GLOSSARIO

 

Questo glossario non ha alcuna pretesa di completezza: include solo termini musicali e tecnici che si presume possano essere ignoti al lettore. Le descrizioni sono sintetiche al fine di non appesantire la lettura del testo.

 

Accordo
Esecuzione contemporanea di 3 o più note. La nota inferiore dà il nome all'accordo, le altre note sono determinate dal tipo di accordo.

Anticipo
Esecuzione di una nota (o anche di un accordo) in anticipo rispetto a un battere (vedi la voce nel glossario). L'efficacia di questa tecnica non sta soltanto nella variazione ritmica, ma soprattutto nel fatto che l'ascoltatore dirige particolare attenzione al battere, perchè è quello in cui la nota sarebbe stata eseguita se non fosse stata anticipata. Ciò coinvolge attivamente l'ascoltatore, gli dà un eccitante senso di tensione e lo porta la battere il tempo con particolare attenzione, mentalmente e talvolta anche fisicamente. Nel rock l'anticipo è una tecnica usata talmente spesso da contribuire a caratterizzarne lo stile.

Arpeggio
Esecuzione delle note di un accordo (vedi la voce nel glossario) in successione, e quindi separatamente.

Battere e Levare
I "battere" sono degli istanti di tempo equidistanziati per un intervallo regolare, e presenti lungo tutto il brano (nel rock sono tipicamente eseguiti da un elemento di batteria). L'intervallo tra due battere è tipico del brano ed è chiamato il tempo del brano: pià piccolo è il tempo, più veloce è il brano. I "levare" sono gli istanti di tempo che non sono "battere".

Crescendo
Aumento graduale del volume e/o della quantità di strumenti usati.

Delay
Effetto "eco", cioè consistente nella ripetizione del suono a un intervallo di tempo regolare (ovviamente in ritardo rispetto al suono non processato, da cui il nome Delay = ritardo), detto tempo del Delay, e a volumi sempre più bassi fino a dissolversi. Solitamente il tempo del Delay è lo stesso di quello del brano, o il suo doppio, o metà etc, ma i Pink Floyd e Alan Parsons hanno scoperto che si ottengono effetti ritmicamente molto interessanti se il tempo del Delay e quello del brano sono in rapporti contenenti il numero 3, come per esempio 3:4. Questa tecnica venne usata per la prima volta sul basso in One Of These Days (da "Meddle" dei Pink Floyd, 1971), sulla batteria in Nucleus (da "I Robot" di The Alan Parsons Project, 1977) e (per la prima volta su strumenti principali) sui sintetizzatori (vedi la voce nel glossario) in Sirius e Mammagamma (da "Eye In The Sky" di The Alan Parsons Project, 1982).

Distortion
Effetto per chitarre elettriche che rende il suono "elettrico", usato molto spesso nel rock e quasi sempre nell'hard rock.

Eco
Vedi Delay.

Effetto
Dispositivo che modifica un suono.

Flanger
Effetto che modifica il suono di uno strumento un po' come se lo strumento fosse stato immerso in una vasca con acqua mossa.

Glissato
Passaggio continuo da una nota a un'altra.

Intervallo
Esecuzione simultanea di due note a una distanza determinata. Per esempio un intervallo di quarta consiste nell'esecuzione contemporanea di due note a distanza di quattro note, contando quella iniziale e quella finale.

Levare
Vedi Battere

Loop
Parte di nastro magnetico di alcuni centimetri in cui la parte finale è incollata a quella iniziale. Serve a prolungare un suono all'infinito, o a ripetere l'esecuzione di uno strumento all'infinito. Oggi queste operazioni vengono svolte digitalmente, anzichè con un nastro magnetico, e quindi con molta più facilità.

Maggiore
Vedi Minore

Minore e Maggiore (accordo)
Tipi di accordi (vedi la voce nel glossario) che qui non descrivo in dettaglio. Quello Maggiore ha una suono più allegro, quello Minore ha un suono più triste.

Modulazione
Cambiamento di tonalità. Ha un effetto analogo a un cambiamento di colore generale.

Piano elettrico
Strumento musicale consistente essenzialmente in una tastiera, ognuno dei cui tasti percuote una piastrina metallica. Il suono viene poi amplificato come per una chitarra elettrica.

Projectron
Ai tempi dei primi albums del Project, il Projectron era uno strumento d'avanguardia, che fu sviluppato per "Tales Of Mistery And Imagination - Edgar Allan Poe", e permetteva di riprodurre un suono voluto sulle note scelte mediante una tastiera. Questo dispositivo operava mediante un complicato sistema di loop (vedi) di nastri magnetici. Oggi lo stesso compito viene svolto da strumenti digitali molto comuni negli studi di registrazione (detti campionatori), molto più semplici da mantenere e da adoperare.

Quarta
vedi Intervallo.

Riverbero
Effetto che simula le (o che è dovuto alle) pareti di una sala. Vi sono moltissimi tipi di riverberi, corrispondenti ai moltissimi tipi di sale.

Scala
Esecuzione di note in ordine consecutivo, ascendente o discendente.

Sintetizzatore
Dispositivo che genera suoni operando in modo esclusivamente elettronico.

Tappeto
Suono statico e prolungato di sottofondo.

Tempo
Vedi Battere

Timbro
Qualità di un suono non processato da effetti. Ad esempio una tromba ed un pianoforte hanno timbri diversi, due pianoforti hanno timbri simili, e due pianoforti identici hanno lo stesso timbro.

Tonalità
Di solito in musica un brano, o almeno una parte di un brano (per es. una strofa), si svolge su una serie di accordi (vedi la voce nel glossario) in relazioni ben determinate con un certo accordo, presente più frequentemente degli altri. Quest'ultimo accordo è detto tonalità.

Vibrato
Effetto che consiste nel variare rapidamente l'altezza o il volume, come il vibrato di un tenore.

Vocoder
Dispositivo dotato di un microfono e una tastiera. Produce un suono sulle note eseguite sulla tastiera, ma col timbro (vedi la voce nel glossario) solitamente ottenuto dalla voce umana e reso più metallico. Il vocoder usato in "Tales Of Mistery And Imagination - Edgar Allan Poe" di The Alan Parsons Project venne inventato e costruito ad hoc dai laboratori di ricerca EMI. Secondo le informazioni fornite dai commenti sulla versione 1987 di "Tales", la prima canzone rock a utilizzare un vocoder fu "The Raven", tratta appunto da "Tales".

Wha wha
Effetto consistente nel variare rapidamente la brillantezza del suono. Il nome dell'effetto si spiega da sè essendo onomatopeico.