Autodizionario degli scrittori italiani 

Felice Piemontese, Leonardo ed. 1990

 

 

Majorino Giancarlo

Prima opera, una storia in versi: La capitale del nord, uscita nel 1959, mai rientrata. Una raccolta di poesie, Lotte secondarie, apparsa nel 1967, scomparsa. Nel boom economico, la rivista fatta con amici "Il corpo" (trenta abbonamenti, ma uno in URSS e uno in USA, le due superpotenze); su cui pezzi in prosa e in poesie pubblicati circa vent'anni dopo, Ricerche erotiche. Diverse avventurose imprese con pittori, attori, musicisti, registi afamosi. Attorno al '68, un Sessantotto!, due raccolte, Equilibrio in pezzi e Sirena, seguite da un'antologia diciamo ragionata, Poesie e realtà. Curiosità per l'enigma cruciale del "ceto medio", ambito di provenienza e protratta frequentazione, portano a uno studio a otto mani, Sulla collocazione di classe degli impiegati. Il tutto quale anche prof. di storia e filosofia, da cui rischi pedagogici continui e un tomo pesante, non puramente scolastico, Centanni di letteratura (senz'apostrofo). Ancora nel 1984 una serie di consideraz. da studioso di condizionamenti, Passaggi critici. Abita da sempre a Milano provvisorio (l'insieme poetico, così intestato, incaponito, circola nello stesso anno). Intanto, nasce e poi muore una sua creatura, la rivista di poesia "Incognita". Bisogna riconoscere che ha sempre generato bei titoli. Testi sparsi, l'ultimo libro di versi (1988); quello in uscita si chiama La solitudine e gli altri. Un sacco di roba, insomma, e sta preparando una scelta di letture accompagnate, spostare la tradizione, uno scherzo; e dal 1969, un poema...

La persona, ora. Coltissimo; bella presenza; spesso malato. Per il sostentamento lavori vari, mai letterari, stando in basso, il miglior punto di osservazione. Dorme poco, si alza circa alle sei, rimbecillisce la sera, la notte non ne parliamo, stendersi nel buio, asmatico, è un problema. Si ridrizza felice, ancora vivo!, ogni aurora. Slogan inventati e praticati: l'unica vita; mescolarsi ai corpi; meglio rileggere che lèggere; tetrallegro; complessità e mutamento; salire al concreto; solitudine e comunanza. Guide: Dante, le strade milanesi, Marx e parecchi filosofi, certi scritti di Baudelaire, Kafka, pochi altri. Soci ammaestranti: Nerina Majorino Jori (madre, narratrice), Enrico (padre, l'ingegnere), Enrica Villain (l'amore, quattro stelle), L.A. (amico dialettico), Giorgio (fratello analista bellico), lo scienziato, il giocatore, ulteriori amici e amiche in gran copia, fidanzato del mondo, e nemici d'alto bordo. Nato d'aprile, il 7, nel 1928, alla morte di Svevo, con L'opera da tre soldi di Brecht, continua.

 

 

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