Pathway Journal - Index Cinema
Settembre/Ottobre 1999SommarioAnno 1  - Numero 6

 Cinema 
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        Il grande Hitchcock 
        Hitchcock: Gli Uccelli 
        La congiura degli innocenti 
        L'uomo dalla maschera di ferro 
        Notorius, l'amante perduta 
        Salvate il soldato Ryan 
        Sequel & Remake 
        Il sesso a Venezia 
        Star Wars: Episode I 
        Il grande Toto' 

 Cultura e società 
        Accadde a settembre... 
        L'amore in carcere 
        Catechismo a scuola: si o no? 
        Chi sono i macellai? 
        Confessione di un mammone 
        Se questa e' giustizia... 
        I delitti di Jack 
        Il palio di Asti 
        Lettera di un bambino abortito 
        La perfezione dell'anima... 
        Roswell, dov'e' la verita'? 
        Le Satire di Giovenale 
        Teatro: El Tannura 

 Libri e Fumetti 
         La vendetta nella letteratura 
         Dragonball: il manga 
         Maison Ikkoku alla ribalta 

 Musica 
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         Marduk: Panzer Division Marduk 
         Meeting delle etichette indipendenti 

 Sport 
         L'Inter torna grande? 
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SEQUEL & REMAKE 

“Sara' che agli sceneggiatori mancano le idee, o forse c’è solo una carenza di questi, fatto sta che due parole stanno prendendo sempre di più piede nel mondo cinematografico: sequel e remake. 
Il sequel è la continuazione di un film di successo: poco importa se la storia ha delle incongruenze con il primo capitolo, basta riempirla di colpi di scena e di suspance, ed il pubblico sarà troppo impegnato emotivamente per accorgersene. 
Il remake , invece, e’ la riedizione di un film del passato, con poche aggiunte per renderlo più attuale. 
Ad Hollywood sono due i generi cinematografici che ne  hanno (e stanno) abusato : l’horror e la fantascienza. 
L’horror si e’ specializzato nei sequel, ed eccoci così di fronte ad una caterva di Halloween, Venerdi 13, Nightmare e Case varie. Il primo film della serie e’ sempre stato un successo, ed e’ stato diretto da registi famosi (Carpenter, Raimi, Craven, Cronenberg) , i sequel ne hanno approfittato solo per far soldi, traendo in inganno il pubblico. 
Un caso eclatante e’ La Casa . Il primo era un film spaventoso e geniale, il secondo ne era il remake ,sempre diretto da Raimi, e poi…la casa produttrice ha venduto i diritti del titolo, e l’ha comprato un altro produttore americano, che ha fatto girare il terzo e quarto capitolo, completamente slegati ai primi due. Visto lo scarso successo, ha rimesso in vendita i diritti del titolo, comprati da un produttore italiano, che ha subito girato La Casa 6. Nella foga, infatti, hanno perso il conto, e La Casa 5 e’ tuttora inesistente. Una vera presa in giro nei confronti degli spettatori. 
La fantascienza, invece, pur avendo anche lei utilizzato la formula del sequel (basta ricordare i 4 capitoli di Alien), si e’ tuffata a piene mani nel remake : attualmente ce ne sono molti in post produzione: Farhenaith 451 , di e con Mel Gibson, Viaggio Allucinante, Il Pianeta delle scimmie. Tutti rifacimenti di classici della fantascienza. 
Ma finora nessun remake e’ stato all’altezza del predecessore.  
I film del passato erano più attenti alle tematiche :c’era si l’invasione di mostri o alieni, ma la causa era sempre l’uomo ; adesso la causa non ha importanza, tanto basta un’accozzaglia di effetti speciali per fare un film. 
L’esempio più evidente e’ Godzilla. 
Nell’originale di Inoshiro Honda, il mostro veniva risvegliato a causa degli esperimenti atomici; lo stesso Godzilla era radioattivo, e la protagonista era una sopravvissuta ad Hiroshima .E’ evidente la denuncia al nucleare ad all’uso improprio che ne fa l’uomo. E diventa ancor più’ evidente quando l’unico modo per fermare il mostro e’ un’arma sperimentale, ma lo scienziato che l’ha inventata non vuole usarla per timore che, una volta che la sua arma venga resa nota, venga usata in modo improprio. 
Il film è , fondamentalmente, un film di denuncia, un monito al futuro. Nel rifacimento americano, tutto questo viene perso per strada, dando libero sfogo ad esplosioni ed effetti speciali. Manca la storia? Poco importa, lo spettatore è troppo coinvolto dal rumore assordante per farci caso. 
Un altro esempio è il famosissimo La guerra dei mondi. 
Una razza aliena attacca la terra, e tutte le armi risultano inutili contro i loro dischi volanti. Quando la sconfitta è ormai inevitabile, inspiegabilmente gli alieni incominciano a morire. Ad ucciderli non sono state le armi di distruzione, ma un semplice raffreddore, a cui noi siamo immuni, ma gli alieni no. Il messaggio era semplice: inutile cercare armi di distruzione sempre più potenti, se nemmeno conosciamo i microrganismi che ci circondano. 
Ora prendiamo la trama ed adattiamola ai giorni nostri. Otteniamo ID4 Independence Day. 
Alieni indistruttibili che vogliono invadere la terra vengono sconfitti da un virus che viene messo all’interno dei loro sistemi di sicurezza. 
Il virus informatico prende il posto del raffreddore, ed il messaggio originale viene completamente a mancare. 
Speriamo che agli sceneggiatori vengano nuove idee per film sempre più’ coinvolgenti, magari con meno effetti speciali e trame più solide. 
Ma all’orizzonte un nuovo vocabolo sta prendendo forma, grazie al nuovo capitolo di Guerre Stellari: prequel 
 

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