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Quaresima è…

 

Stiamo per iniziare la quaresima. Arriva di nuovo anche anche se noi, forse, ce ne siamo un po’ dimenticati. Ma attenzione, non lasciamoci ingannare: la quaresima non ci mette un altro peso sulle spalle! Non abbiamo paura di una quaresima che - secondo i più - è solo tempo di penitenze pesanti e ingrate, di noie da sopportare, di mali da patire, di impegni che fanno soffrire. ..!

Se è questa la quaresima che cerchiamo, dubito che quest'anno la possiamo trovare! E non perché è l’anno del Giubileo o perché quaresime simili siano passate di moda o perché i fondi di magazzino siano ormai esauriti... No, semplicemente perché la quaresima non è mai stata così!

Quindi non preoccupiamoci di indossare «la faccia della quaresima»! Diffldiamo dalle contraffazioni!

La quaresima che quest'anno è venuta a visitarci, è la quaresima di colui che dice: «I tuoi peccati sono perdonati... Va', e d'ora in poi non peccare più!». Sì, ancora prima di domandare perdono, prima ancora di aver potuto pronunciare un atto di pentimento, Dio dice «I tuoi peccati sono perdonati.. . ».

Vediamo bene che non sono i nostri sforzi, né i nostri sacrifici, né le prodezze penitenziali che possiamo inventare, che perdonano i nostri peccati. I1 perdono non si compra, non si paga; non è un debito. È qualcosa che Dio offre gratuitamente.

Allora, approfittiamo di questa quaresima per abbandonare una buona volta tutti quei sensi di colpa che ci hanno fatto scivolare in tasca fin dalla nostra infanzia. No! Dio non ha un grande libro su cui segnare con cura le nostre colpe; non mette una nota sul registro; non ci sorveglia giorno e notte con l'occhio del gendarme.

Dio non ha che una premura: che ci lasciamo amare. La quaresima non è un tempo per maltrattarsi, ma una stagione per piantare l'amore, innaffiarlo e farlo crescere. 

 

 

Quaresima di missione e di carità

Un libretto per

Vivere la Quaresima

 in famiglia

 

La Quaresima del 2000 è un’occasione preziosa per ritrovare il tempo da dare a Dio nella preghiera e soprattutto di una preghiera condivisa in casa, in famiglia. Ecco il perché anche nel tempo quaresimale verrà distribuito a tutte le famiglie un piccolo strumento, come già in Avvento, per sostenerci nel cammino di conversione verso la Pasqua di Resurrezione di Gesù Cristo.

Il ritmo giornaliero della preghiera è accompagnato dall’incontro con i cinque continenti e dalla testimonianza della missione e della carità.

Ogni settimana una delle colombe che compone il logo del Giubileo visita la famiglia e porta con sé l’attenzione al continente ed alcune testimonianze provenienti da quelle terre.

Sulla mensa della famiglia si compone così, di settimana in settimana, il logo del Giubileo ed il mondo è accolto nelle mura di ogni casa.

Il venerdì diventa un giorno di particolare attenzione al problema della povertà, che si presenta nel mondo con diversi volti, non ultimo, il richiamo alla Campagna per la remissione del debito dei paesi poveri promosso dalla Chiesa italiana. Il “cammino della croce”, proposto al venerdì, vuole mettere sempre più in evidenza il legame profondo tra l’esperienza di Gesù e quella dei poveri.

I progetti di carità sono invito che la famiglia è chiamata a rivolgere alla realtà della povertà e diventano attenzione all’impegno di sobrietà personale, famigliare e comunitario, che deve caratterizzare il tempo quaresimale.

 

La nostra mensa è un progetto…

 

Proprio nel momento della mensa la famiglia è invitata a porre la preghiera ed il gesto che accompagna il cammino quaresimale dell’anno giubilare.

Il “progetto” missionario – caritativo che è suggerito ad ogni famiglia e trova nella famiglia parrocchiale una indispensabile collocazione a promozione, vuole aiutare ogni casa a prendere coscienza che la propria mensa non può essere sorda all’appello del mondo, della storia e dell’uomo. Un appello che noi raccogliamo particolarmente grazie alla testimonianza dei sacerdoti e laici che vivono nelle missioni diocesane di Bolivia, Costa d’Avorio e Cuba il servizio di comunione ecclesiale e cooperazione della nostra diocesi.

Non si tratta solamente di raccogliere soldi, ma di fare in modo che la raccolta nasca da una consapevolezza sempre più profonda della vocazione profetica – missionaria che si accompagna ad ogni gesto di carità. La comunità parrocchiale e nel suo cuore le singole famiglie sono chiamate a preparare un posto a tavola per le missioni e ad offrire in cibo l’impegno della carità perché cresca nell’intera famiglia umana il dono dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà.

Ogni famiglia è dunque invitata a scegliere, come ritiene più opportuno, l’adesione ad un momento del progetto e a condividere tale scelta con la comunità parrocchiale.

Gli atteggiamenti, le proposte e le diverse iniziative le potete trovare all’inizio del libretto a partire da pagina sette.

N.B. I libretti verranno distribuiti nelle famiglie da appositi incaricati. Chi, per diversi motivi non lo ricevesse, può rivolgersi da don Paolo presso l’Oratorio.

