Catechisti
in formazione
I tre incontri sulle lettere di San Paolo tenuti
da don Pezzoli ai catechisti del vicariato
Proposti
dalla Commissione “catechisti” di questo Vicariato con l’invito a
tutti coloro che lo desiderano, gli incontri si sono conclusi il 4
febbraio u.s.
Ringraziamo
il Signore per la possibilità che ancora una volta ci ha dato di
approfondire la sua conoscenza per poterlo amare di più.
Grazie
al relatore per la disponibilità e bravura. Grazie a tutti coloro che
sono intervenuti, perché ci siamo sentiti Comunità. Grazie ai padroni
di casa per l’ospitalità.
Il
relatore biblista don Pasquale Pezzoli ci ha aiutato a riflettere su:
-
Paolo “afferrato” da Cristo:
-
azione dello Spirito Santo nella vita della Chiesa e di ogni persona;
-
Eucaristia: sacramento che educa alla continua presenza del Signore.
San
Paolo è un giudeo osservante, poiché rispetta tutta la legge, fino a
combattere chi non fa altrettanto, Ma quando fa esperienza di Cristo il
Risorto, la sua vita cambia radicalmente, fino al punto da considerare
spazzatura tutte le sue azioni ed i suoi interessi precedenti.
Essere
cristiani significa:
a
- essere in rapporto personale con il Signore, conoscerlo come il
Risorto, il Vivente; come colui che abita la tua vita.
“
Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me (Gal. 2, 20).
b
- dare un’anima a tutte le pratiche che compi e l’anima è conoscere
Dio come Padre e Gesù suo figlio.
Il
relatore faceva osservare che molti tra i battezzati, anche giovani si
rivolgono a strani movimenti religiosi, perché non prendono in mano
questi testi di Paolo così ricchi di spiritualità, guide sicure per
incontrare un cristianesimo autentico che consiste nel vivere ponendo al
centro della propria vita Gesù ed impegnandosi a coltivare il rapporto
con Lui per diventare come Lui.
Don
Pasquale ha indicato i pilastri su cui poggia l’identità del
cristiano:
1°
- la SANTITÀ: siamo santi perché testimoni di qualcosa di diverso: Dio
nella sua vita trinitaria.
2°
- la COMUNIONE: siamo cristiani, perché dallo Spirito Santo siamo messi
in comunione con Dio Padre che ci ha donato il suo figlio Gesù.
3°
- CRISTO CROCIFISSO: -“mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci
cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo Crocifisso, scandalo per i
Giudei, stoltezza per i pagani. (1Cor. 1,22).
Paolo dopo aver
detto che lo Spirito Santo ci mette in comunione con il Padre e con il
Figlio, ci trasforma nell’immagine di Gesù, ci inviterà a “vivere
dello Spirito, camminando secondo lo Spirito (Gal. 5,25), “ il cui
frutto è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, fedeltà, mitezza,
dominio di sé (Gal. 5, 22).
Lo Spirito Santo
è forza per ciò che devi fare, è potenza che libera
dall’incatenamento interiore da cui ci sembra di non riuscire mai a
venircene fuori. Tutta la vita cristiana è opera dello Spirito Santo.
Per san Paolo si
celebra l’Eucaristia nella
Comunità (=Chiesa), perché è in essa che il Signore si manifesta.
L’Eucaristia è il sacramento che educa alla continua presenza del
Signore; che deve produrre nel cristiano una rigenerazione per essere
testimone del Risorto.
Non si “fa”
bene la comunione, se ricevendo quel Pane non si riconosce il corpo del
Signore, ma anche se non si riconosce che quel Pane lì è il centro
attorno a cui si forma il corpo mistico di Cristo. Quel Pane edifica la
Chiesa; impegna a vivere con gli altri, a condividere ciò che di fa, si
vive, si pensa…
Testi a cui è
stato fatto riferimento:
“Afferrato
da Cristo”: 1Cor. 15,1-19
Gal. 1,11-24; Rm.
