Giorgina Salonia, Per rileggere gli anni '60 (“L'Unità”, 23 novembre 1986)

 

Nel mondo un po' misterioso (ma forse per questo così affascinante) della poesia, capita spesso che un libro importante arrivi alle mani del lettore quasi senza avvisare, come certi ospiti importanti e inattesi. Questo è successo al libro di Giancarlo Majorino, "Ricerche erotiche", edito recentissimamente da Garzanti.

Il libro, smilzo e asciutto sia nelle proporzioni che nella scrittura, contiene una serie di scritti che definiremmo "in bilico tra prosa e poesia".

Ma è alla prosa che spettano i momenti più suggestivi, quelli che colpiscono per le immagini volutamente scarne, volutamente dimesse.

Gli anni Sessanta, con le nostalgie e le angosce di quel tempo, i personaggi che restano incisi nella memoria, i luoghi che oggi sono così diversi ma così autenticamente rimpianti, tutto questo è nel libretto (si fa per dire) di Majorino.

Di questo autore si può dire ben poco, è già stato detto tutto e non sarà questo spazio a consacrare i suoi indubitabili pregi di poeta. Ma fa piacere ricordare che oggi, a distanza di quasi trent'anni dal libro di versi "La capitale del nord" e a venti da "Lotte secondarie", la scrittura di Giancarlo Majorino è una cosa che riporta indietro pur avendo fatto enormi passi avanti. E' una delle colonne sonore che hanno accompagnato gli anni dell'impegno e che comunque conservano tra una riga e l'altra lo stesso clima di partecipazione ai fatti di ogni giorno, l'intrecciarsi del privato con il politico, per usare un'immagine forse un po' desueta ma già molto amata.

Queste "Ricerche erotiche" ci riportano quindi ad un tipo di lettura fatto di complicità ironica ma anche di lontananze dolorosamente ricordate. L'emergere delle tensioni sociali di quegli anni Sessanta, in questo libro così vissuto, ci invita quasi a rimettere tutto in discussione, a riprendere un discorso che poteva anche finire meglio.

Con questo, non vogliamo affermare che Majorino si limiti ad una poesia-prosa descrittiva, di annotazioni. Il libro è stato scritto da un poeta che sa e vuole giocare su due tavoli, vincendo comunque con la forza delle cose che si fanno ma non sempre si possono descrivere a parole.

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SEZIONE: critica   STATUS: completo   TEMPI DI LAVORAZIONE: 11/2002 - 4/2003

 

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