Comunicato stampa della Cellula "1° Maggio -Portella 1947" di Palermo del PMLI
Rispediamo a Cammarata i ventimila tricolori!
La Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI invita i palermitani a rispedire al mittente i ventimila tricolori acquistati dal neopodestà Cammarata per farli esporre nel giorno dei funerali dei soldati uccisi in Iraq. Non bisogna credere a tale retorica patriottarda, orchestrata anche dal presidente della regione, Cuffaro, che versa lacrime di coccodrillo perché la maggior parte dei soldati uccisi dalla resistenza irachena sono siciliani.
Bisogna avere il coraggio di dire la verità: i morti siciliani in Iraq, benché Cuffaro li definisca "vittime del dovere", accomunandoli alle vittime di mafia, erano soldati al servizio dell'imperialismo italiano ed americano. I morti siciliani in Iraq combattevano contro la libertà del popolo iracheno e dunque non possono essere accomunati alle vittime della mafia che lottavano per l'emancipazione del popolo siciliano.
Inoltre non è un caso che la maggioranza dei soldati uccisi in Iraq siano siciliani: l'esercito professionista della seconda repubblica, voluto da "centro-sinistra" e governo del neoduce Berlusconi, non può che pescare la sua carne da macello per le guerre imperialiste tra la massa di giovani disoccupati e senza futuro lavorativo della nostra regione.
I palermitani non devono esporre il tricolore che invierà loro Cammarata, poiché la propaganda guerrafondaia scatenatasi in Sicilia, come nel resto d'Italia, mira a far dimenticare che responsabile della morte dei militari italiani in Iraq è l'interventismo del governo Berlusconi e che bisogna immediatamente ritirare le truppe italiane dall'Iraq.
Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo del PMLI
Palermo, 17 novembre 2003