8, 28-30; Fil.3,
4-20: 1Tm. 1, 12-17;
At. 9, 1-19
“Spirito
santo”: 2Cor.
13,13; 2Cor.
3, 17-18; 2Cor. 4,6, Rm.cap.7 e 8:
Gal. 5, 13-25: 1Cor. Cap. 12
“Eucaristia”;
1Cor. 11, 17-34:
1Cor. 14-23; 1Cor.
16, 1-2.
AIUTIAMO
CHI E’ POVERO
Campagna per la riduzione del debito estero
IL
DEBITO SOTTRAE DIGNITA’ E FUTURO AI PAESI POVERI DEL MONDO
Il
debito internazionale è un grave ostacolo allo sviluppo umano.
I Paesi debitori in questi anni hanno destinato al pagamento
degli interessi la parte più consistente delle loro risorse
sottraendola al benessere della popolazione.
Il
risultato è che la maggior parte delle nazioni, quelle povere e
indebitate col Nord si trova a convivere con servizi sanitari pubblici
inesistenti, infrastrutture cadenti e analfabetismo.
In questi Paesi la somma stanziata per rimborsare il debito è
quattro volte superiore alle spese per la sanità; entro la fine
dell'anno saranno 20 milioni i bambini che moriranno per fame e
malattie.
ANNO
GIUBILARE: ANNO DI GRAZIA, DI LIBERAZIONE E DI REMISSIONE DEI DEBITI.
Il
Giubileo ci offre l'occasione per riflettere sulle nostre scelte e sui
nostri comportamenti. E' un
tempo propizio di conversione personale e comunitaria, per partecipare
concretamente a costruire insieme, nell'economia come nella politica, il
bene comune dell'intera famiglia umana. La Campagna della Chiesa italiana è un'occasione per
rivisitare lo stile di vita dei singoli e delle comunità e come presa
di coscienza dei grandi problemi politici ed economici che viviamo. Si tratta di convincersi e di convincere che l'economia deve
essere non solo libera e competitivi, ma anche equa e giusta.
Se tantissimi
uomini e donne di poco conto, facessero insieme le stesse scelte
economiche di poco conto, in luoghi del mondo di poco conto, forse
qualcosa del nostro sistema sociale inizierebbe ci cambiare e il
cambiamento non sarebbe ... di poco conto
COME
POSSIAMO AIUTARE.
Le
celebrazioni giubilari diocesane in Cattedrale e nelle chiese giubilari
presiedute dal Vescovo, oppure a livello vicariale, hanno come finalità
caritativa la Campagna per la remissione del debito.
Tra le opere penitenziali del Giubileo anche le offerte di carità
per la remissione del debito esprimono il desiderio di cambiamento di
stile di vita, cui si fa appello per l'acquisto dell'indulgenza
giubilare. La nostra
Diocesi indica quattro giornate dove in tutte le parrocchie si raccoglie
l'impegno dei fedeli riguardo alla Campagna per il debito.
Le
giornate suggerite sono:
il
mercoledì delle ceneri, la
solennità di Pentecoste, una festa liturgica mariana, il
giorno di celebrazione di una festa liturgica importante per la
parrocchia.
La
Diocesi suggerisce di predisporre in ogni chiesa, una cassetta per a
raccolta di queste offerte lungo tutto l'anno giubilare.
CHI
SONO I PAESI CHE AIUTEREMO.
La
GUINEA Conakry è un Paese a maggioranza musulmana con una
minima percentuale di cattolici.
In
questo Paese solo il 36 per cento della popolazione in età scolare
frequentava le elementari nel 1980.
La
bassa diffusione dell'istruzione primaria ha ostacolato la diffusione di
una società civile vitale e consapevole.
Il
debito estero della Guinea equivale praticamente all'ammontare del
prodotto interno lordo, cioè la ricchezza prodotta dal Paese: questo
significa che per poter pagare il debito contratto con l'estero
dovrebbero versare il frutto di un anno di lavoro senza trattenere
neppure i soldi per mangiare.
Lo
ZAMBIA è un Paese povero, molto povero.
