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La visita pastorale vuole essere un piccolo, fraterno e sincero aiuto per il cammino di fede della vostra comunità, riconoscendo nella sua storia passata le grandi opere del Signore e le proprie inadempienze, lodi con riconoscenza il Signore, sia in continua conversione per dire anche oggi la misericordia infinita della Croce. Perché scopra con perspicacia, prontezza e scioltezza ciò che lo Spirito sta facendo crescere nella storia, e le opportunità offerte oggi al vangelo. Perché sappia affrontare il futuro con serena fiducia, incrollabile speranza e coraggio creativo, stando nella storia come segno di Gesù Cristo che, unico salvatore, sta riconciliando l'umanità con il Padre e in se stessa. Cercherò di partecipare direttamente, almeno per un po' di tempo, alla vita quotidiana delle comunità, alle vostre fatiche e gioie apostoliche, alle preoccupazioni dei genitori, alle speranze e al disorientamento delle nuove generazioni, alla sofferenza degli ammalati, all'esperienza di quanti desiderano condividere con la Chiesa la passione per l'uomo e per il futuro della nostra società.

 

                                                    

Lo scopo della Visita Pastorale.

 

“La visita pastorale è una delle forme, ma tutta particolare, con le quali un vescovo mantiene i contatti personali con i sacerdoti e con gli altri membri del popolo di Dio per conoscerli e dirigerli, esortarli alla fede e alla vita cristiana, nonché per vedere coi propri occhi nella loro concreta efficienza, e quindi valutarli, le strutture e gli strumenti destinati al servizio pastorale.

La carità pastorale è come l'anima della visita; il suo scopo non tende ad altro che al buon andamento delle comunità e delle istituzioni ecclesiastiche”.

 

Che cosa è la Visita Pastorale.

 

“La visita pastorale è un evento di grazia che riflette in qualche modo l'immagine di quella singolarissima e del tutto meravigliosa visita, per mezzo della quale "il pastore sommo" (1 Pt. 5,4), il vescovo delle nostre anime (cf. I Pt. 2,25), Gesù Cristo ha visitato e redento il suo popolo (cf. Lc. 1,68).

Con la visita pastorale il vescovo si presenta in modo concreto come principio e fondamento visibile dell'unità nella chiesa particolare affidatagli”.

 

Chi incontrerà il Vescovo durante la Visita Pastorale

 

“Poiché la visita pastorale tocca tutta la diocesi con le sue varie categorie di persone, di luoghi sacri, strutture ed istituzioni, essa offre al vescovo una felice occasione di lodare, stimolare, consolare gli operai evangelici, di rendersi conto personalmente delle difficoltà dell'evangelizzazione e dell'apostolato, di riesaminare e rivalutare il programma della pastorale organica, di raggiungere i cuori dei fratelli e di ravvivare le energie forse illanguidite, di chiamare, insomma, tutti i fedeli al rinnovamento della propria coscienza e ad una più intensa attività apostolica.

Quindi il primo posto nella visita l'hanno le persone, sia individualmente sia in associazioni, specialmente quelle che prendono parte all'apostolato.

Per i sacerdoti, parroci e curati, la visita è un servizio di aiuto da parte del vescovo piuttosto che uno strumento di inchiesta”.

 

I collaboratori del Vescovo nella Visita Pastorale

 

“Il compito di esaminare i registri della parrocchia e degli altri istituti, di ispezionare i luoghi sacri e la suppellettile, di controllare l'amministrazione dei beni, il vescovo lo lascia a presbiteri idonei, in giorni antecedenti o susseguenti alla visita: cosi egli potrà dedicare il tempo della visita piuttosto ai colloqui e ai sacri ministeri, come ben s’addice alla sua missione di capo, maestro e pastore della comunità cristiana”

 

 

 

 

 

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