Giovanni Raboni, Dolci gomitoli (“Europeo”, 10 marzo 1989)

Quarantadue testi di vario peso specifico, dal denso al lieve, dal molto strutturato al quasi stenografico, mescolati in un felice, eccitante disordine; un libro, direi, solo apparentemente "occasionale" o interlocutorio, in realtà capace di metterci davanti agli occhi le migliori qualità di un poeta fra i più interessanti e continui (e meno distratti dalle mode) di questi decenni.

Da La capitale del Nord, con cui ha esordito nel '59, a Lotte secondarie (1967), Equilibrio in pezzi (1971) e Provvisorio (1984) che possono essere considerati le tappe fondamentali della sua ricerca, Majorino ha sempre lavorato sulla sostanza, facendo interagire con infaticabile lucidità i bacilli della sperimentazione formale e quelli di una lettura politica del reale che in lui come in pochi altri riesce a illuminare anche il "privato", i suoi gomitoli di dolcezza e sgomento.