Statuto del PMLI Premessa I Il Partito marxista-leninista italiano è costituito sulla base dell'Organizzazione Comunista Bolscevica Italiana Marxista-Leninista, che fu fondata il 14 dicembre 1969 ad opera di una piccola pattuglia di autentici marxisti- leninisti, nel fuoco della lotta contro la cricca revisionista togliattiana e i falsi marxisti-leninisti, sulla base del marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong, dell'esperienza storica del movimento operaio italiano e internazionale, sotto la potente spinta della Grande rivoluzione culturale proletaria, con il preciso scopo di lottare per la costituzione del Partito rivoluzionario del proletariato italiano; un Partito che, per fondamento teorico, composizione di classe, struttura organizzativa e linea politica, non aveva precedenti nella storia del movimento operaio italiano. L'OCBI m-l nei suoi oltre sette anni di intensa e dinamica vita ha condotto un'ardua e instancabile lotta per l'unità di tutti gli autentici marxisti-leninisti italiani. La pratica ha dimostrato che le organizzazioni che si richiamavano al marxismo-leninismo non esistevano nella lotta di classe o erano appendici e copertura del revisionismo togliattiano e che non era possibile fare affidamento su di esse per costruire con loro il Partito del proletariato. La fondazione del Partito ha potuto realizzarsi solo grazie al rafforzamento organico e su tutti i piani dell'OCBI m-l, agli sforzi congiunti e infaticabili dei suoi militanti e dirigenti e contando sull'appoggio e il sostegno del proletariato italiano e internazionale. II Il Partito per guidare la rivoluzione socialista alla vittoria deve basarsi sulla giustezza della sua linea politica e la solidità della sua organizzazione, che va salvaguardata dagli attacchi del nemico di classe con tutte le necessarie misure.(...) CAPITOLO
I ARTICOLO 1 - Il Partito marxista-leninista italiano è l'avanguardia cosciente e organizzata del proletariato italiano, il Partito politico della classe operaia, che dirige le lotte immediate e parziali e quelle generali e a lungo termine dell'intera classe e delle larghe masse popolari italiane e guida la rivoluzione socialista alla completa vittoria. ARTICOLO 2 - Il Partito ha quale base teorica il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong che presiede al suo orientamento ideologico, politico, organizzativo e pratico. ARTICOLO 3 - Il Partito
possiede, sviluppa ed applica una linea strategica e tattica autenticamente proletaria e
rivoluzionaria. ARTICOLO 4 - Il Partito cura la
sua composizione di classe, nelle sue file possono militare solo gli elementi più
avanzati, coscienti e coraggiosi della classe operaia e coloro che con decisione e
generosità combattono in prima fila sulle posizioni del proletariato, sono capaci di
educare, organizzare e mobilitare il proletariato e le grandi masse popolari italiane
contro la borghesia e i revisionisti. ARTICOLO 5 - La struttura
organizzativa del Partito è saldamente basata sul principio del centralismo democratico. ARTICOLO 6 - Il Partito, in quanto forma suprema di organizzazione della classe operaia, esercita la sua direzione in tutti i campi (...) ARTICOLO 7 - Il Partito si
attiene fermamente ai principi dell'internazionalismo proletario e considera il
rovesciamento del capitalismo italiano il contributo maggiore che esso possa dare
all'avanzata e alla vittoria della rivoluzione mondiale. CAPITOLO
II ARTICOLO 8 - I quadri del
Partito, poiché una volta definita la linea politica costituiscono un fattore decisivo
debbono essere degli autentici marxisti-leninisti. ARTICOLO 9 - I quadri devono avere i seguenti requisiti: a) conoscere profondamente e saper mettere in pratica il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong e la linea politica del Partito, essere gli alfieri della lotta contro il revisionismo moderno; b) sapere educare, organizzare e dirigere i militanti e le masse, unirsi e lavorare insieme a loro, ascoltarne le opinioni, proposte e critiche e meritarne e conquistarne la piena fiducia; c) avere dato ripetute e concrete prove di essere disinteressati e inflessibili servitori del proletariato e delle larghe masse popolari italiane e internazionali; d) essere capaci di orientarsi ed affrontare da soli i problemi, mantenendosi incrollabili di fronte a tutte le difficoltà; e) volere costantemente sviluppare la propria coscienza politica e trasformare la propria concezione del mondo in senso proletario; f) praticare uno stile di lavoro marxista-leninista, essere modesti e avveduti, guardarsi dall'individualismo, dall'arroganza e dalla precipitazione, rifuggire ogni indolenza e passività; g) essere di esempio nella lotta di classe e nell'applicazione del centralismo democratico, usare rispetto e spirito di collaborazione verso gli altri quadri del Partito, vecchi e nuovi, mettere in pratica lo stile di lavoro di imparare gli uni dagli altri; h) essere sempre pronti, non vantando meriti o privilegi, a cambiare ruolo e posto di combattimento se il Partito lo richiede. ARTICOLO 10 - I rivoluzionari di
