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A. S. D. A.
3° Simposio Selinuntino
di
Anestesia e Rianimazione
Mazara
del Vallo 12-14 Ottobre 2001 |
Desflurane in chirurgia ortopedica: nostra
esperienza.
M.Alaimo,
C.Agrò, P.Costa, A.N.Cracchiolo, V.Dallicardillo, E.Marino,
D.Mularo, F.Papa
AUSL
6 PA - Servizio
di
Anestesia Rianimazione e Med. Iperbarica - P.O. Partinico
Primario
Prof. Dott. G.Papa |
INTRODUZIONE
Incoraggiati dai risultati degli studi più recenti sul Desflurane,
che sembrano avvicinarlo, per le sue caratteristiche fisico
chimiche, al cosiddetto gas ideale, abbiamo voluto
verificarne l’efficacia clinica e la sicurezza in chirurgia
ortopedica.
MATERIALI
E METODI
Sono stati osservati 86 pazienti (40 maschi e 46 femmine) di classe
ASA II-III, di età compresa tra 55 e 85 anni, sottoposti ad
intervento ortopedico di elezione di artroprotesi totale d’anca
della durata media di 115+15 minuti in anestesia generale
secondo il seguente protocollo.
Monitorizzazione di ECG, ETCO2, SpO2, NIBP, concentrazione in- ed espiratoria del
Desflurane.
Utilizzazione di respiratore
a circuito chiuso a bassi flussi (Lt 3 + 1/minuto).
In tutti i casi è stato effettuato il recupero
intraoperatorio delle perdite ematiche.
Premedicazione
= Fentanil 1,5 gamma Kg -1, Atropina 0,1 mg/Kg-1.
Induzione
= TPS 4 mg/Kg-1, Succinilcolina 1 mg/Kg-1.
Mantenimento
= Atracurium Besilato 0,5 mg/Kg-1 (ripetendo al bisogno metà del
dosaggio iniziale); N2O + O2 in rapporto 50.50; Fentanil 0,75
gamma/Kg-1 ogni 30 minuti; Desflurane, dopo metabolizzazione della
succinilcolona, alle concentrazioni consigliate dalla letteratura:
induzione a circuito aperto a 7 litri di gas freschi con una
concentrazione del 10% sino ad ottenere un ET pari al 6-7%,
mantenimento a circuito chiuso a 2 litri con una concentrazione del
4-5% e assicurando una ET mai inferiore al 3%. Al termine
dell’intervento: sospensione dell’erogazione dei vapori
anestetici, ventilazione a circuito aperto, somministrazione di O2 e
antagonizzazione del blocco neuromuscolare.
RISULTATI
L’utilizzo del Desflurane ci ha permesso di ottenere in tutti i
pazienti un adeguato mantenimento dell’anestesia ed una buona
stabilità emodinamica. I valori di SpO2 e di ETCO2 sono stati
sempre nei limiti.
In nessun caso si sono registrate extrasistoli ventricolari né
episodi importanti di tachicardia o bradicardia.
Gli effetti sul circolo sono stati minimi: non abbiamo mai
registrato ipotensioni > 20% dei valori basali; abbiamo invece
notato una riduzione delle perdite ematiche: il recupero ematico
intraoperatorio non è mai
stato superiore a 550 cc né inferiore a 200 cc.
In quasi tutti i pazienti il risveglio è stato pronto e senza
depressione ventilatoria; solo in 3 casi è stato accompagnato da
vomito e agitazione modesta.
La percezione del dolore postoperatorio è stata in tutti i casi
precoce, tanto da richiedere l’immediata copertura analgesica.
Nessun effetto collaterale maggiore e/o tossico è stato registrato.
CONCLUSIONI
Utilizzando il Desflurane in chirurgia ortopedica maggiore, abbiamo
potuto verificarne la sicurezza e l’efficacia clinica così come
descritto nella numerosa bibliografia internazionale. Le sue
caratteristiche proprietà hanno consentito un buon controllo
dell’AG ed in particolare un accurato mantenimento del piano di
anestesia ed un rapido e confortevole risveglio.Questi risultati,
assieme alla comprovata assenza di tossicità e la possibilità di
impiego in circuito chiuso (da noi routinariamente impiegato) ci
spingeranno sicuramente ad estendere l’utilizzo del Desflurane in
tutti i tipi di chirurgia. |
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