 

 

La catechesi quaresimale

per conoscere

e vivere il giubileo

 

Nel tempo quaresimale, siamo invitati a vivere  con più intensità  il cammino del Giubileo. Verranno proposti cinque  incontri nei quali, con l’aiuto di audiovisivi e di persone competenti,  potremo conoscere meglio questo tempo di grazia che siamo chiamati a vivere

 

Nel primo incontro verrà proiettato il filmato “Giubileo e i luoghi della fede in Bergamasca” che è il film preparato appositamente dalla Diocesi di Bergamo

 

Gli incontri si terranno

il martedì alle ore 20,30 presso l’oratorio nei giorni:

 

                        14 -  21 -  28     marzo

                        04 -  11             aprile

 

 

Quaresima:

Quaranta giorni per convertirci a Dio

 

 

Il tempo di Quaresima ha lo scopo di preparare la Pasqua mediante il ricordo del Battesimo e la penitenza. Inizia il Mercoledì delle ceneri e termina il Giovedì santo con la Messa “in Cena Domini” esclusa.

Dura quaranta giorni. Questo tempo richiama il grande significato simbolico che ha il numero quaranta nella Bibbia (i giorni che Gesù passò nel deserto; gli anni trascorsi da Israele nel deserto; i giorni che Mosè passò sul monte Sinai; ... ) Il carattere originario fu riposto nella penitenza di tutta la comunità e dei singoli, protratta per quaranta giorni.

 

COME NASCE NELLA STORIA IL TEMPO DELLA QUARESIMA

 

La celebrazione della Pasqua nei primi tre secoli della vita della Chiesa non aveva un periodo di preparazione. La comunità cristiana viveva così intensamente l’impegno cristiano fino alla testimonianza del martirio da non sentire la necessità di un periodo di tempo per rinnovare la conversione già avvenuta col Battesimo

Nel IV secolo, l’unica settimana di digiuno era quella che precedeva la Pasqua.

L’uso di iscrivere i peccatori alla penitenza pubblica quaranta giorni prima di Pasqua, determinò la formazione di una quadragesima (quaresima) che cadeva nella VI Domenica prima di Pasqua. Dal momento poi che la Domenica non si celebravano riti penitenziali, si fissò questo atto al Mercoledì precedente. Ogni Mercoledì era infatti giorno di digiuno. Così è nato il “Mercoledì delle ceneri”.

In sintesi: allo sviluppo della Quaresima ha contribuito prima di tutto la pratica del digiuno in preparazione alla Pasqua, poi la disciplina penitenziale, infine la preparazione dei catecumeni che saranno battezzati la notte di Pasqua.

 

 

LA SPIRITUALITÀ DELLA QUARESIMA

 

La spiritualità della Quaresima è caratterizzata da un più attento e prolungato ascolto della Parola di Dio perché è questa Parola che illumina a conoscere i propri peccati. L’esame di coscienza cristiano non è un ripiegamento su se stessi, ma un aprirsi alla Parola della salvezza e un confronto col Vangelo.

 

LE OPERE DELLA PENITENZA

Le opere della penitenza quaresimale devono essere compiute nella consapevolezza del loro valore di segno sacramentale (cioè di segno efficace).

·  il digiuno: anche se limitato il Mercoledì delle ceneri e al Venerdì santo e l’astinenza dalle carni il venerdì, devono esprimere l’intimo rapporto che c’è tra questo segno e la conversione interiore. Sarebbe inutile astenersi dai cibi, se non ci si astenesse dal peccato. In questo modo il cristiano accetta la faticosa lotta al peccato con la mortificazione per allargare sempre di più all’iniziativa di Dio.

·  la preghiera: La Quaresima è tempo di più assidua e intensa preghiera, legata molto strettamente alla conversione, per lasciare sempre più spazio a Dio. La preghiera cristiana così intesa non può essere il tentativo di accaparrarsi Dio per averlo garante dei propri progetti, ma è disponibilità piena alla sua volontà. La preghiera va fatta anche comunitariamente per significare che tutta la Chiesa è comunità che prega e perciò penitente.

·  la carità: La Quaresima è tempo di più forte impegno di carità verso i fratelli. Non c’è vera conversione a Dio senza conversione all’amore fraterno.

COME POSSIAMO VIVERLA

·  E’ questo il momento per ripensare i nuclei fondamentali della vita cristiana: la conversione a Cristo e il Battesimo per cui siamo inseriti in Cristo e come ci richiama il Papa nel suo messaggio, far rifiorire le virtù della fede, della speranza e della carità

·  Potremmo valorizzare il tempo della Quaresima nella partecipazione consapevole alla messa della domenica e nella preghiera in famiglia servendoci del libretto distribuito. Facciamo in modo cioè che la Quaresima non sia orientata a una Pasqua fatta solo di una confessione e di una comunione.

·  Potremmo poi,  dare importanza e trovare tempo per formarci partecipando alla catechesi degli adulti e alle celebrazioni che verranno proposte nella comunità.

·  Potremmo infine ritrovare il senso del digiuno cristiano, destinando l’equivalente delle nostre rinunce in aiuto in favore dei fratelli più bisognosi.

 

 

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