professione sono dei dirigenti o dei militanti che lavorano permanentemente per il
Partito. ARTICOLO 11 - I quadri e i rivoluzionari di professione del Partito devono essere i suoi migliori militanti in tutto e per tutto, gli esempi concreti di veri marxisti-leninisti, compagni che senza chiedere nulla per sé dedicano se stessi al Partito e alla causa della rivoluzione proletaria. CAPITOLO
III ARTICOLO 12 - Può essere membro
del Partito qualunque elemento avanzato del proletariato industriale e agricolo, qualunque
elemento avanzato dei contadini poveri e qualunque sincero rivoluzionario sulle posizioni
della classe operaia, che accetti il Programma e lo Statuto del Partito, che militi e
lavori attivamente in una delle sue istanze, applichi le direttive del Partito e versi
regolarmente le quote. ARTICOLO 13 - Ogni membro del Partito deve: a) studiare e praticare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong, diffonderlo tra il proletariato e le larghe masse popolari; b) essere intransigente sui principi e lottare con fermezza contro l'ideologia borghese, il revisionismo moderno, il dogmatismo e tutte le idee errate; c) difendere la linea politica e la struttura organizzativa del Partito, impugnare e applicare il Programma e rispettare lo Statuto del Partito; d) attenersi al centralismo democratico e osservare una ferma disciplina proletaria, realizzare con entusiasmo, impegno e diligenza qualsiasi compito affidatogli dal Partito e tenere a mente che per un militante ciò che conta è fare la rivoluzione indipendentemente dal posto di combattimento assegnatogli dal Partito; e) lavorare nelle organizzazioni di massa, soprattutto nei sindacati, difendere risolutamente gli interessi delle masse, dividerne gioie e dolori, legarsi strettamente ad esse sapendone essere allievo e maestro, conquistarle alla causa della rivoluzione socialista e del comunismo; f) applicare lo stile di lavoro consistente nell'integrare la teoria con la pratica, usare un'attenta vigilanza rivoluzionaria, lottare contro il liberalismo e impugnare saldamente l'arma della critica e dell'autocritica; g) pensare, agire e vivere da rivoluzionario, trasformare la propria concezione del mondo, elevare la propria coscienza politica, essere risoluto e coraggioso nella lotta di classe, non temere alcun sacrificio, anteporre gli interessi della rivoluzione a quelli personali, non esitare a dare anche la vita per la causa del proletariato; h) dare generosamente e senza riserve il proprio aiuto economico al Partito, mettergli a disposizione se occorre ogni proprio mezzo materiale per far fronte alle necessità della rivoluzione. ARTICOLO 14 - Ogni membro del Partito ha diritto a: a) prendere parte alle riunioni, discussioni, decisioni e attività della propria istanza; b) dare il proprio contributo alla elaborazione e sviluppo della linea politica del Partito, anche collaborando attivamente alla sua stampa; c) essere ascoltato dalle istanze superiori e dai dirigenti del Partito ai diversi livelli, ed avanzare loro proposte e suggerimenti; d) rivolgersi segretamente, per motivi di vigilanza rivoluzionaria, alle istanze superiori del Partito e se è il caso allo stesso Segretario generale; e) essere chiamato ad assumere incarichi dirigenti ad ogni livello; f) criticare qualsiasi militante, dirigente o istanza del Partito nelle opportune forme e nel rispetto del centralismo democratico; g) essere assistito dal Partito, con ogni mezzo possibile, in caso di repressione. CAPITOLO
IV ARTICOLO 15- L'ammissione al Partito si realizza su base individuale. La domanda di ammissione deve essere
controfirmata da due membri effettivi del Partito che, in qualità di presentatori,
rispondono della serietà, affidabilità e tempra rivoluzionaria del candidato. ARTICOLO 16 - Il periodo di
candidatura è fissato in un anno per gli operai e i contadini poveri e in due anni per
tutti gli altri elementi la cui collocazione di classe non è proletaria. ARTICOLO 17 - Per l'ammissione
al Partito di coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenti in altri partiti e
organizzazioni deve essere espresso parere favorevole da parte del Comitato provinciale se
si tratta di dirigenti locali, e del Comitato centrale se si tratta di dirigenti
nazionali. CAPITOLO
V ARTICOLO 18 - Il Partito esige
