Saluto di Giovanna Vitrano ai partecipanti alla commemorazione di Mao
LA RIVOLUZIONE NON HA FUTURO SENZA IL COINVOLGIMENTO DEI GIOVANI

Compagne e compagni, amiche e amici, a nome del Comitato Centrale del Partito marxista-leninista italiano vi porgo il benvenuto alla commemorazione di Mao.
Il nostro primo pensiero va all'amato compagno Vincenzo Falzarano deceduto il 4 agosto scorso a Londra, dove era in attesa del trapianto del fegato. Da operaio cosciente egli ha speso tutta la sua vita per la causa del socialismo e del proletariato. Prima nel PCI, poi in Rifondazione e negli ultimi nove anni nel PMLI. Egli credeva profondamente nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao, nel socialismo, nel PMLI e nelle masse. Così concludeva la domanda di ammissione, pubblicata in estratti su "Il Bolscevico'' n. 2/1994: "Nell'entrare nel PMLI, oggi mi sento più che mai comunista. Faccio un appello a stare sempre sulle posizioni corrette e da questa strada nessuno di noi deve uscire. Chiudo con queste parole: se seminiamo grano, si raccoglierà grano, ma se seminiamo patate si raccoglieranno patate! Viva il PMLI''.
Come ha scritto l'Ufficio politico nel telegramma di condoglianze inviato alla moglie Filomena, qui presente, e alla famiglia, "Vincenzo è stato un compagno esemplare e amato da tutto il Partito. Rimarrà per sempre nei nostri cuori''.
Giustamente la compagna Lucia Guida, la Segretaria della Cellula a cui apparteneva che dopo la sua morte ha adottato il nome di "Vincenzo Falzarano'', nell'orazione funebre pronunciata nel cimitero di Monsummano Terme, davanti a una folla commossa, ha messo in risalto le doti e la tempra del valoroso militante del PMLI. Ella, tra l'altro, ha detto: "la scomparsa del compagno Vincenzo costituisce una grave perdita per l'intero Partito, perché egli ha sempre rappresentato un esempio di attaccamento alla causa del proletariato e del socialismo, di sacrificio, serietà, attivismo, concretezza e disinteresse personale... Come ha detto il compagno Scuderi, tenendolo affettuosamente stretto, nel saluto ai compagni che avevano partecipato alla commemorazione di Stalin, "i militanti del PMLI non moriranno mai perché il loro esempio, la loro opera, i loro insegnamenti si tramanderanno da una generazione all'altra dei marxisti-leninisti'''.
Dobbiamo essere riconoscenti al Comitato centrale con alla testa il compagno Giovanni Scuderi, poiché anche quest'anno, come negli anni precedenti, ha promosso questa commemorazione e perché ha saputo trasmettere all'intero Partito l'amore ed il rispetto verso Mao e gli altri quattro maestri del proletariato internazionale: Marx, Engels, Lenin e Stalin.
Calorosi ringraziamenti rivolgiamo all'Organizzazione fiorentina del PMLI, un pilastro del Partito, la quale ogni anno lavora in maniera egregia per propagandare e organizzare questa manifestazione e per accogliere le compagne e i compagni che arrivano da tutta Italia.
Un caloroso benvenuto ai compagni che provengono dalle regioni più lontane, dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Trentino-Alto Adige, dalla Sicilia, i quali hanno dovuto affrontare i viaggi più lunghi, faticosi e costosi per essere presenti qui oggi. In particolare salutiamo la delegazione della Cellula "Lunga Marcia'' di Messina, con alla testa il compagno Daniele Maiere, Cellula fondata poco più di un mese fa.
è con grande entusiasmo che vi informiamo che proprio alla vigilia di questa manifestazione abbiamo saputo che dei giovanissimi di Torino, Roma e Aosta hanno chiesto di essere ammessi al PMLI.
Il PMLI celebra ogni anno Mao perché egli ha avuto un'influenza fondamentale nella fondazione del nostro amato Partito.
Il PMLI ha raccolto l'eredità di Mao in Italia. Non ci sono altri partiti oltre al nostro che con tali perseveranza, coscienza politica, disciplina rivoluzionaria, portano avanti gli insegnamenti di questo grande maestro, applicandoli alla realtà concreta. Non c'è altro Partito in Italia oltre al PMLI che riesca a tenere sotto il continuo fuoco di fila di una serrata critica di classe le istituzioni borghesi in camicia nera, ad inchiodare alle loro responsabilità i partiti revisionisti, neorevisionisti e trotzkisti, nonché a denunciare con una lucida analisi lo scempio portato avanti dall'imperialismo e in particolare dalle superpotenze Usa e Unione Europea a danno dei popoli.
