Parrocchia "San Michele Arcangelo" in Cannaiola di Trevi (PG)
Santuario del Beato Pietro Bonilli


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«In un paese di campagna i luoghi destinati al culto di Dio sono i più ricercati; e a questi daremo uno de' principali sguardi. Centri benefici in cui il Signore diffonde le sue benedizioni e le sue grazie, portano all'occorrenza anche un vantaggio materiale nelle Parrocchie sparpagliate.

Con minore incomodo si può da esse partire col SS. Viatico ...»

(Beato Pietro Bonilli, Memorie storiche di Cannaiola)


Lo stesso Bonilli, infatti, nelle sue Memorie storiche sul paese di Cannaiola, cita, oltre a quella parrocchiale, altre tre chiese, o meglio, cappelle: S. Francesco di Paola (oggi in territorio di S. Lorenzo), San Fedele da Sigmaringa e S. Antonio abate.
 

 

La chiesetta di San Fedele da Sigmaringa, martire cappuccino, all'ingresso nord del paese, ha un solo altare, dedicato al Santo; ancora oggi, davanti a essa, come già attestatava il Bonilli per i suoi tempi, si dà la benedizione nel giorno del Corpus Domini, mentre si fa il giro della processione.

La chiesetta di S. Antonio abate, vicina alla chiesa parrocchiale, fu fatta edificare nel 1660 da Flaminio Renzi e dai suoi eredi. Anch'essa ha un solo altare, dedicato a S. Antonio.

Il Bonilli, nel suo manoscritto su Cannaiola, dà conto anche di un'altra chiesa, oggi distrutta: «Per conservarne memoria dirò ancora una parola sopra un'altra chiesa dedicata a S. Nicolò di Bari alla mia venuta trovata sospesa e in distruzione». Situata all'interno del castello, era lunga circa sette metri ed aveva volta reale di stile gotico, con un solo altare, dedicato appunto a S. Nicolò. Il quadro, in realtà, sembra che coprisse un affresco rappresentante Gesù in croce, con la Vergine e S. Giovanni, da cui l'opinione del Bonilli che originariamente non fosse titolata in quel modo. Ormai in rovina e costituendo un pericolo, fu demolita con ordine della Autorità Ecclesiastica nel 1869, per impiegarne poi i materiali nei restauri della chiesa parrocchiale nell'anno 1870.

Lungo le strade si trovano, poi, alcune edicole sacre, espressione dell'antica pietà popolare; la maggior parte di piccole dimensioni, talvolta incastonate nelle abitazioni, sono degne di nota proprio per il valore storico e simbolico che rappresentano. Fra le tante, una particolare menzione può meritare l'edicola che si trova all'incrocio tra via Cavanella e via Nuova, circa un chilometro a nord del centro del paese: l'edicola, che riproduce l'immagine venerata nel vicino Santuario della Madonna della Stella, a cui fu legato lo stesso Bonilli, è un ex-voto per una grazia ricevuta da parte di una cannaiolese.



 




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Ultimo aggiornamento il:  09 gennaio 2000