanti di Cancun contro il Wto e la sua politica neoliberista
UNANIME ATTACCO AL GOVERNO DEL NEODUCE BERLUSCONI

Anche quest'anno, il 27° dalla scomparsa di Mao, avvenuta il 9 settembre 1976, il Comitato centrale del PMLI ha onorato con successo l'impegno solenne di commemorare l'amato grande maestro del proletariato internazionale, per tenere viva la sua memoria tra le masse e trasmettere il suo esempio e i suoi insegnamenti alle nuove generazioni di rivoluzionari. Allo stesso tempo la commemorazione è stata come sempre un'occasione importante per rinsaldare i legami politici e fraterni fra i dirigenti, i militanti e i simpatizzanti del Partito per illustrare alle masse la linea del Partito, ma anche per fare il punto della situazione interna e internazionale e armare il PMLI per la ripresa della lotta politica.
La commemorazione si è svolta domenica 14 settembre a Firenze nella sala del Dopolavoro Ferroviario, colorato di rosso, grazie alle bandiere dei maestri e del PMLI che ne decoravano le pareti, alternate con i manifesti del Partito con l'effige di Berlusconi-Mussolini al balcone di Palazzo Venezia e la parola d'ordine "Buttiamolo giù!''; grazie al tavolo rosso con le opere di Mao, copie de "Il Bolscevico'' e altre pubblicazioni del Partito che accoglieva gli intervenuti all'ingresso della sala; e grazie al bel pannello rosso dietro il tavolo della presidenza, recante il titolo a grandi caratteri della commemorazione e la splendida gigantografia con Mao circondato da giovani e giovanissimi, a sottolineare che a loro soprattutto era dedicata questa manifestazione.
A completare la calda e militante coreografia dell'ambiente contribuiva inoltre il rosso delle camicie, da quelle dei nove compagni seduti al tavolo della presidenza, con al centro il compagno Giovanni Scuderi e alla sua destra il compagno Dario Granito, oratore ufficiale della commemorazione, a quelle di molti tra i militanti, i simpatizzanti e gli amici del Partito che gremivano la sala, per la maggior parte giovani, provenienti da ogni angolo del Paese, e in particolare da Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania e Sicilia.

IL SALUTO DEL PMLI AGLI INTERVENUTI
Alle 10 in punto, sulle note de "L'Internazionale'', è iniziata la commemorazione. A nome del Comitato centrale la compagna Giovanna Vitrano ha pronunciato un discorso di saluto agli intervenuti, iniziando col ricordare la recente scomparsa e la figura dell'esemplare e amato compagno Vincenzo Falzarano. Tutta la presidenza e la sala si sono alzate in piedi, rispondendo con un commosso applauso e il grido di "presente'', quando il compagno Giovanni Scuderi, salutando con il pugno chiuso, ha pronunciato forte il nome del compagno Vincenzo Falzarano, per tributargli un ultimo saluto militante. La vedova dell'amato compagno, Filomena, che era presente alla commemorazione, è intervenuta a fine manifestazione per ringraziare commossa per l'affetto dimostrato nei confronti del marito e ha chiesto di poter deporre sulla sua tomba il bouquet di fiori rossi che ornava il tavolo della presidenza. Cosa che le è stata volentieri concessa.
Il discorso della compagna Vitrano, che pubblichiamo integralmente a parte, è stato scandito da numerosi e intensi applausi del pubblico, come quando ha rivolto un caloroso benvenuto ai compagni venuti da molto lontano con grossi sacrifici, in particolare la delegazione della cellula "Lunga Marcia'' di Messina guidata dal compagno Daniele Maiere; quando ha dato la notizia che dei giovani di Torino, Roma e Aosta hanno chiesto di entrare nel Partito proprio alla vigilia della commemorazione; quando ha rivolto a nome del Partito un calorosissimo saluto ai giovani manifestanti di Cancun in lotta contro il Wto e la sua politica neoliberista, e quando in conclusione del suo discorso ha invitato tutto il popolo italiano a scendere in piazza per cacciare via il neoduce Berlusconi.

IL DISCORSO DEL COMPAGNO GRANITO
La parola è quindi passata al compagno Dario Granito, che a nome del CC ha tenuto il discorso commemorativo e di introduzione al dibattito, letto in estratti per dare più spazio agli interventi del pubblico. Con lucidità di analisi ed essenzialità e chiarezza di esposizione, seguito attentamente da un pubblico concentratissimo, che non mancava di esprimere la sua piena sintonia con l'oratore sottolineando con lunghi e calorosi applausi i passaggi più significativi, il discorso di Granito ha affrontato e chiarito una dopo l'altra tutte le più importanti questioni di politica interna e internazionale all'ordine del giorno, fornendo per ciascuna di esse le risposte e le indicazioni di lotta che i militanti, i simpatizzanti e le masse in generale si attendono dal Partito per far fronte alle difficili battaglie di classe che ci stanno davanti.
Particolarmente apprezzato, come si è poi visto nel dibattito che ha ripreso e rilanciato fortemente questo tema, è stato il durissimo e argomentato attacco che Granito ha sferrato al governo Berlusconi, denunciandone la natura neofascista, presidenzialista e federalista, e chiarendo a fondo che egli è il nuovo Mussolini, come il PMLI ha detto già dal suo primo governo nel '94, e che la controriforma costituzionale basata sul premierato e il federalismo è il completamento del disegno della P2, di Gelli, di Craxi e dello stesso Berlusconi. Anche i nostri lettori avranno modo di apprezzare questo magistrale discorso leggendolo nella versione integrale che pubblichiamo su questo stesso numero de "Il Bolscevico''.
Granito si è rivolto soprattutto ai giovani, a cominciare dalla parte iniziale del suo discorso dedicata a un breve ma intenso ricordo degli anni giovanili di Mao, dall'infanzia e l'adolescenza vissute nella lotta istintiva contro la repressione familiare e scolastica, l'oscurantismo feudale e tutte le ingiustizie, alla maturità di rivoluzionario marxista-leninista, attraverso l'incontro con le opere dei grandi maestri, allora appena introdotte in Cina sull'onda della Rivoluzione d'Ottobre. Un esempio di vita e un modello di marxista-leninista a cui i giovani sono stati invitati da Granito ad ispirarsi, unendosi nel PMLI per aiutarlo nella sua lunga marcia organizzativa in pieno sviluppo e per lottare insieme contro il capitalismo, per buttare giù il governo del neoduce Berlusconi e per l'Italia unita, rossa e socialista.

