Pathway Journal - Index Cinema
Luglio 1999SommarioAnno 1  - Numero 4

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STAR TREK L'INSURREZIONE 
(STAR TREK INSURRECTION) - USA 1998 

La cover di InsurrectionA vent'anni di distanza da "the motion picture", ecco un nuovo capitolo (il nono) della saga cinematografica di Star Trek. 
I personaggi ormai li conosciamo tutti, sono entrati a far parte delle nostre vite da più di dieci anni. Il luogo in cui si svolge l'azione è un piccolo pianeta, abitato da sole 600 forme di vita intelligente (i Ba'ku), sul quale le scene si aprono con un invisibile Data inseguito da altrettanto invisibili membri della Federazione. Cosa è successo? Cosa ha fatto impazzire il nostro cyborg? La risposta viene scoperta poco per volta. 
Questo è forse il film maggiormente "buonista" della serie. Picard e il suo equipaggio ignorano l'ordine di un ammiraglio per aiutare i Ba'ku e si schierano al loro fianco per fronteggiare i Son'a (nel cui nome, "son", cioè figlio, c'è forse un indizio sulla loro identità), recenti e misteriosi alleati di una Federazione alla disperata ricerca di aiuto nelle due guerre in corso contro i Borg e contro il Dominion. Non mancano, come sempre, i discorsi filosofici, quali quelli sull'esasperato uso della tecnologia, la ricerca dell'eterna giovinezza e l'aberrazione delle deportazioni. Michael Piller, lo sceneggiatore, si chiede in sostanza se sia meglio abbandonare completamente la tecnologia per poter vivere a stretto contatto con la natura, oppure utilizzarla in ogni campo per poter aumentare le nostre conoscenze (questo il succo della discussione tra Picard e Anij, una brava Donna Murphy). Ci viene inoltre posta la seguente domanda: "E' giusto allontanare dal proprio mondo poche centinaia di persone per migliorare la vita di miliardi?". Viene trattata anche l'eterna disputa tra i giovani, desiderosi di fare esperienza da soli, e i genitori, che vorrebbero avere sempre i propri figli con sé, in un mondo costruito però secondo i propri canoni. 
Vengono quindi rispettati i temi classici di Star Trek, serie basata sull'integrazione razziale e sul bisogno di conoscenza. 
Questo film ci regala molte chicche, come un Picard in versione Don Giovanni che balla il mambo, oppure un Riker che si fa sbarbare nella vasca da bagno dal consigliere Troi. 
Unica pecca (se così possiamo dire) del film è il gran numero di riferimenti alla serie regolare: Worf si trova su Deep Space 9, la guerra contro il Dominion è in fase avanzata, Data non è più sull'Enterprise e via dicendo. Tutti elementi che appesantiscono non poco la storia, rendendola chiara solo ai pochi che, in Riker e TroiItalia, riescono a seguire le varie serie svegliandosi prima dell'alba o reperendo le varie videocassette. 
Ottima la regia; dopo Leonard "Spok" Nimoy e William "Kirk" Shatner, tocca nuovamente ad un interprete della saga, Jonathan Frakes, Numero Uno (già regista di "primo contatto"), cimentarsi dall'altro lato della cinepresa. Non eccessivo il ricorso agli effetti speciali, comunque ben curati. 
Anche se Gene Roddenberry ormai non è più con noi e se è cambiato il cast, è sempre emozionante sentire il comandante della U.S.S. Enterprise dire: "Energia!". 

SCHEDA DEL FILM: 
 

CAST TECNICO ARTISTICO 

Regia: Jonathan Frakes  
Sceneggiatura: Michael Piller 
Fotografia: Matthew F. Leonetti 
Scenografia: Herman Zimmerman 
Costumi: Sanja Milkovic 
Musica: Jerry Goldsmith 
Montaggio: Peter E. Berger 
Trucco: Michael Westmore 
Prodotto da: Rick Berman 
(USA, 1999) 
Durata: 103' 
Distribuzione cinematografica: UIP 
 

PERSONAGGI E INTERPRETI 

Jean Luc Picard:Patrick Stewart Data: Brent Spiner 
Riker: Jonathan Frakes 
Geordi: Levar Burton 
Worf: Michael Dorn 
Beverly: Gates McFadden 
Deanna Troi: Marina Sirtis 
Ru'afo: F. Murray Abraham 
Anij: Donna Murphy 
Dougherty: Anthony Zerbe 
Gallatin: Gregg Henry 
Sojef: Daniel Hugh Kelly 
Artim: Michael Welch 
 Worf e Picard 
 
 

 
 
 
 
 

  
 
 

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