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VITA IN ORATORIO - Settimana dei Giovani

 

Tieni il Tempo

 

Domenica 30 gennaio 2000 presso il nostro oratorio sono stati organizzati il torneo vicariale di pallavolo e calcio, per la festa del patrono S. Giovanni Bosco. Quella di domenica è stata una giornata molto intensa ed interamente dedicata a noi giovani, anche il tempo si è reso nostro complice, il sole tiepido ha reso l’atmosfera ancora più piacevole. A questa iniziativa hanno aderito gruppi provenienti dai diversi paesi delle nostre valli: Endenna, Brembilla, Laxolo ed Ubiale, in seguito ad un “piccolo” incoraggiamento da parte del “mitico” don Paolo, le squadre hanno subito iniziato a darsi battaglia – si fa per ridere! – sul tavolo da gioco. L’oratorio pullulava di giovani con un solo pensiero: divertirsi!!! Questi tornei non avevano come scopo la competizione bensì lo stare insieme e condividere questa bella esperienza. Veniamo ai risultati effettuati delle sfide. I nostri atleti – e qui siamo chiamate in causa anche noi – nonostante la grande preparazione fisica, non sono riusciti ad ottenere risultati soddisfacenti, ferendo nel profondo del suo “orgoglio patriottico” il nostro curato, che sperava di aggiudicarsi almeno una vittoria! Le coppe “virtuali” (in quanto esistenti soltanto a livello mentale) sono state assegnate alla squadra di Brembilla per quanto riguarda pallavolo e a quella di Ubiale per il torneo di calcio. Ma la giornata non è finita qui! La sera le squadre si sono riunite nel salone per cenare insieme, di fronte ad un piatto di pasta, tra una risata e l’altra, ed un commentino alle partite del pomeriggio sono nate tante nuove amicizie. Per concludere “alla grande” cosa c’è di meglio che un po’ di musica? Grazie ai nostri famosissimi dj la cui fama ha raggiunto ormai un livello mondiale (li conoscete voi?!) anche i più timidi si sono “buttati” nella mischia. Insomma per questa giornata veramente speciale all’insegna dello sport e della amicizia.

Grazie mille don Paolo e … alla prossima!!

Carola e Gio  

 

La squadra di calcio per il Torneo Vicariale

 

Una delle due squadre di pallavolo...

 

...ed ecco l'altra!

 

La cena

 

I  Genitori incontrano il Vescovo

Nel corso della settimana di preparazione alla festa di S. Giovanni Bosco anche il nostro vescovo è intervenuto e ha parlato dei problemi educativi che coinvolgono le famiglie.

 

Lo scorso  25 gennaio, nella settimana di preparazione alla festa di San Giovanni Bosco, il nostro vescovo Roberto, ha incontrato i genitori di Zogno e del vicariato per una riflessione sull'educazione dei figli.

In sintesi queste sono state le sue parole:

L'uomo è libero di compiere delle scelte nel bene e nel male.

La società di oggi offre, però, dei modelli di vita che sono spesso contrastanti con ciò che le famiglie vorrebbero invece per i propri figli, creando così disorientamento.

È necessario chiedersi, perciò, cosa è veramente importante nella vita per renderla più bella e questo porterà a comprendere che educare significa mostrare con la propria vita quali sono le cose che contano.

Nel percorso educativo dei figli è necessario:

 

1- cambiare il modo di trattare con i ragazzi tenendo presente le loro tappe di crescita, assecondando i loro cambiamenti, adeguandosi alla loro sete di novità, stando loro vicini con discrezione.

 

2- Imparare ad ascoltarli, dato che non si finisce mai di conoscerli. Questo serve per evidenziare quegli aspetti inediti e positivi, non notati prima, che aiutano a capire come si mescolano in loro tutti i messaggi che ricevono.

Anche la ribellione deve essere vista come un invito ad ascoltarli.

Il linguaggio deve adattarsi al loro per poter meglio comunicare l'amore che si prova per essi.

 

3- Imparare ad accettarli e perdonarli con fiducia senza deprimerli nel momento in cui danno delusioni; con questo atteggiamento comprenderanno anche cosa è il PERDONO dato con fiducia e speranza da Dio Padre a tutti i suoi figli .

 

I figli crescono se coesistono: ACCETTAZIONE - AMORE - PERDONO.

Questi sono requisiti fondamentali all'interno della coppia che non deve mai stancarsi di domandarsi:

- Cosa diamo come coppia a i nostri figli?

- Con il nostro esempio di vita essi imparano cos'è la vita?

I genitori in quanto coppia sono un riferimento insostituibile e quando vivono la loro esperienza d'amore, d'accettazione e di perdono con la certezza di poter contare sulla presenza di Dio, rimandano i figli ad un Amore ben più grande, cioè a quello di Dio che è Padre e come tale fonte di ogni vita.

 

I genitori devono sforzarsi di essere un bravi coniugi, devono dare precisi e continui segnali sulla strada da percorrere; sanno dire di no anche se tutti dicono sempre di sì; sanno essere affettuosi e sensibili; sanno prendersi cura dei figli.

 

Come genitori cristiani, poi, è importante chiedersi cosa vuol dire educare i figli alla fede, proprio perché la casa è la prima scuola di vita.

