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Il Pellegrinaggio Interiore

 

La seconda tappa: cambiamento - conversione 

 

 

Nella prima domenica di quaresima, lo scorso 12 marzo, nella  nostra comunità si è dato inizio alla seconda tappa del cammino giubilare.

Mentre continuiamo ad essere sollecitati dalla Parola di Dio a “Rientrare in noi stessi” (prima tappa), in questa seconda tappa,  siamo chiamati al cambiamento e alla conversione.

Il tempo della quaresima ci sollecita ulteriormente a mettere in atto tutti quegli atteggiamenti della penitenza cristiana – preghiera, digiuno ed elemosina – che ci aiutano ad operare la conversione del nostro cuore.

In questa seconda tappa ci farà da guida e da stimolo  la seconda parte del capitolo 21 del vangelo di Giovanni:

 

La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.

Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “E’ il Signore!”. Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.

   

Il racconto mostra come, dopo l’ascolto della Parola, viene una serie di gesti concreti: il lancio delle reti in mare, il tuffo di Pietro, la fatica e la gioia di trascinare le reti a riva. E al centro di tutto sta la possibilità di riconoscere chi è la fonte sconosciuta della Parola: “E’ il Signore!”.

Questo ci dice come nel cammino del Giubileo potremo veramente riconoscere il Signore solo passando dalle parole ai fatti, solo compiendo qualche gesto coraggioso e profetico che cambi il nostro modo usuale di agire proprio a partire dall’ascolto della Parola di Dio.

 

A questo punto la tradizione cristiana ci parla di opere di penitenza, di ascesi, di digiuno. Il Papa in modo molto forte indica la pratica della carità:

 

“Devono essere eliminate le sopraffazioni che portano al predominio degli uni sugli altri: esse sono peccato e ingiustizia. Chi è intento ad accumulare tesori solamente sulla terra (cfr Mt 6, 19) “non arricchisce dinanzi a Dio” (Lc 12, 21).

Si deve altresì creare una nuova cultura di solidarietà e cooperazione internazionali, in cui tutti — specialmente i Paesi ricchi e il settore privato — assumano la loro responsabilità per un modello di economia al servizio di ogni persona. Non deve essere ulteriormente dilazionato il tempo in cui anche il povero Lazzaro potrà sedersi accanto al ricco per condividerne lo stesso banchetto e non essere più costretto a nutrirsi con quanto cade dalla mensa (cfr Lc 16, 19-31). L'estrema povertà è sorgente di violenze, di rancori e di scandali. Portare rimedio ad essa è fare opera di giustizia e pertanto di pace”.

 

Sappiamo anche come egli abbia chiesto in modo molto esplicito e forte che si proceda all’annullamento o almeno alla riduzione del debito estero di Paesi più poveri.

 

Il nostro Vescovo ugualmente richiama per il Giubileo all’esercizio della carità:

 

“Senza ascesi, sobrietà nell’uso del tempo e delle cose, dominio di sé e impegno per aprirsi gratuitamente all’altro, l’amore di Dio non può iscriversi nella nostra esistenza e, analogamente, in quella della  comunità. (…). Occorre impegnarsi per cambiare il modo di considerare la vita e per orientare la società in un senso autenticamente solidale; impegnarsi là dove si forma l’uomo, dove si elaborano le mentalità e i progetti per la società. Impegnarsi con competenza, non per dominare ma per servire, in collaborazione con tutti, la crescita globale e concreta di ogni uomo e della società. (…)si auspica la costituzione della Caritas in ogni parrocchia durante il decennio che si sta concludendo”.

 

Cosa possiamo fare per vivere la seconda tappa?

 

La purificazione della memoria e la ricomposizione dei conflitti

Innanzi tutto si rivolge l’invito a ciascuna persona, famiglia e comunità affinché si impegni in un serio esame di coscienza e cerchi di purificare la memoria (cioè di scorgere nel proprio passato quei momenti di peccato e di controtestimonianza che hanno impoverito anziché costruire la fraternità e la testimonianza del vangelo). E’ importante quindi che se ci sono dei conflitti irrisolti o delle offese che non sono state perdonate si faccia il primo passo per la riconciliazione.

 

Il Pellegrinaggio verso il povero  - Le settimane di carità

Si tratta della proposta di dedicare alcuni giorni (una o due settimane) ad un’esperienza di condivisione, di spiritualità e di servizio con fratelli più poveri o colpiti da particolari situazioni di sofferenza e disagio.

