Attilio Lolini, Alla ricerca del "mutamento" ("Il Manifesto", 13 ottobre 1984)

 

Pochi hanno avuto notizia della costituzione della Cooperativa Editrice Punti di mutamento che ha "aperto" la sua attività con due volumi di particolare interesse: Passaggi critici, di Giancarlo Majorino e Poesie, di Ferruccio Brugnaro. Un'<impresa> come questa, intenzionata a "contribuire ad uno spostamento del campo letterario vigente e nata con l'intento di sottrarsi ai meccanismi imperanti, generati a livello ideologico oltre che economico dalla politica delle grandi case editrici" non può che suscitare ironie fin troppo scontate, nei numerosi "pentiti" delle nostre lettere passati di gran carriera nelle braccia della molto comprensiva industria culturale.

Da qui il silenzio su questa iniziativa che prevede, entro l'anno, anche l'uscita di un campionario ragionato della letteratura operaia italiana.

Intanto si deve dire che l'aneddoto che apre la seconda parte del saggio di Majorino (già pubblicato nel febbraio del 1978 su Quaderni piacentini) è una vera e propria profezia: "Ho un amico di circa venticinque anni che sta facendo carriera; seguendolo noto come, per quanto diffidente e di sinistra, ceda pian piano; recensioni favorevoli lo consigliano; fiocca qualche lavoro dignitoso e ben pagato..."

Piano piano, è evidente (ha fatto) farà carriera: "ansioso di conferme, tenuto sulla corda, già portato a maltrattare i sotto e a bentrattare i sopra..."

Il saggio di Majorino si apre con un'ovvietà: vivere, scrive il poeta di Equilibrio in pezzi, è diventato faticoso, poi, con maggiore appropriatezza: "La lotta per cambiare si sta trasformando in lotta per sopravvivere". La "lingua" del saggio (ma credo che si tratti in qualche modo di una "sfida") è di maniera, un po' da "reduce", ma fitta di riflessioni che non hanno perso niente della loro validità. Qualche titolo dei capitoletti: Libri che girano, Chi legge? Come e quando?, Il "fare" della cultura, fino ad una "conclusione provvisoria" dove si leggono periodi sulla "preparazione al mutamento" e s'apre la scena su qualche speranza. Contro, insomma, l'alienazione, l'inerzia, la disgregazione, l'inutilità: "quei caratteri che Marx aveva iniziato ad analizzare denunciandone correttamente le matrici economiche e sociali".

Di gran rilievo la scelta delle poesie di Ferruccio Brugnaro, operaio di Porto Marghera, autore di tre libri stampati da Bertani.

Si tratta delle migliori composizioni di questo poeta che già, all'esordio, aveva suscitato l'attenzione della critica più attenta e, in particolare, di Andrea Zanzotto. Brugnaro traccia una specie di mappa di vent'anni.

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SEZIONE: critica   STATUS: completo   TEMPI DI LAVORAZIONE: 11/2002 - 4/2003

 

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