Il manifesto della commemorazione di quest'anno riproduce una foto di Mao circondato dai giovani. è un chiaro messaggio che Mao ci trasmette e che la Commissione di stampa e propaganda del Comitato centrale ha scelto di divulgare. Mao ci dice, con una immagine, quello che ha sempre sostenuto nei suoi scritti e nella sua opera rivoluzionaria, ovvero che non c'è futuro per la rivoluzione se non si riescono a coinvolgere le masse giovanili in questa titanica impresa. Si rivolse proprio ai giovani Mao, lanciando, nel '66, la Grande Rivoluzione culturale proletaria in Cina, e chiedendo loro di battersi in prima fila contro i revisionisti, per impedire la restaurazione del capitalismo e difendere la grandiosa conquista del socialismo nella Repubblica Popolare Cinese.
Il vento della Rivoluzione culturale arrivò nel Sessantotto fino in Occidente, spingendo le nuove generazioni, le ragazze in prima fila, sulla scena politica europea con manifestazioni, assemblee, occupazioni. I giovani italiani del Sessantotto, sull'esempio dei loro coetanei della Cina socialista, lottavano contro il capitalismo, l'ideologia e la cultura borghesi e per il socialismo, e aspiravano a fare del marxismo-leninismo-pensiero di Mao la nuova cultura delle masse.
Il PMLI, che è figlio del Sessantotto e che ha assorbito gli insegnamenti anticapitalisti e antirevisionisti della Rivoluzione culturale, si sforza in ogni modo di trasmettere alle nuove generazioni gli insegnamenti del marxismo-leninismo-pensiero di Mao per fare loro recuperare la memoria, lo spirito, la combattività e gli obiettivi di quella Grande Rivolta, che coinvolse anche la classe operaia, il più grande avvenimento della storia della lotta di classe del dopoguerra in Italia.
Il PMLI ha una grande fiducia verso i giovani. Il compagno Scuderi, nel Rapporto alla 3a Sessione plenaria del 4° CC del PMLI, ha detto: "La conquista al Partito e alla causa delle ragazze e dei ragazzi-operai, braccianti lavoratori, disoccupati, studenti è fondamentale per lo sviluppo del Partito e per penetrare e radicarsi nella classe operaia, nelle campagne, nel movimento studentesco e negli altri movimenti di massa. Dobbiamo avere la massima fiducia nei giovani e nei giovanissimi che sono i primi a capire le novità, ad abbracciare le cause giuste ed a lanciarsi nella lotta.''
Una prova della giustezza di ciò è dimostrata dal fatto che la stragrande maggioranza dei movimenti di lotta dei lavoratori e dei movimenti di massa, come quello dei no-global, è costituita dai giovani. A Cancun, in questi giorni, per combattere contro il Wto e la sua politica imperialista, neoliberista e privatistica, c'erano i giovani, cui inviamo un grazie e un calorosissimo saluto antimperialista.
Il governo Berlusconi procede inesorabilmente nell'attuare il disegno della P2 della controriforma della costituzione, continua ad attaccare i diritti sindacali dei lavoratori e ad arrecare gravi danni alle condizioni economiche, sociali, culturali del nostro popolo. La recessione galoppa, sono aumentate la povertà, la disoccupazione, la deindustrializzazione e l'emigrazione da diverse regioni del nostro amato Mezzogiorno; avanza la privatizzazione dei servizi vitali; continua l'assalto al sistema pensionistico pubblico; continua la demolizione della scuola pubblica a favore di quella privata; l'aggressione all'indipendenza alla magistratura viene condotta in maniera ormai sistematica; si è rafforzato il crimine organizzato nelle regioni del Sud, mentre l'esercito in camicia nera dell'Italia partecipa all'occupazione imperialista dell'Iraq e dell'Afghanistan, in totale disprezzo della volontà della stragrande maggioranza del popolo italiano.
Oggi Berlusconi è ancora forte ed è difficile che il suo governo cada da sé per crisi interne, come teorizzano i partiti del "centro-sinistra''. Il popolo italiano deve quindi scendere in piazza per cacciar via da Palazzo Chigi il nuovo Mussolini. Una volta liberatosi di questo governo, il PMLI non appoggerà alcun governo del "centro-sinistra'', che costituisce la faccia di "sinistra'' della seconda repubblica capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista. Noi continueremo a portare avanti la nostra strategia rivoluzionaria per il socialismo sicuri che gradualmente, man mano che prenderanno coscienza della situazione, gli operai, i lavoratori, i pensionati, i giovani, gli studenti, i disoccupati, i precari stanchi dell'arroganza neofascista del governo del neoduce e dell'opportunismo e dell'immobilismo criminale dei partiti del "centro-sinistra'' e di Rifondazione trotzkista si uniranno al PMLI per darci la forza per conquistare l'Italia unita, rossa e socialista!
Gloria eterna a Mao!
Viva il marxismo-leninismo-pensiero di Mao!
Via il PMLI!
Buttiamo giù il governo del neoduce Berlusconi!
Per l'Italia unita rossa e socialista!
Coi maestri vinceremo!
Passo adesso la parola al compagno Dario Granito. Per dare spazio al dibattito, leggerà una parte abbreviata del suo discorso. Il testo integrale sarà pubblicato sul prossimo numero de "Il Bolscevico''.