Pathway Journal - Index Cinema
Settembre/Ottobre 1999SommarioAnno 1  - Numero 6

 Cinema 
        Anna Magnani 
        Mamma Roma 
        Deep impact 
        Festen 
        Il grande Hitchcock 
        Hitchcock: Gli Uccelli 
        La congiura degli innocenti 
        L'uomo dalla maschera di ferro 
        Notorius, l'amante perduta 
        Salvate il soldato Ryan 
        Sequel & Remake 
        Il sesso a Venezia 
        Star Wars: Episode I 
        Il grande Toto' 

 Cultura e società 
        Accadde a settembre... 
        L'amore in carcere 
        Catechismo a scuola: si o no? 
        Chi sono i macellai? 
        Confessione di un mammone 
        Se questa e' giustizia... 
        I delitti di Jack 
        Il palio di Asti 
        Lettera di un bambino abortito 
        La perfezione dell'anima... 
        Roswell, dov'e' la verita'? 
        Le Satire di Giovenale 
        Teatro: El Tannura 

 Libri e Fumetti 
         La vendetta nella letteratura 
         Dragonball: il manga 
         Maison Ikkoku alla ribalta 

 Musica 
         Labyrinth: Timeless crime 
         Marduk: Panzer Division Marduk 
         Meeting delle etichette indipendenti 

 Sport 
         L'Inter torna grande? 
         Atletica:  Siviglia '99 
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NOTORIUS, L'AMANTE PERDUTA  

Nel 1946 Alfred Hitchcock e'uno dei nomi piu'prestigiosi della cinematografia Hollywoodiana. Al suo ingresso nel tempio del cinema il successo lo irride: Rebecca-la prima moglie vince un oscar per il miglior film, e il regista, per favorire i gusti del pubblico, non tardera'a convertirsi ad uno stile molto americano, che richiede un utilizzo efficace dei meccanismi della suspence (e chi meglio di lui)e un abbandono progressivo di quell'humor inglese che aveva contraddistinto la prima parte della produzione, e che ritrovera'solo nel 1955, nel momento piu'felice della sua carriera, ne "La congiura degli innocenti", di cui parlero'sucessivamente. 

Notorious fu una delle sue piu'felici esperienze hollywoodiane, non soltanto per il grande successo di pubblico, ma anche perche'rimane il suo miglior film di spionaggio, dal momento che gli elementi classici del genere riescono a fondersi mirabilmente con le struggenti scene di sentimento. E potremmo dire che la componente sentimentale e'la vera protagonista del film, servita da due interpreti-la Bergman & Grant-perfettamente calati nella parte. 

Alicia e'la figlia di una spia nazista che e'stata appena incriminata. I suoi passati non sono certo dei migliori, e il poliziotto-Grant le da'la possibilita'di riscattarsi collaborando col contro-spionaggio americano per smascherare gli amici del padre che continuano ad operare clandestinamente a Rio de Janeiro. La giovane accetta, ed e'inevitabile che i fra i due scatti una simpatia. 
L'obiettivo di Alicia-Bergman e'infiltrarsi nella vita di Sebastien, uno degli esponenti di spicco dell'organizzazione nazista nonche'amico di suo padre (che nel frattempo e'morto in carcere), per riferire le loro intenzioni. 
L'ultima cosa che possa pensare Sebastien e'che la figlia del suo prediletto amico sia una spia, per cui, non resistendo al suo fascino, rispolvera l'antico amore per lei mai represso e le chiede di sposarlo. La giovane e'confusa, non vuole tradire quello che ormai era destinato ad essere il suo compagno di vita eppure in cuor suo e'disposta anche a questo sacrificio pur di non tradire l'obiettivo per cui lo ha seguito. 
L'agente, con una freddezza degna del piu'rigoroso calcolatore, accetta, anche perche', sebbene abbia gia'un legame affettivo con la ragazza, non e'ancora riuscito a superare i pregiudizi sul suo passato sociale.  
Nel frattempo e'avvenuto il matrimonio con Sebastien, e pian piano comincia ad affiorare nel cuore e nella mente dell'agente il sentimento della gelosia, nei primi tempi surclassata dal suo miserevole cinismo. 
Sebastien si accorge di questo, ma tace, o si limita a fare delle allusioni. 
Durante un ricevimento, a cui e'presente, nonostante la silenziosa disapprovazione di Sebastien, anche Grant, lei e lui scoprono una cantina con una bottiglia contenente polvere di uranio. Hanno tutte le prove per incriminare il "cattivo". Peccato che il "cattivo"abbia intuito tutto, e cerca di avvelenare lentamente la moglie. 
In una delle piu'strazianti sequenze della storia del cinema l'agente-Grant porta in salvo l'amante-Bergman agonizzante. 
La sequenza della fuga e'davvero da antologia: da una parte i due protagonisti che sanno che una volta varcata la porta ci sara'la salvezza, da un lato il povero Sebastien,  che sa che una loro eventuale fuga vorra'dire morte assicurata per mano dei sicari nazisti. La spunteranno i nostri eroi. 

Come dicevo prima, il sentimento, o per meglio dire, il modo in cui i due protagonisti vivono questo loro sentimento e'il vero motivo di interesse della pellicola. La Bergman tratteggia in maniera molto precisa la psicologia-peraltro molto complessa-del suo personaggio; Grant ha fra le mani il personaggio del duro fascinoso che ha proposto piu'volte. E'uno di quegli attori che grazie al miracolo della fotogenia diventano grandi: in poche parole, il classico modello di attore americano. 

Un altro elemento curioso del film e'il bere: i protagonisti bevono molto, e non e'un caso che la sequenza clou del film sia proprio in una cantina. 

E'rimasto anche famoso il vertiginoso movimento di gru che dall'alto piomba sulla mano di Alicia che stringe la chiave della cantina 

Davvero da vedere e rivedere, magari riuscendo ad individuare la sequenza in cui Hitch appare alla festa di Sebastien e si scola una coppa di champagne con una sola sorsata. 
 

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