Elio Pagliarani (“L'Avanti”, Milano, 30 maggio 1959; “L'Avanti”, Roma, 30 maggio 1959)
La capitale del nord è Milano, che tenta i poeti per una totale assenza di lusinghe e perché è sufficientemente emblematica, rappresentativa del nostro tempo.
Majorino s'è buttato a capofitto per cercare di cogliere il ritmo cittadino, adoperando di volta in volta una notevole personale disponibilità di canto e una sapiente e violenta capacità di sperimentazione e di assimilazione. Poeta consapevole, intende il paesaggio come risultante di azioni e reazioni, un rapporto dialettico, cioè, tra l'uomo e la natura: paesaggio temporale:
se fedele dev'essere il poeta
al tempo scriveremo di partenze
frenate di ricorsi in cassazione
di lenze che catturano usignoli
gettati in acqua ritornati pesci
con versi che la biro dell'ufficio
(la marca della ditta l'attraversa)
la vespa delle ferie la ragazza
di tutti e rabbia/amore detteranno
La raccolta è unitaria, a mo' di poemetto; ci sono nomi e figure, ma non pare acquistino funzione e storia di personaggi. Piuttosto è da sottolineare, come risultato globale, il fiato e la capacità della ripetizione fino all'ossessione. Complessivamente una prova con carte in regola: sta acquistando consistenza una "scuola di Milano"?
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SEZIONE: critica STATUS: completo TEMPI DI LAVORAZIONE: 11/2002 - 4/2003
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