Giulia Candela, Libri che nascono in fabbrica ("Bergamo-oggi", 30 dicembre 1984)

 

Piccola e in forma di cooperativa, l'editrice "Punti di mutamento" ha sede bergamasca, ma respiro e diffusione nazionale.

Nata dal convegno del settembre '81 sulla scrittura operaia, vuole proporsi in alternativa al mercato editoriale, che con alcune rispettabili eccezioni generalmente snobba i prodotti di scrittura diversa. Il convegno, organizzato dall'Astrolabio, dal Gruppo Fara Stabile di poesia, prendendo a pretesto la ricerca di un laureando a Pisa, ha voluto, con la partecipazione di studiosi come Giancarlo Majorino, Stefano D'Arrigo, Tomaso Di Ciaula, Roberto Voller, e i bergamaschi Tucci, Leoni, Tanza, Emanuele, mettere a fuoco la situazione di una letteratura che nasce sui posti di lavoro (la fabbrica, ma non solo questa) e che -come dice Pasquale Emanuele- "ha carattere di grande novità, freschezza di contenuti e linguaggi, complessità".

La cooperativa è a responsabilità limitata e ha un capitale sociale apportato da ciascun socio. Produce libri -ne ha già stampati due- con un ritmo di tre all'anno, ma promuoverà anche dibattiti e convegni per approfondire e verificare i problemi al centro dell'attenzione.

"Modeste le intenzioni, un profilo preciso per la nostra editrice che si confronta con un panorama letterario ed editoriale non interessato a questi problemi, chiuso e in alcuni casi connotato come una corporazione, che vuole solo un progresso senza avventure".

Il prezzo dei volumi è molto contenuto, cinquemila lire, anche perché i membri bergamaschi della cooperativa svolgono una gran mole di lavoro volontario, tiratura di duemila copie, distribuzione affidata in parte ad un canale nazionale, ma soprattutto "militante", per rientrare nelle spese: queste le caratteristiche organizzative.

Primi due volumi: "Passaggi critici" di Giancarlo Majorino e "Poesie" di Ferruccio Brugnaro. Riflessioni, quelle di Majorino, articolate a partire dalla constatazione che "vivere è faticoso" e che la realtà è una matassa sempre più aggrovigliata, difficile da comprendere. Pungenti ma non sconsolate le osservazioni sul mercato editoriale, sulle modificazioni intervenute nell'approccio al libro, sfogliato e guardato rapidamente e sulle pratiche di scrittura che affiancano sempre più spesso (e si sostituiscono) alla lettura.

E ancora letteratura, le comunicazioni di massa, l'immaginario collettivo, sono tutti capitoletti di una lettura veloce e piacevole, che servono a Majorino per delineare il quadro di riferimento non solo delle proprie riflessioni critiche, ma dell'attività della stessa editrice "Punti di mutamento", che muove dalla convinzione di indagare su meccanismi conoscitivi e produttivi per cambiare la realtà.

La stampa nazionale ha accolto con grande interesse il primo testo, cui ha fatto seguito il volume di poesie scritte con passione e vigore da Brugnaro dal 1959 al 1982, un arco di tempo abbastanza ampio da rendere conto di costanti e varianti nella vita di fabbrica cui si riferisce.

Entro pochi giorni il terzo prodotto -sempre frutto di impegno collettivo ed artigianale- una raccolta antologica delle pagine più significative della letteratura di fabbrica. Insomma riflessioni critiche, produzione in versi e in prosa per una cooperativa che vuole soprattutto mettere in rapporto (e far conoscere all'esterno) la galassia di scrittori non convenzionali e non accademici che appartengono al mondo del lavoro dipendente.

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SEZIONE: critica   STATUS: completo   TEMPI DI LAVORAZIONE: 11/2002 - 4/2003

 

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