Si devono dare ai figli le motivazioni del loro percorso di fede; si deve mostrare loro che il proprio modello di vita è Gesù Cristo; non si deve barare sulla propria fede, perché così li si imbroglia.

Per questo è necessario domandarsi:

- Chi è per me Gesù Cristo?

- Cosa rappresenta per me la S. Messa?

- Cosa è la fede?

- Cosa è il peccato?

Si parli loro di Dio con gioia e serenità, senza usarlo per scopi educativi (ricatti e/o minacce), così da non dare di Lui un'idea sbagliata.

Dio è gioia, amore, apertura agli altri.

Si faccia capire loro che la fede è affidarsi a Lui per tutta la vita e che peccare significa rifiutare il suo amore di Padre.

I figli capiranno che non si è mai soli, per ché Dio è sempre presente!

Per concludere:

Educare significa consegnare la propria vita ai figli con fiducia, sapendo che un altro opera in loro per far spuntare il seme."

 

 

 

“Nell’isola della felicità”

Recital dell’Oratorio di Zogno

 

Fare un Recital è sempre un’esperienza esaltante perché mette in gioco tante energie che diversamente non avremmo la possibilità di vedere e sperimentare. Come sicuramente le altre volte, anche questa è stata l’occasione di gustare la collaborazione tra ragazzi e giovani per realizzare uno spettacolo all’insegna dell’allegria e della voglia di stare insieme. Anche se non sono da nascondere le fatiche e le piccole incomprensioni che nascono strada facendo. Ma anche questo aiuta ad accettarci e a conoscerci un po’ di più.

Il 29 gennaio 2000, presso il cinema Trieste di Zogno, un gruppo di adolescenti e giovani ha messo in scena uno spettacolo dal titolo “Nell’isola della felicità”. La trama, allegra e simpatica e allo stesso tempo carica di spunti di riflessione, ha coinvolto un pubblico attento e numeroso.

La storia si svolge su un’isola deserta in mezzo all’oceano dove si ritrovano insieme, per volere dell’ “Alto”, quattro naufraghi, un angelo, un aspirante diavolo (cioè un esilarante Elia!) e un gruppo di strani animali parlanti. I quattro superstiti, provocati dallo “spirito buono” e da quello “cattivo”, sono messi di fronte ai loro desideri: chi vuole il successo in campo scientifico – medico, chi insegue la carriera di cantante, chi desidera fare soldi a palate e chi sogna di poter guidare un grande veliero. Il naufragio però, non casuale, ha portato i protagonisti su un’isola particolare: Nede, nome che letto allo specchio risulta Eden, il paradiso terrestre, dove gli uomini e le donne sognano successo, ricchezza e popolarità. Così per un po’ di tempo si lasceranno tentare dalle belle proposte del giovane diavolo; ma alla fine lo spirito celeste riuscirà a far “sentire la musica dell’anima” che parla di amore e felicità e che non può essere cancellata da niente e da nessuno. E così ognuno alla fine troverà la strada vera del suo cuore seguendo le note di quella musica che Dio ha scritto per ciascuno di noi.

Accanto alla ottima recitazione dei nostri attori, impegnati anche a cantare dal vivo e in diretta, si sono viste una ventina di ragazze ballare e arricchire le scene con le loro danze e i loro balletti.

A conclusione di questa esperienza “spettacolare” non possiamo che ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo Recital (quelli che hanno pensato e preparato le scenografie e i vestiti, chi ha curato la recitazione, i balletti e i canti, i vari registi e tecnici, gli attori e i ballerini) nella speranza di rivedere ancora tutti al più presto in scena.

 

Nadia Salvi, Luisa Ghisalberti,

Sara Ruggeri e Federica Volpi.

   

Il recital "Nell'isola della felicità"

 

Tutti gli attori

 

Ritiro vocazionale vicariale

 

Il “vecchio” ritiro vocazionale cambia nome e faccia!

Gli scorsi 18 Novembre e 27 Gennaio si sono svolti i primi due “INCONTRI VICARIALI” ai quali hanno partecipato i ragazzi di 4^ e 5^ elementare di Zogno, Brembilla, Ambria, Ubiale, Grumello, Poscante e Stabello con i rispettivi catechisti.

La struttura è per lo più uguale per tutti gli incontri, ciò che cambia è la figura biblica attorno alla quale è poi improntato il discorso che accompagna i ragazzi per tutto il pomeriggio.

L’appuntamento inizia con la visione di alcune diapositive che focalizzano il personaggio-chiave (Maria e Pietro sono stati i protagonisti degli scorsi incontri), dopo di che i ragazzi, divisi in quattro gruppi, portano avanti l’importanza di questa figura, rilevandone la vita e il comportamento nei confronti di Gesù Cristo.

Il tutto è svolto attraverso divertenti e significativi giochi, sotto la guida di sacerdoti che operano all’interno del Seminario e di seminaristi.

In questo modo i ragazzi capiscono l’importanza ed il ruolo svolto da queste persone, colgono alcuni messaggi, sui quali poi loro individualmente, potranno rifletterci e cominciano a prendere coscienza di far parte di un gruppo che lavora e cammina insieme.  

 

Il ritiro dei ragazzi

 

S. Messa il giorno di San Giovanni Bosco

 

L'offertorio

 

 

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