Pathway Journal - Index Cinema
Settembre/Ottobre 1999SommarioAnno 1  - Numero 6

 Cinema 
        Anna Magnani 
        Mamma Roma 
        Deep impact 
        Festen 
        Il grande Hitchcock 
        Hitchcock: Gli Uccelli 
        La congiura degli innocenti 
        L'uomo dalla maschera di ferro 
        Notorius, l'amante perduta 
        Salvate il soldato Ryan 
        Sequel & Remake 
        Il sesso a Venezia 
        Star Wars: Episode I 
        Il grande Toto' 

 Cultura e società 
        Accadde a settembre... 
        L'amore in carcere 
        Catechismo a scuola: si o no? 
        Chi sono i macellai? 
        Confessione di un mammone 
        Se questa e' giustizia... 
        I delitti di Jack 
        Il palio di Asti 
        Lettera di un bambino abortito 
        La perfezione dell'anima... 
        Roswell, dov'e' la verita'? 
        Le Satire di Giovenale 
        Teatro: El Tannura 

 Libri e Fumetti 
         La vendetta nella letteratura 
         Dragonball: il manga 
         Maison Ikkoku alla ribalta 

 Musica 
         Labyrinth: Timeless crime 
         Marduk: Panzer Division Marduk 
         Meeting delle etichette indipendenti 

 Sport 
         L'Inter torna grande? 
         Atletica:  Siviglia '99 
         Mondo calcio 

 Green Corner 

 Aspettando il 2000... 

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FESTEN 

Durante la scorsa stagione cinematografica, molte parole si sono spese per quelli che da alcuni critici sono stati definiti "i venti minuti più violenti della storia del cinema", in riferimento alle scene iniziali di "Salvate il soldato Ryan". 
Contemporaneamente era sugli schermi "Festen", in cui si narra una violenza diversa, più sottile, silenziosa, che non consiste nell'impatto visivo, in ciò che viene mostrato, ma in ciò che il regista NON fa vedere, in ciò che i personaggi NON fanno. 
Il film inizia con una "festosa" riunione, in occasione del compleanno del patriarca di una ricca famiglia svedese. 
Proprio durante la cena a cui partecipano numerosi soci in affari e parenti, Chrstian trova il coraggio per denunciare, dopo molti anni di silenzio, le ripetute violenze sessuali a cui lo ha sottoposto suo padre, il festeggiato, e che hanno portato al suicidio della sua gemella. 
La terribile rivelazione, però, non causa l'effetto desiderato : dopo pochi attimi di sconcerto,  la festa riprende più chiassosa di prima. 
Solo dopo reiterati scontri tra padre e figlio si scoprirà che tutti sapevano : la moglie, complice col suo silenzio, la sorella maggiore di Christian, che ha trovato l'ultima lettera-confessione della sorella suicida e persino la servitù, solidale col protagonista nella sua denuncia. 
La violenza più grande, però, non sta né nei crudi racconti di Christian, né nei tentativi del padre di farlo credere pazzo, ma nella simulazione dei presenti che sanno, hanno sempre saputo, e preferiscono continuare a fingersi ignari di tutto. 
Sono loro che permettono e perpetuano l'abuso. 
E' il loro essere sordi alle grida della vittima che fa di "Festen" il paradigma di ogni stupro. 

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CAST TECNICO ARTISTICO 
Regia: Thomas Vinterberg 
Sceneggiatura: Thomas Vinterberg, Mogens Rukov 
Scenografia: Anthony Dod Mantle. 
Suono: Morten Holm 
Montaggio: Valdis Oskarrsdottir 
(DANIMARCA, 1998) 
Durata: 106' 
Distribuzione cinematografica: LUCKY RED 

PERSONAGGI E INTERPRETI 
Christian: Ulrich Thomsen 
Helge: Henning Moritzen 
Michael: Thomas Bo Larsen 
Helene: Paprika Steen 
Pia: Birthe Neumann 

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