Incontri nelle nostre sedi di Milano e ForlI'
Le iniziative del PMLI per tenere alta la bandiera dell'8 Marzo
Per la prima volta affisso il manifesto del PMLI sulla Giornata internazionale della donna a Benevento e Sant'Arpino (Caserta). Studentesse di Ischia interessate alla storia della ricorrenza
Importante intervento di Giovanna Vitrano

Come si può riscontrare nei servizi locali che pubblichiamo, anche quest'anno il PMLI si è impegnato a fondo per tenere alta la bandiera dell'8 Marzo e trasmettere alle masse la vera storia e l'autentico significato proletario della gloriosa Giornata internazionale della donna. Nella pratica, esso si è dimostrato l'unico Partito che si oppone alla trasformazione dell'8 Marzo in una innocua festa consumistica e individualista.
Il PMLI, come ogni hanno, ha prodotto il manifesto per la ricorrenza e l'editoriale de "Il Bolscevico" a firma della compagna Monica Martenghi, Responsabile della Commissione per il lavoro femminile del Comitato centrale. L'organo del Partito, "Il Bolscevico", per quattro settimane, ivi compreso il presente numero, ha dato spazio all'avvenimento. Poi, sono scese in campo le istanze, le militanti e i militanti, le simpatizzanti e i simpatizzanti, le amiche e gli amici del PMLI che hanno dato vita a una serie di iniziative che dimostrano quanto tutto il Partito, nella sua componente femminile e in quella maschile, al Nord, come al Centro e al Sud, sia fortemente interessato all'emancipazione della donna.
Da segnalare in particolare le Cellule "Mao" di Milano e "Stalin" di Forlì, che, com'è loro tradizione, hanno celebrato con orgoglio ed entusiasmo militante l'8 Marzo con interessanti incontri nelle rispettive sedi di Partito richiamando partecipanti anche da province vicine, pur nel quasi totale black out dei mezzi di informazione di regime.
E a città dove ormai è tradizione per il Partito tenere alta la tradizione dell'8 Marzo, se ne sono aggiunte di nuove. Per la prima volta infatti sono stati affissi i manifesti dell'8 Marzo a Benevento, Sant'Arpino (Caserta) e a Ischia, tutte città del Sud dove questo atto acquista un significato ancor più grande. Le masse femminili del nostro Mezzogiorno hanno un estremo bisogno di emanciparsi ideologicamente, politicamente e materialmente tanto pesante è su di loro lo sfruttamento capitalistico e l'oppressione familiare, maritale e sessuale e il condizionamento dell'ideologia e della cultura della classe dominante borghese in camicia nera e della Chiesa cattolica.
A Ischia oltre all'affissione i simpatizzanti del Partito hanno realizzato un pieghevole a 4 pagine che riporta il manifesto del Partito e la storia dell'8 Marzo che è stata pubblicata con grande risalto anche sul quotidiano ischitano "Il Golfo". L'origine della ricorrenza ha suscitato molto interesse fra le studentesse della scuola media "G. Scotti" di Ischia dove in alcune classi tale storia è stata letta collettivamente.
Dove il Partito è presente, in genere, è stato affisso il manifesto dell'8 Marzo e diffuso in volantino l'editoriale della compagna Martenghi e/o "Il Bolscevico", suscitando apprezzamenti e simpatie. Come è avvenuto a Napoli, durante una diffusione all'iniziativa-spettacolo organizzata dai "girotondi per la democrazia" dove una donna ha elogiato così i nostri compagni: "Bravi, finalmente qualcuno che ricorda la vera storia e il vero significato di questa giornata che è stata snaturata all'insegna del consumismo e del qualunquismo". Apprezzamenti anche dalle ragazze incontrate alla prima diffusione in questa ricorrenza al mercato di Santa Croce sull'Arno (Pisa), come dalle studentesse e dagli studenti del liceo scientifico Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo (Firenze) che ringraziavano per il materiale offerto dal Partito. A Palermo durante la diffusione del volantino al sit-in in piazza Politeama le studentesse lo hanno letto con interesse, chiesto maggiori informazioni sul Partito e le sue posizioni e alla fine sono tornate a regalare un mazzo di mimose alle compagne del Partito in segno di apprezzamento.
Sempre a Palermo la compagna Giovanna Vitrano, Responsabile del PMLI per la Sicilia, ha svolto un importante intervento all'assemblea cittadina organizzata dal Comitato 8 Marzo 2004. Un intervento esemplare perché denuncia, dati alla mano, le condizioni di vita e di lavoro delle masse femminili siciliane, la politica familista e neofascista del governo Cuffaro e avanza rivendicazioni concrete su cui invita tutte le donne progressiste, indipendentemente dalla propria appartenenza partitica e politica a unirsi per realizzarli.
Un intervento che non ha precedenti e che rappresenta uno stimolo per tutto il Partito a conoscere a fondo la realtà delle masse femminili della propria città e regione e a occuparsi delle loro esigenze e bisogni concreti. è anche così che si lavora per creare le condizioni affinché in uno dei prossimi 8 Marzo si riesca a riportare in piazza le masse, con in testa le donne e le ragazze, sulla base delle rivendicazioni femminili e della grande parola d'ordine dell'Italia unita, rossa e socialista.
Siamo consapevoli che si tratta di ricostruire da zero a livello di massa una mentalità, una memoria storica, una politica proletaria rivoluzionaria; che dobbiamo aiutare la classe operaia femminile e maschile e le masse a liberarsi dell'intossicazione parlamentariasta, elettoralista, riformista, pacifista, femminista e non violenta causata dalla predicazione ultrasecolare dei falsi comunisti che attualmente frena lo sviluppo e il radicamento della lotta di classe e della lotta per l'emancipazione femminile nel nostro Paese.
Ma ci riusciremo, se continueremo ad avere il coraggio di andare controcorrente, di rompere, come abbiamo fatto in questo 8 Marzo, l'omologazione neofascista dei partiti della destra e della "sinistra" borghese e proseguiremo nel lavoro di radicamento del Partito nei luoghi dove siamo presenti.
10 marzo 2004