Pathway Journal - Index Cinema
Settembre/Ottobre 1999SommarioAnno 1  - Numero 6

 Cinema 
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        Notorius, l'amante perduta 
        Salvate il soldato Ryan 
        Sequel & Remake 
        Il sesso a Venezia 
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        Lettera di un bambino abortito 
        La perfezione dell'anima... 
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        Le Satire di Giovenale 
        Teatro: El Tannura 

 Libri e Fumetti 
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         Dragonball: il manga 
         Maison Ikkoku alla ribalta 

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GLI UCCELLI 

Come anticipavo precedentemente, il tema fondamentale di quest'ultimo capolavoro (i successivi non saranno all'altezza della sua leggenda)e'l'angoscia. 
Melanie (Tippi Hedren, la madre di Melanie Griffith-credo che l'omonimia con la protagonista non sia una Coincidenza-), finge di essere l'impiegata di un negozio di uccelli, e in questa veste si innamorera'di un uomo a cui  decidera'di portare in dono dei pappagallini inseparabili nel luogo in cui vive, a Bodega Bay. 
Sembrerebbe una commedia mondana come tante, anche se non sono pochi gli elementi che rendono intrigante la vicenda fin dall'inizio: Melanie viene ferita da un gabbiano, e il giovane, che fa l'avvocato, poco dopo averla soccorsa, le presenta la madre, che la osserva con sguardi fitti, intensi, taglienti. Solo sulla figura della madre ci si sarebbe potuti soffermare per un film. Ma Hitchcock stavolta mira a obiettivi ben piu'alti: guarda al cielo, a quegli innocui volatili che da sempre osservano il mondo dall'alto senza recare disturbo a nessuno. 
Eppure, a Bodega Bay gli uccelli sono davvero strani: gia'il fatto che feriscano una persona nell'atto di accostarsi alla riva col gommone e'paradossale. Eppure, possono fare questo e altro: possono riunirsi uniti e compatti quasi fossero un esercito pronto all'attacco e assaltare i bambini che escono da scuola, ma possono anche fare di peggio: accerchiare la casa dei protagonisti, e fare di tutto per rompere le barricate che hanno posto in casa per difendersi dalle bestie. 
Resta da antologia la sequenza in cui la Hedren sale in soffitta e disgraziatamente trova un'apertura: gli uccelli non appena la intravedono le saltano addosso tutti quanti quasi avessero il nemico in pugno e la beccano al punto tale da farla quasi morire per le ferite inferte. 

Chi sono dunque questi uccelli?perche' ce l'hanno tanto con Bodega Bay ma sopratutto con Melanie, che del resto e'la figura piu'enigmatica del film, perche'mentre col tempo si scopre che la madre dell'avvocato si comportava in questo modo perche'temeva che le sue amanti potessero portarle via il figlio, Melanie continua ad essere una figura ottenebrata dal mistero (sebbene avvenga a un certo momento una confessione a cuore aperto). 

Resta il fatto comunque che l'invasione degli uccelli avviene con l'arrivo di Melanie, e che, al di la'dell'influenza o meno della presenza di Melanie, la critica non ha mai saputo che pesci pigliare al momento delle interpretazioni allegoriche: tutti quanti concordi nel dire che ognuno puo'leggerlo come gli pare, anche se prevale chi pensa, influenzato dall'idea di cielo che inevitabilmente gli uccelli fanno venire, che si tratti di una parabola apocalittica: una sorta di anticipazione del giudizio universale. Questo attacco degli uccelli niente altro sarebbe che un colpo di tosse del Signore, prima che la sua ira funesta si stenda su tutta la terra. 

Dopo aver presentato i personaggi e la struttura del film, posso dire quali tipi di angoscia si respirano: angoscia morale, da parte di Melanie che cerca di dare un po'di concretezza alla sua vita inventandosi un ruolo sociale che non ha; angoscia psicologica da parte della madre dell'avvocato, che ha paura di dover essere abbondanata; angoscia metafisica, da parte della comunita'assediata dagli uccelli) 

La sequenza del bar in cui tutti dicono la loro sulla questione degli uccelli, e'una piccola rivincita dell'ignoranza popolare, che avverte il pericolo, contro il freddo razionalismo, rappresentato dall'ornitologa, che snobbava immediatamente il problema di un imminente attacco da parte di animali cosi'innocui...si e'dovuta ricredere!!! 

Per quei tempi e'un capolavoro di tecnica e di trucchi. Gli artefici di questo miracolo sono i due operatori Robert Burks e Lawrence A.Hampton, l'ammaestratore di animali Ray Berwick e il disegnatore Ub Iwerks, collaboratore di Walt Disney e inventore di Topolino. 
Grande stress per Tippi Hedren: a causa di un suo esaurimento nervoso dovettero essere sospese le riprese per una settimana; inoltre quasi ogni giorno un membro della troupe doveva ricorrere alle cure ospedaliere per gli attacchi dei pennuti. 

Hitchcock stavolta appare all'inizio mentre esce da un negozio di animali con due cani al guinzaglio. 

Per chiudere in rassegna questa breve (ma significativa)rassegna di film di Hitchcock da me presentati, penso che una sua frase sia la cosa migliore: 

"Il regista deve sempre cercare nuovi modi di esprimere le idee. Sopratutto deve cercare di farlo il piu'brevemente possibile, cioe'con il minor numero di immagini...Mi piace che il pubblico continui ad interrogarsi e che non sappia mai cosa succedera'dopo. Faccio crescere l'interesse del pubblico in modo graduale e sicuro e, nei thriller, lo porto ad un crescendo" 
                  Alfred Hitchcock. Premio oscar alla carriera 1967 
 

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