che tutti i suoi militanti osservino la più salda e cosciente disciplina proletaria
basata sulla obbedienza consapevole e responsabile e la scelta volontaria di aderire alla
sua linea politica e organizzativa. ARTICOLO 19 - Quando un membro viola la disciplina del Partito, l'istanza cui appartiene prende nei suoi confronti, in base al caso concreto, le seguenti misure disciplinari: - avvertimento; - avvertimento severo; - sospensione dall'istanza per un periodo non superiore a sei mesi, rimanendo a disposizione del Partito; - destituzione dagli incarichi direttivi; - sospensione dei diritti di membro effettivo per un periodo non superiore ad un anno; - radiazione; - espulsione. Le misure disciplinari sono immediatamente operative, ma debbono essere sottoposte alla ratifica delle istanze superiori per divenire definitive. ARTICOLO 20 - Le misure disciplinari che comportano destituzione dagli incarichi direttivi, sospensione dei diritti di membro effettivo, radiazione ed espulsione dal Partito devono essere adottate con la maggioranza dei due terzi. ARTICOLO 21 - Il Comitato
centrale può in qualsiasi momento destituire i dirigenti dei Comitati provinciali e delle
cellule che sono venuti meno ai propri doveri. ARTICOLO 22 - Ogni membro del Partito oggetto di misure disciplinari può ricorrere alle istanze superiori fino al Comitato centrale. CAPITOLO
VI ARTICOLO 23 - Il principio
organizzativo del Partito è il centralismo democratico. 1) l'individuo è subordinato all'istanza; 2) la minoranza è subordinata alla maggioranza; 3) l'istanza inferiore è subordinata all'istanza superiore; 4) tutto il Partito è subordinato al Comitato centrale. ARTICOLO 24 - Le istanze dirigenti del Partito ai vari livelli devono avere contatti diretti e periodici con le istanze inferiori, informarle sulle attività di interesse generale, prestare attenzione al loro lavoro politico, ascoltarne le opinioni, le proposte e le critiche. ARTICOLO 25 - Il centralismo democratico è un'unità dialettica di centralismo e democrazia, di disciplina e di libertà, che si deve perseguire combinando correttamente la direzione collettiva con la responsabilità individuale e rendendo coscienti tutti i militanti del Partito della grandiosità dei loro compiti. CAPITOLO
VII ORGANI DIRIGENTI CENTRALI ARTICOLO 26 - Il supremo organo
dirigente del Partito è il Congresso nazionale e, fra un Congresso e l'altro, il Comitato
centrale. ARTICOLO 27 - Il Comitato
centrale del Partito è convocato dall'Ufficio politico. ORGANI DIRIGENTI LOCALI ARTICOLO 28 - Gli organi
dirigenti locali del Partito sono i Comitati provinciali che hanno la responsabilità
dell'applicazione della linea politica, del rafforzamento e dello sviluppo del Partito a
livello locale. ORGANIZZAZIONI DI BASE ARTICOLO 29 - Le organizzazioni
di base del Partito sono le cellule. ARTICOLO 30 - La cellula ha il compito di: a) studiare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao Zedong, tenendone alta la rossa bandiera tra il proletariato e le masse, combattere il revisionismo moderno; b) propagandare, difendere e tradurre in pratica la linea politica generale del Partito, applicando le sue direttive e il suo Programma, diffondere in maniera militante la stampa del Partito; c) rispettare lo Statuto, il centralismo democratico e la vigilanza rivoluzionaria, fornire regolari informazioni, sulla propria attività e sulle questioni che interessano il Partito, all'istanza superiore; d) prendere parte attiva alla lotta di classe, legarsi strettamente alle masse, conoscerne i problemi, opinioni e aspirazioni, organizzarle, mobilitarle ed esercitare nei loro confronti una giusta, sicura e riconosciuta direzione politica; e) applicare lo stile di lavoro marxista-leninista, integrare la teoria con la pratica, condurre inchieste e ricerche, praticare coraggiosamente la critica e l'autocritica; f) avere una vita intensa e dinamica, sviluppare la lotta ideologica attiva, centralizzando le idee giuste e rigettando le idee errate; g) ammettere nuovi membri nel Partito, impedire l'infiltrazione dei nemici di classe e garantire la purezza delle sue file, espellendo ciò che è alterato e assorbendo ciò che è nuovo; h) educare e formare con particolare cura i
membri candidati, guidare tutti i suoi militanti alla lotta contro la borghesia e i suoi
agenti revisionisti. CAPITOLO
VIII ARTICOLO 32 - L'organo centrale di stampa del Partito è Il Bolscevico. ARTICOLO 33 - La bandiera del Partito è rossa, con falce e martello neri al centro e l'effige di Mao Zedong in nero posta in alto dalla parte dell'asta. ARTICOLO 34 - Gli inni del Partito sono ``L'Internazionale'', ``Bandiera rossa'' e l'inno del Partito "Il Sole Rosso". |