Occupazioni di scuole e
manifestazioni in tutto il Paese. Imponente corteo a Firenze
VIVA LA MOBILITAZIONE
DEGLI STUDENTI CONTRO LA MORATTI E LA FINANZIARIA DI GUERRA
Il governo attiva le
"forze dell'ordine'' per reprimere la lotta
PORTARE FINO IN FONDO LA BATTAGLIA. PER LA SCUOLA PUBBLICA, GRATUITA E GOVERNATA DALLE
STUDENTESSE E DAGLI STUDENTI
L'ondata di lotte portata
avanti dalle studentesse e dagli studenti del nostro Paese sta mettendo a dura prova il
ministro dell'Istruzione Letizia Brichetto Moratti e la sua controriforma che mira a
completare la privatizzazione e aziendalizzazione della scuola aggravando quanto fecero i
quattro governi di "centro-sinistra'' che hanno preceduto il ritorno al potere del
Polo del neoduce Berlusconi.
Nel giro di poche settimane la contestazione studentesca nei licei e negli istituti
superiori - caratterizzata dai manifestazioni, occupazioni e autogestioni - è cresciuta
in quantità e in qualità ed è andata a collegarsi con quella degli universitari, degli
insegnanti e dei lavoratori della scuola e dell'università. Un esempio su tutti,
l'imponente manifestazione realizzata martedì 27 novembre a Firenze per dare il
"benvenuto'' al ministro Moratti presente a Palazzo Vecchio e "assediata'' per
l'intera mattinata nonostante la pioggia battente.
Uno dei motivi unificanti della protesta è l'opposizione alla Finanziaria di guerra
varata dal governo, che vergognosamente toglie soldi all'istruzione pubblica e li destina
all'avventura militare dell'imperialismo tricolore in Afghanistan.
Non ci è possibile in questa occasione dare conto delle numerosissime iniziative di lotta
che si sono svolte da Torino ad Agrigento, da Milano a Roma, da Prato a Napoli. Ci
torneremo prossimamente. Vogliamo però denunciare il ruolo delle "forze
dell'ordine'' che, parallelamente a certi pennivendoli di regime, sono state attivate, su
chiamata dei presidi-manager ma evidentemente su comando del ministro degli Interni
Scajola e quindi del neoduce, per reprimere gli studenti in lotta specialmente in quelle
città in cui il movimento ha inaspettatamente avuto un ampio sviluppo: è il caso di
Benevento dove c'è stato lo sgombero forzato di diverse scuole che per giorni erano state
occupate o autogestite dai coraggiosi studenti della città campana.
Un certo rilievo su quotidiani e tv ha avuto la "novità'' della forma di protesta
adottata da una parte degli studenti del liceo classico Torquato Tasso di Roma. Costoro,
seguendo l'iniziativa di uno studente vicino alle posizioni del partito radicale, per
alcuni giorni hanno dato vita a uno sciopero della fame allo scopo di riuscire a
incontrare il ministro Moratti per dialogare sui temi della "riforma'' scolastica.
Presentata appunto come "nuova'' rispetto a quelle tradizionali (cortei, sit-in,
scioperi, picchetti, ecc.), questa forma di protesta è in realtà vecchia quanto il cucco
e soprattutto costituisce un gesto di tipo passivo e individuale che non eleva la
coscienza degli studenti e non acuisce le contraddizioni tra essi e le autorità
governative, istituzionali e scolastiche.
Tale protesta, rinunciataria e inoffensiva, in definitiva rientra nella linea che, con le
debite differenze, si cerca di far passare nel movimento antiglobal da parte di quelle
forze che vorrebbero rinchiuderlo negli angusti limiti del pacifismo più imbelle. Una
linea dunque senza sbocchi e inaccettabile non solo per gli studenti marxisti-leninisti,
ma per tutti quelli che vogliono davvero affossare la controriforma Moratti, la
Finanziaria e il governo guerrafondaio Berlusconi. Lo dimostra anche il fatto che non
appena il ministro li ha "convocati'' a Viale Trastevere nell'ambito dei cosiddetti
"stati generali'' della scuola previsti per mercoledì 28 novembre, i digiunatori
hanno immediatamente smobilitato. Nel frattempo, però, l'Assemblea generale delle
studentesse e degli studenti del Tasso aveva votato a stragrande maggioranza l'occupazione
del liceo, dando così la miglior risposta a chi vuol scimmiottare gli anticomunisti
viscerali Pannella e Bonino, deviando e depotenziando il movimento studentesco.
Per vincere la battaglia ci vogliono i giusti metodi di lotta e delle rivendicazioni
qualificate da sostenere in ogni città e da proporre a livello nazionale, come quelle
elaborate dal Collettivo studentesco di Ravenna che sta organizzando e dirigendo la lotta
nella città romagnola sulla base appunto di un'interessante piattaforma rivendicativa
(cfr. Il Bolscevico n.37/2001).
Il PMLI - come Partito in generale e tramite i suoi militanti e simpatizzanti studenti,
insegnanti e lavoratori della scuola e dell'università - appoggia risolutamente la
mobilitazione in corso e invita in particolare le studentesse e gli studenti di sinistra a
portarla fino in fondo. Contro la scuola e l'università della seconda repubblica
neofascista, contro la Finanziaria di guerra, per la scuola e l'università pubbliche,
gratuite e governate dalle studentesse e dagli studenti.
Torneranno quanto mai utili in questa fase le indicazioni delle Coordinate del Partito per
il lavoro studentesco che si trovano nel volume sul Nuovo Programma d'azione del PMLI alle
pagg. 106-109 e in un apposito link del sito Internet del Partito.
Viva la mobilitazione degli studenti contro la Moratti e la Finanziaria di guerra!
28 novembre 2001
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