L'alimentazione è insufficiente e mancano le risorse per offrire
cure sanitarie a tutta la popolazione e prevenire la diffusione
dell’Aids.
Una
larga fetta della popolazione è esclusa dall'istruzione perché alle
famiglie degli scolari viene chiesto di pagare un'integrazione degli
stipendi degli insegnanti che restano comunque al limite della
sopravvivenza.
La
società civile di questo Paese è molto vivace, e la Chiesa cattolica
è pienamente inserita nelle attività sociali.
Nello Zambia il debito estero è 2 volte più grande del prodotto
interno lordo. 1 cittadini zambiani per riuscire a pagare il debito
dovrebbero lavorare 2 anni senza mangiare e senza consumare alcunché e
dare ai creditori ogni reddito ricavato dal loro lavoro.
LA
CAMPAGNA E'UN SEGNO DI RICONCILIAZIONE TRA IL NORD E IL SUD DEL MONDO.
Il
debito estero di uno o più Paesi poveri verrà scambiato, cioè
acquistato, cancellato verso i creditori e trasformato in finanziamento
di progetto di sviluppo sociale con un impegno formale del Governo di
quei Paesi. In questo modo
non ci sarà rischio di spreco o perdita di denaro. Oltre a liberare il
Paese dal debito, verranno attuati progetti che creino le condizioni
affinché il debito non possa riformarsi
AIUTI AI NOSTRI
MISSIONARI ANNO 1999
Suor
Lucia Rubis
Brasile
3.000.000
Suor
Silvia Luiselli
India
1.000.000
Don
Luciano Tengattini
Bolivia
2.000.000
Don
Pedro Balzi
Brasile
2.000.000
Don
Giuseppe Ferrari
Bolivia
2.000.000
Suor
Marisa Rinaldi
Indonesia
2.000.000
Don
Maurizio Cremaschi
Brasile
2.000.000
Suor
Vincenziana Propersi
Eritrea
1.000.000
Suor
Matilde Lazzaroni
Sudan
500.000
Suore
Divino Amore
Roma
2.000.000
Suor
Demuru Carmine
Tunisia
1.000.000
Silvia Fazzari
Brasile
2.000.000
Rino
Berlendis
Ruanda
2.000.000
Suor Mercedes Penà
Colombia
N. 14 Pacchi da 20 kg.
1.486.000
Suor
Dina Repetti
Colombia
N. 13 Pacchi da 20 kg.
1.377.400
Suor
Celestina Pompeo
Colombia
N. 15 Pacchi da 20 kg.
1.658.800
Padre
Carmine Carrato
Colombia
N. 14 Pacchi da 20 kg.
1.486.000
Padre
Luis Carrascal
Colombia
N. 14 Pacchi da 20 kg.
1.486.000
Spese
abbonamento riviste missionarie
200.000
Spese
per spedizione bollettino parrocchiale ai vari missionari
110.000
Spese
per abbonamento alla rivista La Nostra Domenica per Suor Vincenzina
Propersi
70.000
TOTALE
ANNO 1999
30.314.200
ENTRATE ANNO 1999
Rimanente
anno 1998
222.000
Interessi
bancari maturati nell’anno 1998
153.414
Vendita
stracci
3.500.000
Offerte
anonime
3.500.000
Vendita
piccole cose riciclate
3.000.000
Banco
Vendita
20.000.000
TOTALE
ENTRATE ANNO 1999
30.375.414
Sono stati dati al Centro Missionario Diocesano
£. 5.000.000 raccolti per la Giornata Missionaria Mondiale.
Dopo
aver reso conto di quanto si è potuto fare di bene con la
collaborazione di tanti, ringrazio di cuore tutti ed auguro un Buon Anno
2000 nella speranza che le parole di Raoul Follereau ci sostengano nel
costante impegno d’amore verso i fratelli:
Salvare
il mondo.
Fargli
sapere che non si possiede altro che il bene che si fa.
