Pathway Journal - Index Green Corner
Settembre/Ottobre 1999SommarioAnno 1  - Numero 6

 Cinema 
        Anna Magnani 
        Mamma Roma 
        Deep impact 
        Festen 
        Il grande Hitchcock 
        Hitchcock: Gli Uccelli 
        La congiura degli innocenti 
        L'uomo dalla maschera di ferro 
        Notorius, l'amante perduta 
        Salvate il soldato Ryan 
        Sequel & Remake 
        Il sesso a Venezia 
        Star Wars: Episode I 
        Il grande Toto' 

 Cultura e società 
        Accadde a settembre... 
        L'amore in carcere 
        Catechismo a scuola: si o no? 
        Chi sono i macellai? 
        Confessione di un mammone 
        Se questa e' giustizia... 
        I delitti di Jack 
        Il palio di Asti 
        Lettera di un bambino abortito 
        La perfezione dell'anima... 
        Roswell, dov'e' la verita'? 
        Le Satire di Giovenale 
        Teatro: El Tannura 

 Libri e Fumetti 
         La vendetta nella letteratura 
         Dragonball: il manga 
         Maison Ikkoku alla ribalta 

 Musica 
         Labyrinth: Timeless crime 
         Marduk: Panzer Division Marduk 
         Meeting delle etichette indipendenti 

 Sport 
         L'Inter torna grande? 
         Atletica:  Siviglia '99 
         Mondo calcio 

 Green Corner 

 Aspettando il 2000... 

 Mail - L' angolo della posta 

 Pinocchio - I vostri racconti 

 La vita dei sogni 

 Archivio 

 Eppy Page - La pagina della redazione 

 Help - Spiegazioni sul sito 

 Links - Collegamenti ad altri siti web 

 News - Le ultime notizie da ''Amico'' 

 PJ and Co. - Per collaborare con noi 

INTERNET LIBERO ? 

Tiscalinet, Libero, Clubnet. Ultimamente non c'e' che l'imbarazzo della scelta fra i provider che offrono accesso gratuito ad internet. 
Sembra proprio un buon momento per lo sviluppo d'internet in Italia e per i suoi utenti. 
Perche' dico sembra? 
Perche' questa nuova situazione non e' esente da alcuni aspetti alquanto negativi, che ''saltano fuori'' soltanto esaminando la situazione piu' approfonditamente e nel suo sviluppo. 
Vediamo quindi di fare un breve excursus storico. 

Tempo fa l'operatore telefonico sardo Tiscali stipulo' un accordo con Telecom Italia, in cui si prevedeva un guadagno reciproco per ogni utente Tiscali che ne chiamava uno Telecom, e viceversa. 
Tiscali decise cosi' di utilizzare quest'accordo per creare un provider internet (Tiscalinet) senza abbonamento, il cui guadagno era costituito appunto da una percentuale sulle chiamate effettuate dagli utenti per connettersi ad internet. 
Il provider fu inizialmente attivo solo a Roma, a Milano e in Sardegna e, dopo il riscontro positivo, arrivo' in tutte le piu' importanti citta' italiane, e adesso anche nelle province. 
Dopo il successo di Tiscali, anche Infostrada e Telecom decisero di entrare in questo mercato, rispettivamente con Libero e Clubnet

Fin qua sembra che vada tutto bene, l'utente puo' connettersi ad internet pagando solo il costo della chiamata, senza pagare abbonamento al provider. 
Pensandoci bene pero' la cosa migliore per gli utenti sarebbe stata l'abolizione della TUT (la Tariffa Urbana a Tempo), per i numeri internet, perlomeno per alcune ore al giorno, e continuare a pagare l'abbonamento ai provider, in modo da poter utilizzare internet senza dover stare sempre a guardare l'orologio. 
Come negli USA (dove la TUT non esiste) il paese in assoluto dove internet e' piu' sviluppato. 
In questo modo le compagnie telefoniche si sono assicurate la TUT, che secondo me e' uno degli ostacoli piu' grossi alla diffusione e al buon utilizzo di internet in Italia. 

