Negli Anni Trenta

Parrocchia San Barnaba Apostolo

 

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La situazione della marranella negli anni trenta

Una squallida bidonville

     Quando nell'autunno del 1932 vi giunsero i religiosi Pavoniani, la situazione della borgata era veramente desolante.

     In una descrizione dell'ambiente urbanistico ed umano in cui era stata chiamata ad operare la nuova parrocchia di San Barnaba alla Marranella, databile poco dopo il 1933, il primo responsabile della parrocchia, p. Giovanni Battista De Andrea, dà un quadro desolante di tutto il comprensorio di Tor Pignattara: 

     << Una buona metà degli abitanti è universalmente riconosciuta come poverissima; l'altra metà quasi esclusivamente di condizione povera, poiché di benestanti e di ricchi ve ne sono pochissimi. La gran massa di quelli che lavorano non si suddivide equamente nella varietà delle arti e dei mestieri, ma prevalentemente si specifica negli impieghi dell'arte muraria, salvo un certo numero di spazzini, facchini, fattorini e tranvieri. Avviene, quasi naturalmente, una eccedenza di mano d'opera anche nel forte dei lavori che si svolgono nelle propizie stagioni, ma una impressionante disoccupazione nei mesi invernali. Di qui le risultanze della miseria vera e propria la quale, a lungo andare, come diventa una compagna di vita, così suggerisce e facilita  tutto  ciò  che  la  miseria  ispira >>.

     Conseguenze inevitabili di questa tragica situazione di povertà sono abitazioni malsane e del tutto prive di acqua e servizi; malattie tra le quali dilagava la tubercolosi; la mancata frequenza della scuola della gran parte dei numerosissimi bambini.

     Nella sopra citata descrizione del rione, p. Andrea dice << Si può affermare benissimo che domina in molti genitori una vera noncuranza di provvedere ai figli il bene dell'educazione e dell'istruzione scolastica; si possono calcolare i casi non infrequenti in cui, anche volendolo, i genitori si vedono nella materiale impossibilità di mandare a scuola i loro figli per la totale mancanza di abiti decenti e delle indispensabili calzature; ma pur tenendo conto di questi gravi inconvenienti, non c'è una proporzionata disponibilità di posti nelle scuole per tutti coloro che dovrebbero usufruire dell'insegnamento obbligatorio >>.

     Ai tremendi problemi di sussistenza si aggiungono anche quelli provocati dalla mancanza di un piano regolatore nel comprensorio: alle case indegne di questo nome che sono la stragrande maggioranza si aggiunge una rete stradale insufficiente per estensione che costringe a lunghi percorsi: all'interno dell'attuale quartiere Prenestino Labicano era quasi impossibile andare da una parte all'altra se non uscendo sulla Casilina o sulla Prenestina e poi rientrare nella zona voluta.

     Questo accadeva anche per raggiungere la prima chiesa di S. Barnaba da parte dei circa tremila abitanti della borgata Galliano, il nucleo abitato più prossimo alla parrocchiale. E poi le strade erano sterrate e prive di illuminazione rendendo così ancora più incerta e pericolosa la già precaria possibilità di comuicazione.

 

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