I PUNTI DELLA CONTRORIFORMA PENSIONISTICA

Inseriti nell'emendamento alla Finanziaria:

40 ANNI DI CONTRIBUTI
Dal 2008 i contributi necessari per andare in pensione anticipata dovranno essere 40 anziché 35. Oppure si potrà andare in pensione al raggiungimento dei 65 anni per gli uomini e 60 per le donne.

IN PENSIONE NEL 2008 MA CON LA PENALE
Chi nel gennaio 2008 avrà maturato i requisiti per le pensioni di anzianità previste dalle vecchie norme (35 anni di contribuiti e 57 anni di età) potrà ancora lasciare il lavoro ma con l'applicazione del calcolo contributivo che comporta una penale tra il 15 e il 38% della pensione spettante.

INCENTIVI PER RIMANERE AL LAVORO
Chi a gennaio del 2004, dei settori privati, avrà maturato la pensione di anzianità e rimarrà al lavoro riceverà in busta paga la totalità dei contributi previdenziali pari al 32,7% della retribuzione. La stessa cifra potrà anche essere versata all' Inps per incrementare il valore della pensione, oppure destinata a un fondo di pensione integrativa.
Si tratta di un incentivo di difficile applicazione per l'opposizione delle aziende che già adesso tendono a mettere fuori dalle fabbriche gli ultracinquantenni (vedi i prepensionamenti).
La normativa, sulla carta, potrà essere applicata anche nel pubblico impiego, ma solo a seguito di un accordo sindacale e in base alle specificità della pubblica amministrazione.

Inseriti nel decretone allegato alla Finanziaria:
VIA LE AGEVOLAZIONI PER I LAVORATORI ESPOSTI ALL'AMIANTO
Cancellate le agevolazioni per andare in pensione a favore dei lavoratori esposti all'amianto. Molti di loro, che hanno già lasciato il lavoro, avrebbero dovuto andare in pensione dal 1• ottobre di quest'anno

Inseriti nella legge delega:
DECONTRIBUZIONE: UN REGALO PER LE AZIENDE UN DANNO PER I GIOVANI
Riduzione da 3 a cinque punti dei contributi previdenziali per i neo-assunti che si traduce in a) forte risparmio per le aziende; b) grossa perdita per le casse dell'Inps; c) pesante riduzione del valore delle pensioni per le nuove generazioni.

TFR E FONDI INTEGRATIVI
Trasferimento obbligatorio del Tfr (trattamento di fine rapporto) dei lavoratori nei fondi di pensione integrativi il cui rendimento è incerto e non garantito. In concreto ai lavoratori viene tolto il diritto di poter disporre della loro liquidazione per far decollare le pensioni private