Finchè
ci sarà sulla terra un innocente che avrà fame, che soffrirà il
freddo e che sarà perseguitato…
finchè ci sarà sulla terra una carestia rimediabile o una
prigione ingiusta, il grande messaggio d’amore di Cristo non sarà
realizzato e né tu, né io, avremo il diritto di tacere o di riposarci.
(Raoul Follereau)
Per il Gruppo Missionario: Giusy Cattaneo
ANAGRAFE
PARROCCHIALE
Rinati in Cristo alla vita eterna
Ruggeri Romano Salvatore, ved. Maini
d’anni 63, il 3/1/2000
Grazioli Giuditta, ved. Pesenti d’anni
85, il 4/1/2000
Pesenti Maria, d’anni 78, il 4/1/2000
Risi Teodolinda, d’anni 92, il 4/1/2000
Salvi Rosina, ved. Serafini, d’anni 92,
il 6/1/2000
Pesenti Carlo, il 6/1/2000
Gervasoni Duilio, d’anni 39, il
10/1/2000
Sonzogni Giuseppe, d’anni 79, il
24/1/2000
Galizzi Faustino, d’anni 62,
l’11/2/2000
Nardinocchi Giovanni, d’anni 66 il
12/2/2000
Ghisalberti Maria, d’anni76 il
16/2/2000
Rinati in Cristo con il Battesimo
Rota Aurora,
di Alberto Pietro Pasquale e Carminati Milena battezzata il 23/1/2000
Amore Valentina, di Saverio e Elena battezzata
il 23/1/2000
Quadri Paolo, di Antonello e Ghisalberti
Paola battezzato il 6/2/2000
Guerini Laura Lina, di Franco e Da Silva
Maria battezzato il 20/2/2000
Alabro Niccolò, di Pasquale e Zanchi
Orietta battezzato il 20/2/2000
Uniti per
sempre in Cristo
Zanotti Damiano con Minelli Simona Bruna
il 22/1/2000
ME PRÉGA
TÖCC AL MÒNT
Me préga töcc al mónt
ma tròp
de’nteressàcc
per èsser iscultàcc!
I préga‘nfìna
a’i làder perché
i völ fàla franca
se’l réscio nol
ghe mànca!
I dìs che i prèga
a’i àtei
ma töt a belasì
per no fas mìa sentì!
Perché gna lùr i sà
la fì che i g’à
de fà
con töt ol so baià!
Gh’è a’chi che
se contènta
de dì’l pater dei
gàcc
perché l’ghe scàpa’llàcc!
I préga
a’i’nnamuràcc
de cör sàncc e madòne
per no restà fregàcc!
Ma piö de töcc i
préga
i fèmne perchè i völ
ön òm piö bèl
che s’pöl!
Ma dopo i se contènta
se l’rìa san
Valentì
con chèl che bùrla’n
fì!
I préga i vècc e i
vègè
perché i völ mìa
crepà,
ma gh’è negòt de
fa!
Se i àsegn a i orghèna
a i préga per otègn
de piegà mìa la
schéna!
I préga a’i précc
e i frà
perché i vörés
salvà
ol mònt che l’và,
a cà!
Come’l formài de tàra,
tat bù co la polènta,
ma chèi no i se lamènta!
Ma’ntàt che
n’préga’l cièl
che l’sàlve la
fretàda
del mónt, l’è za
a’brüsàda!
Se mi sta ché a
spetà
ol ciél per impastàla
perché n’pöde
maiàla!
Dopo gh’è a chi
bestèmia
che i pènsa de giöstà
ol mónt a sragiunà!
Ma quando l’rìa’l
momènt
de trà la sgarletàda
per mör, l’è öna
fregàda!
Per nòter póer
merlòcc
se n’tùrna’ndré a prégà
perchè urmài n’s’è còcc!
Se n’préga a sta
manéra
l’è come pestà
l’aqua
‘nde préda in fónt
a l’éra!
Per tira fò’l
paciuch
al pòst de la farìna
per fà la polentìna!
Mons. G.
Gabanelli
A.A.A.
