"Il manifesto'' collude con il governo

Non ci sono solo i giornali filogovernativi "La Padania'', "Libero'' e "L'Opinione delle libertà'' a tentare di coinvolgere il PMLI nel terrorismo (cfr. "Il Bolscevico'' n. 43/2002). Ora si è aggiunto "il manifesto'' trotzkista. Mentre però i primi fogliacci costruiscono prove false per infangare i marxisti-leninisti, il quotidiano di Riccardo Barenghi, Rossana Rossanda e Valentino Parlato ricorre a giri di parole, a allusioni. Appare comunque chiaro che tutti costoro hanno lo stesso obiettivo: scagliarci contro il governo, le "forze dell'ordine'' e la magistratura, e isolarci rispetto ai movimenti di massa.
In questo quadro si inscrive la sortita del caporedattore Gabriele Polo che nell'editoriale de "il manifesto'' del 26 ottobre ha scritto: "La distanza dei movimenti antiliberisti, dei sindacati e di ciò che ancora si può chiamare sinistra dalle teorizzazioni delle nuove Br è abissale, basta leggere i tardo-deliri dei loro documenti che sembrano scritti un secolo fa da un militante di un microscopico partito marxista-leninista''.
Ma non è la stessa opinione del ministro dell'interno Giuseppe Pisanu secondo cui una componente del terrorismo è di "matrice marxista-leninista''? Siamo quindi di fronte a una evidente collusione de "il manifesto'' col governo del neoduce Berlusconi.