Al vertice delle Americhe a Monterrey in Messico
Bush esalta l'alleanza con Fox
Gli Usa premono per la creazione di un esercito latinoamericano sotto il comando dell'imperialismo americano
Il prossimo vertice delle Americhe per dare il via alla nascita dell'Alca, l'area di libero scambio delle Americhe sotto il controllo dell'imperialismo Usa, è in programma a Buenos Aires nel 2005 ma a Washington hanno ritenuto opportuno convocare un vertice straordinario a Monterrey in Messico a metà gennaio per affrontare un paio di questioni che ritengono urgenti: impedire la definizione di possibili accordi economici fra alcuni paesi del sud del continente che potrebbero ostacolare il progetto messo a punto a Washington e organizzare un esercito latinoamericano, sotto il comando Usa, pronto a intervenire nelle situazioni di crisi. Per realizzare questi obiettivi gli Usa hanno trovato un valido aiuto nel governo del Messico e non a caso Bush nel discorso del 13 gennaio al vertice ha esaltato l'alleanza con il presidente messicano Fox.
La questione dell'impegno di tutti i paesi a dar vita all'Alca il 1° gennaio del 2005, è stata liquidata rapidamente e scritta nella dichiarazione finale una volta superata la timida opposizione del brasiliano Lula. Bush di fronte ai 33 presidenti e capi di Stato dei paesi dei due continenti, tutti tranne Cuba, ha sottolineato in particolare i temi politici e soprattutto ha chiamato a raccolta gli alleati più stretti per sostenere la politica imperialista degli Usa di controllo delle Americhe. è su questo punto che Bush ha elogiato il compare messicano: "il presidente Fox appoggerà i nostri sforzi per sostenere la democrazia nella regione'' e in particolare "lavorerà con noi per vigilare sulla regolarità del referendum per la revoca del mandato presidenziale che si svolgerà in Venezuela''. Nell'opera di sovversione contro il legittimo governo venezuelano del presidente Chavez non sono stati attivi solo gli Usa; il sottosegretario agli Esteri messicano, Miguel Hakim, ha ammesso che il governo Fox ha contribuito con 10 mila dollari al finanziamento della missione dell'organizzazione degli Stati americani che sotto la guida Usa ha "controllato'' la campagna di raccolta delle firme per il referendum nel dicembre scorso. Con questo contributo Fox si è guadagnato il compito di controllore, per conto di Bush, sul referendum contro Chavez.
Negli incontri bilaterali e nelle riunioni a margine del vertice gli Usa hanno inoltre premuto sugli altri paesi per la creazione di un esercito latinoamericano sotto il comando dell'imperialismo americano. Una forza militare mascherata come "forza interamericana di pace'' che avrebbe il compito di intervenire in situazioni di crisi, ovvero per proteggere i governi amici degli Usa o impedire che siano buttati giù da rivolte popolari. Non a caso una delle preoc-cupazioni di Bush è stata quella di invitare gli altri paesi a "proteggere la democrazia in Bolivia'', cioè a intervenire in caso di una nuova rivolta popolare.
La proposta di Washington sembra per il momento bloccata dall'opposizione quantomeno dell'Argentina. Per rappresaglia a Monterrrey l'amministrazione Bush ha rincarato la dose degli attacchi al governo argentino per il suo impegno a favore della creazione del blocco economico del Cono Sud. Ma contro il governo di Buenos Aires già nelle settimane precedenti al vertice si era scatenata l'offensiva del Fondo monetario internazionale per il pagamento immediato degli interessi arretrati; in evidente sintonia con le pressioni politiche dell'imperialismo americano.