MEDICI ED INFERMIERI
CERCANSI
Il
Comitato per il grande Giubileo del 2000, in accordo con la ASL di
Bergamo, sta ricercando urgentemente infermieri e medici che vogliano
“regalare” il proprio servizio e la propria professionalità durante
alcune manifestazioni dell’anno Santo.
Le
principali celebrazioni, che avranno luogo nella diocesi di Bergamo,
coinvolgeranno centinaia di pellegrini di età diverse, impegnandoli per
ore intere e per brevi
periodi di 2 o 3 giorni.
Alcuni
appuntamenti come Il Giubileo bambini e ragazzi (25 aprile), La
veglia di Pentecoste per gli adolescenti (10 giugno), La Giornata
mondiale della gioventù (10 – 14 agosto) e i vari pellegrinaggi a
Sotto il Monte, necessitano della garanzia di pronta assistenza che solo
medici ed infermieri possono assicurare.
Si
cercano quindi dei volontari motivati, che desiderino aiutare i
pellegrini in caso di necessità di cure mediche e che abbiano tempo
da dedicare agli altri, vivendo attraverso questo servizio il proprio
Giubileo.
L’appello
si rivolge ad infermieri professionali e ai medici di ogni
specializzazione, in particolare ad anestesisti - rianimatori.
L’impegno richiesto è di alcune ore durante le giornate interessate
dagli eventi giubilari.
Chi desiderasse
far parte di questo “speciale” gruppo di volontari è pregato di
contattare la Segreteria del comitato per il grande Giubileo del 2000,
al seguente indirizzo: viale Papa Giovanni XXIII, 106 – 24121 Bergamo
numero di telefono
035. 247204 - fax al n° 035. 24
82 60
e.mail: giubileo@diocesi.bergamo.it
Apriamo
le nostre case
LA
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’
Il
19 e 20 agosto 2000, si svolgerà a Roma la 15a Giornata
Mondiale della Gioventù, che coinciderà con il Giubileo dei giovani.
Il desiderio di raccogliere i giovani di tutto il mondo attorno a
sé è il sogno di questo vecchio papa che vede in essi la promessa di
un futuro nuovo per la Chiesa e l’umanità intera.
Accanto a questo sogno che si compirà a Tor Vergata con una
veglia di preghiera il sabato sera e la messa la domenica mattina, ci
sono alcune iniziative, una, in particolare, coinvolge le nostre
parrocchie.
L'ACCOGLIENZA
DEI PELLEGRINI
I
giovani che si incontreranno col papa il 19-20 agosto verranno da tutto
il mondo. Ad alcuni di
questi giovani pellegrini la nostra diocesi ha offerto la propria
accoglienza. Infatti, prima
di giungere a Roma, per trascorrere una settimana in preparazione al
grande incontro (dal 15 al 19 agosto) i giovani stranieri sosteranno da
giovedì 10 a lunedì 14 presso alcune diocesi italiane.
Anche
la diocesi di Bergamo ha deciso di condividere fraternamente il
passaggio dei pellegrini verso Roma; per questo chiede alle proprie
parrocchie di aprire le porte del proprio cuore e delle proprie case a
un incontro che si annuncia già carico di promesse.
DI
COSA SI TRATTA
Sono
circa 5000 i giovani che verranno a soggiornare dal 10 al 14 agosto
nella terra bergamasca. A
loro verranno offerti gratuitamente vitto e alloggio, elementi
essenziali perché si possa stare insieme, ma anche la possibilità di
condividere la fede in Cristo che ci fa appartenere ad un'unica Chiesa. Sarà un'occasione per sperimentare cosa significa essere
fratelli in Cristo, appartenere all'unico suo corpo.
Gli oratori e i vicariati saranno invitati a farsi carico dei
momenti di preghiera, dell'animazione delle serate insieme, come
dell'accompagnamento negli itinerari culturali-spirituali, mentre alle
famiglie viene rivolto l'appello a dare la disponibilità per accogliere
questi giovani.
Il
periodo proposto coincide, per molti, con il tempo delle vacanze estive,
per questo è necessario compiere al più presto un censimento degli
alloggi disponibili in ogni parrocchia.