Ciò che viene richiesto non è quindi una semplice esperienza di volontariato, ma una vera e propria condivisione con chi soffre nello spirito di carità che il Giubileo propone.

All’interno di questa stesso numero di Zogno Notizie, trovate la pagina “I luoghi della Carità”: Il pellegrinaggio verso il povero – le settimane di carità” che contiene tutte le indicazioni e gli indirizzi utili.

 

L’iniziativa a favore della riduzione del debito estero dei Paesi poveri

La Conferenza Episcopale Italiana ha accolto l’invito del Papa e si è fatta promotrice di un’iniziativa a favore della riduzione del debito estero di alcuni Paesi poveri.

È prevista una campagna di sensibilizzazione e una raccolta di fondi per realizzare questo progetto.

In ogni parrocchia della diocesi verrà dedicata una domenica nel corso del Giubileo a presentare e sostenere l’iniziativa.

Il termine ultimo per la raccolta dei fondi è fissato per il giorno 6 gennaio 2001.

 

Come celebrare la seconda tappa?

Dal punto di vista liturgico il gesto forte che caratterizza questa parte del cammino è la Celebrazione del sacramento del Perdono.

“E’ soprattutto nell’esame di coscienza e dell’assunzione di un gesto concreto di penitenza che appare la dimensione pratica che la conversione richiede, ma è importante che il tutto sia direttamente collegato con l’accoglimento del perdono dei peccati da parte di Dio”.

 

 

“Il digiuno è un mezzo per incontrare il Signore e accogliere le novità che Cristo ci porta”

 

 

“Incontra il Signore nel volto del fratello

bisognoso”

 

 

 

 

La giornata più importante del Giubileo.

«Chiediamo perdono e perdoniamo»
Il Papa: «Mai più gli errori del passato e di oggi. Solo così i cristiani sono più credibili»

 

Il Papa compie quel gesto che ha lungamente immaginato e progettato e intorno al quale ruota il Giubileo. Nella Concelebrazione della prima domenica di Quaresima chiede a Dio il perdono per le colpe passate e presenti dei cristiani. Una richiesta non occasionale o emotiva – e il richiamo nell'omelia al documento della Commissione teologica internazionale «Memoria e riconciliazione» lo sottolinea – ma il frutto della piena consapevolezza che la Chiesa non può varcare la soglia del terzo millennio senza «purificare la memoria», senza aver intrapreso un cammino di pentimento rispetto alle «infedeltà al Vangelo», agli errori, ai ritardi, alle incoerenze vissute nella propria storia. Riconoscere le proprie responsabilità – e Giovanni Paolo II lo ha detto e ridetto in mille modi – è la condizione per «risvegliare le coscienze», per far rifiorire la testimonianza evangelica, per avviare un nuovo tempo «di grazia e di missione». In San Pietro si celebra quell'«atto di lealtà e di coraggio» che il Papa chiese nella lettera apostolica «Tertio millennio adveniente» del 1994.

Giovanni Paolo II invita a chiedere perdono e nello stesso tempo a perdonare. Chiede a tutti i credenti «un profondo esame di coscienza» implorando il perdono di Dio per le divisioni che sono intervenute tra i cristiani, per l'uso della violenza che alcuni di essi hanno fatto nel servizio alla verità, per gli atteggiamenti di diffidenza e ostilità assunti talvolta verso i seguaci di altre religioni. Riconosce le colpe commesse dai figli della Chiesa nei rapporti con Israele, «il popolo dell'alleanza», le violazioni dei diritti di etnie e popoli, le ferite alla dignità della donna, l'indifferenza verso i più poveri, gli emarginati, gli «ultimi». Giovanni Paolo II «confessa» anche le responsabilità dei cristiani di oggi di fronte all'ateismo, l'indifferenza, il relativismo etico, le violazioni del diritto alla vita. Nello stesso tempo invita a perdonare per le violenze e gli abusi subìti dai cristiani a causa della loro fede; chiede di «purificare la memoria» da rancori e rivalse e di rendere così il Giubileo «occasione propizia per una profonda conversione al Vangelo».