Inoltre: cosa succede ai provider ''normali'', cioe' senza societa' telefoniche alle spalle? 
Niente, non possono fare concorrenza, possono solo soccombere, schiacciate dalla supremazia delle grandi societa' telefoniche, che possono permettersi grossi investimenti (anche a perdere) e accordi particolari con la Telecom. 
L'Aiip (Associazione Italiana Internet Provider) ha quindi attaccato la Telecom, chiedendo che sia data una percentuale di guadagno anche ai normali provider, sulle telefonate effettuate ai loro server. 
Per far ''calmare le acque'' Telecom ha cosi' deciso di concedere ai provider (al minuto) 14 lire nelle ore di punta e 8,5 nella fascia bassa. 
Una concessione che io reputo comunque insoddisfacente, per due motivi. 
Primo, questo beneficio non e' utilizzabile da tutti i provider, ma e' riservato solo ai provider che in un anno gestiscono almeno 3 milioni e mezzo di minuti di traffico. 
Secondo, 8,5 lire al minuto (quelle della fascia piu' usata) non sono neanche la meta' di quelle che sono state concordate con Tiscali e Infostrada. 
Anche a queste condizioni, quindi, i provider non potranno fare concorrenza ai colossi italiani della telefonia. 
Io mi chiedo a questo punto: ''ma il governo dov'e'?''. Non dovrebbe essere lui a interessarsi della questione e mettere delle leggi che regolamentino con precisione la cifra' che la telecom deve concedere al minuto agli internet provider? 
E' a questo, infatti, che punta l'Aiip, avere una regolamentazione delle tariffe valida per tutti i provider. 
Sinceramente spero che questa regolamentazione venga effettuata prima della definitiva chiusura di molti provider italiani (come sta accadendo a Cyberworld, il provider che ospitava PJ - vedi editoriale). Provider che spesso sono nati in piccole province, pagando altissime somme alla telecom per l'acquisto delle bande nazionali ed internazionali e che grazie al lavoro e alla fatica giornaliera, sono riusciti a creare un mercato internet qua in italia. 
Ricordando che se fosse stato per la telecom, l'accesso ad internet, in tantissime province italiane, sarebbe arrivato soltanto l'anno scorso. 

Dal punto di vista degli utenti si potrebbe obbiettare che in effetti la situazione e' migliorata, adesso per collegare il proprio computer ad internet non c'e' piu' bisogno di pagare alcun abbonamento. 
Questo potrebbe essere vero (anche se sempre ingiusto nei confronti dei normali provider internet), se il servizio offerto dai nuovi provider ad accesso gratuito fosse lo stesso di quello dei provider a pagamento. 
Infatti i contratti di Libero, Tiscalinet e Clubnet, nascondono delle sorpresine non tanto belle, che a me personalmente hanno irritato parecchio. Consiglio quindi a tutti di leggersi il contratto del provider che utilizzano. 
La cosa che a me ha dato piu' fastidio e' che TUTTI questi provider che forniscono l'accesso ad internet gratuito, obbligano l'utente a essere schedato in un log, un archivio cioe', che contiene tutte le informazioni sugli orari di collegamento dell'utente, nonche' di tutto cio' che egli ha fatto e visto col suo account. 
Per di piu' Infostrada, col suo Libero, utilizza queste informazioni per mandare e-mail pubblicitaria mirata agli utenti (i quali sono obbligati dal contratto a leggere almeno 4 di queste e-mail al mese, pena la rottura del contratto). A me sembra una bella violazione della mia privacy. 
La giustificazione che danno questi provider e' che in caso venga commesso qualche reato da un loro utente, l'Autorita' Giudiziaria e' facilitata nel trovare il colpevole, basta che cerchi nel suo log per saperne ''vita, morte e miracoli''. Sarebbe come, nella vita reale, avere una telecamera sempre addosso, che registra SEMPRE TUTTO quello che facciamo, per poi dare la registrazione all'Autorita' Giudiziaria in caso d'indagine. Certo si risolverebbero moltissimi problemi di giustizia, ma sarebbe come essere sempre guardati da qualcuno. 
Voi sareste d’accordo a vivere cosi'? 
 

 Scrivi a Ali !