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Magnani
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ANNA
MAGNANI
“Anna invadeva lo schermo ed i cuori: un volto asciutto, scavato, una
figura minuta e una grande passione, un gran fuoco, una vitalità
prorompente nel portamento, intrepida, armata di un umorismo scarnificante
e che sta dalla parte giusta per istinto, per adesione naturale.”
Con
queste parole veniva descritta da Carrano la grande Anna Magnani, una delle
migliori attrici che il nostro cinema abbia avuto, sicuramente un personaggio
capace di sconvolgere, di colpire, di farsi amare.
Con la Magnani il ruolo della donna nel cinema viene assolutamente
capovolto: non ci troviamo più di fronte a figure femminili fragili
e sempre molto nell’ombra, veniamo catapultati in un universo di umanità
e di realismo che solo una grande attrice poteva esprimere.
Tutti quegli aspetti infatti che, negli anni quaranta, erano considerati
punti a sfavore per la carriera di un’attrice, divengono con la Magnani
delle stoccate vincenti.
La sua irruenza, la sua totale mancanza di autocontrollo, ma anche
i suoi gesticolii e il suo “urlare” divengono gli elementi principali di
una sorta di svolta nel cinema italiano.
La Magnani è stata forse la prima grande diva popolana, vicina
alla gente comune non per copione ma per istinto, apprezzata sia per le
sue doti in campo recitativo sia per il suo modo di essere e di vivere.
Dettagli questi che hanno contribuito a creare uno dei talenti italiani
piu' apprezzati
nel mondo: non dimentichiamo infatti l’Oscar ottenuto per l’interpretazione
ne La rosa tatuata.
E’ innegabile che la Magnani, nelle pellicole comiche quanto in quelle
drammatiche, dominasse la scena e determinasse con la sua enorme passionalità
il senso stesso del film.
Come non riconoscere nel suo divincolarsi e nella sua corsa dietro
la camionetta con i prigionieri al grido di “Francesco….Francesco” prima
di cadere sotto i colpi del mitra, in Roma, città aperta quasi
un simbolo stesso della Guerra e della lotta al fascismo, più forte
forse di tante parole o di tanti altri saggi sull’argomento?
E come non riconoscere nella Margherita Cecconi di Bellissima tutte
le aspettative, le speranze e i dolori di tutte le madri del mondo?
E infine, come non riuscire ad amare la sua grassa risata di popolana
“spiantata” in Signore e signori?
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