La celebrazione nella basilica vaticana segna un punto di snodo decisivo nel cammino giubilare. La Chiesa intera entra per la Porta Santa – e i gesti suggestivi della «giornata del perdono», come la sosta davanti alla «Pietà» di Michelangelo, l'abbraccio e il bacio del Papa al Crocifisso, sono estremamente significativi – e si lascia i peccati alle spalle in un dinamismo di autentico «ritorno a Dio», come la parabola evangelica del figliol prodigo fa intuire. È Giovanni Paolo II a tracciare con forza e profezia la strada per la Chiesa ma anche per il mondo: «Mai più contraddizioni alla carità nel servizio della verità; mai più gesti contro la comunione della Chiesa; mai più offese verso qualsiasi popolo; mai più ricorsi alla logica della violenza; mai più discriminazioni, esclusioni, oppressioni, disprezzo dei poveri e degli ultimi». Abbracciato al Crocifisso, quasi a farsi sostenere, dall'altare di San Pietro il Papa rilancia l'impegno di fedeltà «al messaggio perenne del Vangelo» e ricorda a tutti, credenti e non: «È questo il momento favorevole, è questo il tempo della riconciliazione, il tempo della salvezza»

Da L’Eco di Bergamo

 

 

 

Luoghi di carità

il pellegrinaggio verso il povero
le settimane di carità

 

 

E' possibile vivere il Giubileo e ricevere il dono dell'indulgenza anche vivendo il "Pellegrinaggio verso il povero".
Si tratta di condividere per alcuni giorni (nella maggior parte dei casi una o due settimane) un'esperienza di servizio e di spiritualità presso alcune case di accoglienza e di sostegno a situazioni di povertà.


PERSONE ANZIANE

Casa di riposo "Don Stefano Palla" - Piazza Brembana
Tempi dell'esperienza: 5 giorni per tutto l'anno giubilare


Casa di Riposo "Villa B. Spada" - Schilpario
Tempi dell'esperienza: 5 giorni per tutto l'anno giubilare (tranne luglio)

Casa di Riposo "S. Lorenzo" - Valbondione
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare

Centro don Orione - Bergamo
Tempi dell'esperienza: 7 giorni da gennaio a giugno e da settembre a dicembre

Casa di Riposo - Ist. S. Giuseppe Suore Orsoline - Villa D'Adda
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare

Istituto Palazzolo "Casa di Riposo" - Torre Boldone
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare

Casa della Serenità - Cene
Tempi dell'esperienza: 7 giorni nei mesi da aprile a giugno

Pia fondazione P. Piccinelli - Scanzorosciate
Tempi dell'esperienza: dalle ore 15 alle 18 per 7 giorni da gennaio a marzo

Casa di riposo "Ospedale Milesi" - Gromo
Tempi dell'esperienza: 5 giorni in Quaresima e Avvento


PERSONE CON PROBLEMI PENALI

Arete' Coop. Sociale A.R.L. - Torre Boldone
Tempi dell'esperienza: 5 giorni dal mese di marzo al mese di ottobre

Coop. Sociale Calimero - Albino
Tempi dell'esperienza: 5 giorni durante tutto l'arco dell'anno giubilare

ADOLESCENTI IN DISAGIO
Comunità don Milani - Sorisole
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare


PERSONE CON DISAGIO PSICHICO
Coop. Sociale Lavoro Valseriana - Cene
Tempi dell'esperienza: 4 giorni dal mese di marzo


PERSONE IMMIGRATE
Patronato S. Vincenzo - Comunità Immigrati Ruah - Bergamo
Tempi dell'esperienza: 7 giorni nei mesi di giugno, luglio, settembre, ottobre


PERSONE CON DISAGI VARI
Opera Bonomelli - Nuovo Albergo Popolare - Bergamo
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare


PERSONE CON HANDICAP
Ist. "Angelo Custode"- Predore
Tempi dell'esperienza: dalle 13 alle 18 per 5 giorni nei mesi di giugno e luglio

Istituto Palazzolo - Grumello del Monte
Tempi dell'esperienza: 5 giorni per tutto l'anno giubilare

Ist. Beato L. Guanella - Verdello
Tempi dell'esperienza: sabato - domenica per 4 settimane nei mesi di febbraio-aprile e ottobre-dicembre

La Cascina - Villa d'Almè
Tempi dell'esperienza: 5 giorni per tutto l'anno giubilare


MALATI TERMINALI
"Casa Raphael" - Torre Boldone
Tempi dell'esperienza: 5 giorni per tutto l'anno giubilare

 