LUNGA E SERRATA FILA DI INTERVENTI
Il penetrante discorso del compagno Dario ha colpito in profondità i cuori e le menti dei giovani presenti, che hanno fatto a gara nell'iscriversi a parlare, tanto che nonostante gli interventi si siano susseguiti fitti e senza pause per oltre un'ora, le iscrizioni a parlare si sono chiuse solo perché era ormai esaurito il tempo concessoci per la manifestazione. Ma anche compagni più anziani, come il generoso e fedele compagno simpatizzante Cirano Biancalani e altri, hanno dato un importante contributo alla ricchezza del dibattito con la loro lunga e preziosa esperienza di vita e di lotta politica.
Impossibile dare conto di tutti gli interventi, aperti dal compagno Daniele Maiere, che sono stati ben 17, da parte di militanti, simpatizzanti (la maggior parte) e compagni di base di altri partiti provenienti da Messina, Napoli, Cesena, Firenze, Torino, Trento, Roma (provincia), Gambettola, Forlì, Empoli, Massa, Borgosesia, Milano e Biella. Accolti con molto calore gli interventi femminili genuini, sinceri e determinati. Da tutti, al di là dei tanti e interessanti temi trattati, sono emersi quattro aspetti ricorrenti: il grande amore per Mao e per i suoi indimenticabili insegnamenti, una incrollabile fiducia nel socialismo, un coro unanime di attacchi al governo del neoduce Berlusconi, l'ammirazione e il rispetto per il PMLI e la sua incrollabile coerenza e lungimiranza marxista-leninista, testimoniata anche da parte di militanti del PRC e da ex militanti che oggi si stanno riavvicinando al Partito dopo aver riconosciuto la giustezza delle sue analisi. A questo proposito la compagna Vitrano ha dato notizia dell'arrivo di una e-mail di scuse di uno sconosciuto che in passato ci aveva accusato di aver "esagerato'' con l'accusa di neofascista rivolta a Berlusconi.
Molti hanno voluto esprimere il loro cordoglio per l'amato compagno Vincenzo Falzarano, e diversi giovani miliatanti e simpatizzanti hanno ringraziato il PMLI per l'accoglienza calorosa con cui sono stati accolti e fatti sentire "a casa loro'', esprimendo il proposito di stringere ancora di più il legame da poco instaurato con il PMLI. Durante il dibattito la compagna Vitrano ha ringraziato a nome del Partito tutti coloro che hanno contribuito economicamente al successo della manifestazione, alcuni con versamenti anche sostanziosi. Particolarmente toccante è stato quello della vedova del compagno recentemente deceduto, che in un biglietto di accompagnamento ha scritto: "Da parte del vostro sempre compagno Vincenzo Falzarano e Filomena''. In totale è stata raccolta la somma di 1.463 euro.
La compagna Vitrano ha anche trasmesso i saluti e gli auguri di successo della commemorazione da parte dei compagni messicani Marianna e Marco e dei compagni delle città di Belpasso (Catania), Campobasso, Manfredonia (Foggia), Riardo (Caserta), Villaricca (Napoli), L'Aquila, Teramo, Roma e Livorno.

APPUNTAMENTO ALLE PROSSIME LOTTE
Nella sua breve replica il compagno Dario Granito, prendendo spunto dall'interessante dibattito, ha ribadito la fiducia del PMLI nella base dei partiti della "sinistra'' borghese, che è possibile portare dalla nostra parte continuando a lavorare duro e con pazienza come facciamo da anni: "Il nostro carissimo compagno Falzarano - ha detto a questo proposito Granito - è un esempio concreto di un compagno della base prima del PCI e poi di Rifondazione che ha saputo fare un'analisi e distinguere fra questi partiti e il PMLI''.
Dicendo di essere stato colpito dagli interventi di tanti giovani, il compagno ha sottolineato che il nostro Partito è stato fondato da dei giovani, e su questo felice parallelo ha esortati i giovani di oggi ad avvicinarsi con fiducia al Partito e a prenderne in mano le sorti, cominciando con lo stare al suo fianco nelle piazze, a partire dalla manifestazione del prossimo 4 ottobre a Roma contro la Costituzione europea e il governo Berlusconi, un appuntamento a cui il compagno ha invitato tutti i presenti a partecipare dietro le insegne del PMLI.
La manifestazione si è quindi felicemente conclusa, nell'entusiasmo generale per il suo grande successo, con il canto collettivo dei tre inni del PMLI: "L'Internazionale'', "Bandiera Rossa'' e "Il Sole Rosso'', e con le parole d'ordine, scandite più volte dalla sala in piedi: "Mao, Mao, Mao''; "PMLI, PMLI, PMLI''; "Giù, Giù, Berlusconi, buttiamolo giù''; "Italia unita, rossa e socialista''; "Viva Marx, viva Engels, viva Lenin, viva Stalin, viva Mao Zedong''; "Coi maestri vinceremo''.