ECCO
QUALI SONO I REQUISITI INDISPENSABILI:
l.
La disponibilità delle famiglie che accolgono deve andare dalla
sera del 10 atta mattina del 14 agosto.
2.
Ogni nucleo famigliare deve poter offrire almeno due posti letto,
cioè lo spazio sufficiente per coricare almeno due sacchi a pelo.
Quindi non è necessario avere una camera con due letti a disposizione
per i pellegrini, ma lo spazio sufficiente per stendere i sacchi a pelo.
3.
L'ospitalità comprende alloggio e vitto per le quattro notti e i
tre giorni di permanenza completamente gratuiti relativamente anche al
programma parrocchiale e vicariale (uscite di un giorno, cena in
oratorio, ecc ... ).
4.
L’impegno principale della famiglia è quello di assicurare la
presenza alla sera e al mattino, perché poi l’oratorio, i giovani e
la diocesi pensa all’organizzazione della giornata con diverse attività
e uscite.
Anche
la parrocchia di Zogno si metterà a disposizione per dare accoglienza a
cinquanta giovani pellegrini che si fermeranno nella nostra dioscesi.
Per segnalare la disponibilità dell’accoglienza nella propria
famiglia o per ulteriori chiarificazioni rivolgersi a don Paolo (0345
– 91138)
Giornata
dell’Ammalato alla Casa di Riposo
Un incontro e un impegno
Nel
giorno nel quale la chiesa ricorda l'apparizione della Madonna di
Lourdes si è celebrata la giornata dell'ammalato. Quest'anno, poi, è
un evento rilevante: il Giubileo dei malati, celebrato a Roma con il
Papa e nella nostra diocesi, in Duomo, con una concelebrazione
presieduta dal vescovo ausiliare mons. Lino Belotti.
Nel
piccolo, anche noi abbiamo celebrato, al primo piano della nostra casa
di riposo, l'Eucarestia per la sofferenza, presieduta dal nostro parroco
don Lucio, che ringraziamo e auspichiamo per un "impegno"
annuale. Non è stato un caso celebrare la messa non nella chiesa, ma
nel salone di un piano ove, per vari motivi, la sofferenza e la
solitudine dei nostri ospiti è abbastanza evidente.
Leggendo i quotidiani del giorno dopo, ascoltando i notiziari
della giornata medesima, si evidenziava la realtà della sofferenza, e
in generale della terza età, come luogo degli inutili e i sofferenti un
peso sociale.
Ci
fa riflettere vedere il Papa, sofferente tra i sofferenti, e rileggere
alcuni suoi pensieri:
q
"Il dolore e la
malattia fanno parte del mistero dell'uomo sulla terra. Certo è giusto
lottare contro la malattia, perché la salute è un dono. Ma è
importante anche saper leggere il disegno salvifico di Dio, quando la
sofferenza bussa alla nostra porta"
q
"Non è consentito -passare
oltre - di fronte a chi è provato dalla malattia. Occorre fermarsi,
chinarsi sulla sua infermità e condividerla generosamente".
Proviamo
a calare questi inviti forti e pressanti nella realtà della nostra
comunità, perché il sofferente forse non parla, forse non cammina, è
immobile su una carrozzina o in un letto, ma riesce in ogni modo a
comunicare tantissimo e a trasmettere sentimenti di pace e di amore. La
pena fisica è una condizione che non può degradare la persona.
Occorre
percepire un disegno salvifico di Dio, per ogni credente, anche nel
dolore, "la Chiesa - annota il Papa - entra nel nuovo millennio
stringendo sul cuore il Vangelo della sofferenza, che è annuncio di
redenzione e di salvezza".
Nella
sua riflessione, dopo la proclamazione della Parola, don Lucio ci ha
evidenziato: "Vivere la nostra situazione più o meno dolorosa con
fede e al modo di Gesù, che ha provato la sofferenza - condividendo
in tutto la condizione umana - come ci ricorda san Paolo".