DONNE SOTTRATTE ALLA TRATTA

Comunità Kairos - Bergamo
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare


PERSONE NELLA SOFFERENZA

Casa di Cura Palazzolo - Bergamo
Tempi dell'esperienza: 5 giorni nei mesi di febbraio-aprile

Casa di cura "S. Francesco" - Bergamo
Tempi dell'esperienza: 5 sere nel mese di marzo


PERSONE SENZA FISSA DIMORA

Caritas Diocesana - Bergamo
Servizi Esodo, Zabulon e Dormitorietti
Tempi dell'esperienza: 5 giorni per tutto l'anno giubilare


PERSONE CON PROBLEMI DI DIPENDENZA

La Cascina Agro di Sopra - Bergamo
Tempi dell'esperienza: 5 giorni da gennaio a settembre

Ass. "Comunità Emmaus" - Chiuduno
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare

Ist. Suore Adoratrici Comunità Martinella - Torre Boldone
Tempi dell'esperienza: 7 giorni per tutto l'anno giubilare  

Giubileo per il Mondo del Lavoro

 

In preparazione alla celebrazione diocesana del Giubileo del mondo del lavoro, 30 aprile 2000, sono previsti alcuni incontri di sensibilizzazione riguardo alla Campagna Ecclesiale per la remissione del debito dei paesi poveri.

 

Sabato 25 marzo presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, alle h 10, incontro con Sua Ecc.za mons.  Antonio Riboldi, già Vescovo di Acerra, sul tema: "Liberare i ricchi, liberare i poveri"

 

Sabato 8 aprile presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, alle h 10, incontro con il Dott.  Riccardo Moro, Coordinatore dei progetto tecnico di conversione dei debito, sul tema: "il Debito dei paesi poveri e la Campagna Ecclesiale"

 

Domenica 30 aprile, nel pomeriggio, Celebrazione del Giubileo per il mondo del lavoro con il Vescovo in Cattedrale.

 

E' a disposizione presso il Centro Missionario Diocesano materiale informativo e formativo riguardo al tema del debito e della Campagna Ecclesiale.

 

 

 

Giubileo delle Corali

 

Sabato 3 Giugno si celebrerà il Giubileo delle Corali della Val Brembana con una solenne Celebrazione animata dalle Corali presenti.  La celebrazione  penitenziale inizierà alle 19,30 nel Monastero delle Suore di Clausura per poi percorrere il breve cammino verso la Chiesa Parrocchiale dove alle 20,00 inizierà la Messa Giubilare.

 

Programma dei canti

 

Ingresso       Inno del Giubileo                                4 Voci M.

Kyrie             I' Pont.                   L. Perosi               3 Voci M

Gloria            Messa Facile           E. Corbetta           4 Voci e Solisti

Salmo R.       Il Signore ascende tra canti di Gloria     1 Voce

Alleluia          Gregoriano                                          3 Tonalità

Credo            Gregoriano III         De Angelis              1 Voce

Offertorio      Cantate a Cristo       Haendel                4 Voci

Santo            Messa Facile             E. Corbetta           4 Voci

Dossologia                                                                4 Voci

Padre Nostro  Gregoriano                                          4 Voci

Agnus Dei       Missa de Angelis        E. Corbetta          4 Voci

Comunione     Hai dato un cibo                                   4 Voci

 

Al termine della Messa si terrà una breve Elevazione:

 

      1. Resta con noi           J. S. Bach

      2. Gregoriano               Victime Pascalis

      3. Cantate alla Vergine  Castelli

      4. Corale finale              J. S. Bach

 

 

 

Giubileo per la Scuola e la

Famiglia

12 maggio ore 20,30

 

Venerdì 12 maggio si celebrerà nella nostra chiesa Giubilare il Giubileo per il mondo della Scuola e le famiglie del nostro vicariato. E’ un’occasione importante per riflettere sull’insostituibile valore formativo della scuola nelle nostre comunità e sull’indispensabile collaborazione con le famiglie.

Sono invitati a partecipare tutti gli operatori del mondo scolastico, docenti e non docenti, oltre ai genitori che condividono la passione educativa.

 

Il Programma prevede:

 

ore 20,30   Liturgia penitenziale presso la chiesa del Monastero di    Clausura

ore 20,45   Pellegrinaggio verso la Chiesa Giubilare

ore 21,00   Celebrazione Eucaristica presieduta da mons. G. Carzaniga 

 

 

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