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Di questa famiglia, dal Camera detta
anche Mansella conosciamo due versioni dello stemma. Una è costituita da uno scudo
bandato d'argento e d'azzurro e I'altra da uno scudo d'argento contenente tre bande
d'azzurro ed un lambello di tre pendenti di rosso posto nel capo. Esse apparentemente
uguali, in vero sono diverse giacchè la prima è costituita da unalternanza di
bande uguali (sei in tutto) d'argento e d'azzurro mentre per la seconda su uno scudo tutto
d'argento sono inserite tre bande azzure.
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Il lambello, poi, posto sul secondo
stemma, e una pezza speciale. Denota una brusura, una alterazione cioè dello
stemma originario come già osservato per i Frisari. Il lambello sta ad indicare il ramo
cadetto di una famiglia.
In Italia fu introdotto, secondo il
Ginann, nel 1265, al tempo della venuta di Carlo I d'Angiò che apparteneva appunto al
ramo cadetto, essendo il decimo figlio di Luigi VIII di Francia. Il lambello e considerato
anche distintivo di parte guelfa. |
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