Il
nostro "star qui", nella comunità della casa di riposo,
lontano dagli "affetti" più cari, provoca sofferenza e
solitudine, dopo una vita spesa e data per gli altri.
Forse
più volte diciamo e ripetiamo più o meno con disappunto e con il senso
di un abbandono: "Signore perché mi hai abbandonato …..perché
mi fai questo …..". Possiamo trasformare in un piccolo sollievo
fisico e morale se il nostro soffrire si trasforma in una fonte di bene,
se accettato e condiviso.
Don
Lucio ci ha donato un secondo pensiero: "Vivere il nostro presente,
anche di sofferenza, con gratitudine percependo la
presenza - amica di Qualcuno - come è accaduto a Gesù".
Sulla croce, infatti, Gesù è abbandonato da tanti, ma non da tutti: vi
sono a condividere il suo patibolo Maria, sua madre, l'apostolo Giovanni
e alcune donne.
"Gli
anni passano, il male c'è, i pensieri e i ricordi ritornano con
nostalgia, ma le persone che collaborano nella nostra casa di riposo,
possono farci toccare con mano il calore e la condivisione.
Nell'anno del secondo o del terzo millennio può essere
riscoperta la figura del "buon samaritano"?
Chi
è toccato dalla sofferenza e la vive con il sorriso è da qualche tempo
il samaritano, donando sollievo nella croce quotidiana a colui che gli
vive accanto. E' questa l'atmosfera che si vive con nostalgia in luoghi
e in occasioni di celebrazioni mariane per gli ammalati, come avviene a
Lourdes. Ma senza grandi raduni, celebrazione, riti è possibile calare
tale suggestioni come impegni nella quotidianità personale, perché il
samaritano contemporaneo sia così espresso:
"se
molti uomini di poco conto, facessero cose di poco conto,
allora
molte cose di poco cambierebbero
e
diventerebbero grandi e importanti".
Positivamente
qualcosa di simile sta avvenendo nella nostra casa di riposo, dove
diversi ospiti aiutano e donano tempo e conforto all'altro nella
quotidianità delle cose e poi cercando di partecipare attivamente ad
iniziative comuni, affinchè il loro tempo non sia un semplice trascorre
di ore, ma un vissuto di creatività e di generosità.
Potremmo
raccontare occasioni e iniziative diverse, ma rimandiamo al precedente
articolo, apparso sul numero di febbraio 2000 di "Zogno
notizie", dove le fotografia sono una testimonianza diretta dalla
festa di auguri natalizi al lavoro di preparazione dei diversi presepi,
come quello realizzato in lana e stoffa dagli ospiti della
"villa".
Infine auspichiamo ancora che la nostra casa di riposo diventi
luogo della storia, della generosità e della collaborazione.
Alla
prossima puntata ………..con altre "sorprese".
Opera
Pia Caritas
Riconoscimenti
per le allieve della
scuola di danza
classica di Zogno
Con
un meritato “10” e con i vivissimi complimenti da parte
dell’esaminatrice inglese, Roberta Carminati ed Ilaria Ghironi,
allieve della scuola di danza classica di Zogno, hanno superato il loro
primo esame svoltosi il 12 dicembre 1999 presso una delle sedi italiane
della “ROYAL ACADEMY OF DANCING (RAD)”.
Le
allieve sono state preparate e seguite dall’insegnante Piera Dandone
che tiene regolarmente i propri corsi presso l’asilo Cavagnis di
Zogno.
Ai
corsi sono iscritte bambine dai quattro ai dodici anni d’età, che
frequentano le lezioni settimanali dimostrando molta passione ed
entusiasmo.
I
giorni in cui si svolgono le lezioni sono il martedì ed il giovedì,
dalle ore 16,45 alle ore 18,45.
In
età giovanissima, Piera Dandone ha iniziato a muovere i primi passi di
danza classica e, nel tempo, ha partecipato a diversi stages e seminari
organizzati dall’Accademia inglese di danza, di cui segue il metodo
d’insegnamento.
Attualmente
frequenta un corso di perfezionamento per poter offrire alle proprie
allieve il meglio della preparazione.
Un
particolare ringraziamento va a tutte le persone che hanno aiutato la
giovane insegnante ad organizzare i corsi, dotando un comune importante
come Zogno di una scuola di danza classica.
Le
allieve della scuola stanno ora lavorando intensamente per preparare il
saggio di fine anno che si terrà presso il teatro dell’oratorio a
fine maggio, dove vi aspettiamo numerosi per giudicare la qualità del
lavoro svolto.
SOCIETA’ PESCA
SPORTIVA ZOGNO
VIA XXV
APRILE 25, 24019 ZOGNO (BG)
TEL.
034591692
CALENDARIO
AGONISTICO 2000
Gare estive:
Domenica 19-03-2000:
1° prova provinciale
Domenica 02-04-2000:
1° prova italiano
Domenica 16-04-2000:
2° prova promozionale
Queste gare sono
organizzate dalla società e si svolgeranno al fiume brembo.
Prove sociali
al fiume Brembo
Domenica 12 marzo
Domenica 9 aprile
Martedì 25 aprile
Domenica 4 giugno
Gare invernali:
prove sociali al
laghetto di Bre
Domenica 22 – 29
ottobre
mbilla
5 – 26 novembre
Rinnovo
tesseramento presso:
Oratorio di Zogno
ogni sabato
dalle ore 9.00 alle
ore 11.00
Ortofrutta
Mazzola Piazza Italia –
Zogno
Supermercato
Pacchiana Diego
v. Antonio Locatelli
– Zogno
Sabato
25 marzo si svolgerà la consueta giornata ecologica, verrà effettuata
la pulizia del fiume grembo con le guardie ecologiche della Comunità
Montana Valle Brembana in collaborazione con l’amministrazione
comunale di Zogno. Chi volesse dare esempio di buona volontà il ritrovo
è presso Caffè Roma alle ore 7.30. Si ringrazia anticipatamente tutti
coloro che interverranno.
IL PRESIDENTE
Santino
Gotti
FONDAZIONE “IL
SORRISO”
Grazie
all’iniziativa presa dal nostro parroco di far pervenire, tramite
posta, a tutta la popolazione di Zogno (frazioni comprese) il bollettino
parrocchiale, noi della fondazione “IL SORRISO” vogliamo
riproporci e farci conoscere a tutti coloro che fino ad oggi non sono
stati degli assidui lettori di questo prezioso tramite. La fondazione “IL
SORRISO” nasce nel 1998 con lo scopo di aiutare ragazzi che
richiedevano e richiedono tuttora una particolare attenzione. I nostri
obiettivi puntano soprattutto nell’aiutare ragazzi del nostro paese,
con manifestazioni sportive e culturali collegate a spettacoli benefici
fin d’ora ben riusciti, grazie agli organizzatori ma soprattutto a
coloro che vi hanno partecipato contribuendo generosamente. Ma come si
sa, un’associazione non può vivere e crescere solo con manifestazioni
di questo tipo, ha bisogno anche della volontà e della generosità di
ogni singolo cittadino e non. Sappiamo che di fondazioni e associazioni
ce ne sono a migliaia e al giorno d’oggi non si sa più a chi credere,
vedi i fatti successi ultimamente nella nostra bella Italia. Per questo,
a chi può interessare, siamo disponibili ad esaudire ogni tipo di
chiarificazione, per far si che tutto ciò che è “dubbio”
diventi “generosità!”. Carissima popolazione di Zogno
questo articolo non sarà unico, ce ne saranno altri, vogliamo tenerVi
aggiornati e sarà un diario aperto a tutti coloro che lo vorranno
leggere. Vi lasciamo con un recapito telefonico, per qualsiasi
informazione rivolgeteVi al n° 034591106. Inoltre lasciamo il numero
del c/c bancario 81289 aperto presso la Banca Popolare di Bergamo
ag. Zogno. Consapevoli di essere riusciti (speriamo) ad entrare nel
cuore di tutti, Vi ringraziamo anticipatamente.
FONDAZIONE “IL SORRISO”