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LETTERA
DI UN BAMBINO ABORTITO ALLA MADRE
Cara mamma,
tu non mi conosci in quanto, quand’ero ancora nel tuo grembo, hai deciso
che la mia vita venisse soppressa con l’aborto. Ma, rifiutato dagli
uomini, sono stato raccolto dal Signore che ha detto: "Si dimentica
forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il
figlio
delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece
non ti dimenticherò mai" (Is. 49,15). E Dio d’amore, in virtù
dei meriti di
Gesù Cristo e delle preghiere della Chiesa e di tutti i santi,
mi ha portato nel Paradiso.
Essendo morto da piccolo, non in grado quindi di compiere il bene ed
il male e di discernerlo, non sono stato sottoposto al giudizio come invece
accadrà a te ed agli altri uomini nel momento della morte. Io
so che sei stata sedotta da certi falsi maestri che, come Lucifero con
Eva, ti hanno
fatto credere che si trattava "solo di un’interruzione della gravidanza",
mentre il Papa con l’enciclica "Evangelium vitae" ha chiarito che invece
è
un peccato mortale. So che non hai mai letto la Bibbia e neppure tale
enciclica, mentre preferivi passare ore davanti alla televisione, strumento
utile ma che gli uomini hanno reso un moderno vitello d’oro. Se tu
avessi letto la Parola di Dio avresti meditato il libro sapienziale del
Qoelet che
insegna "Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per
ogni faccenda sotto il cielo". Avresti quindi atteso il momento propizio
per
compiere quegli atti d’amore che mi hanno dato vita in un momento per
te indesiderato. Credendoti libera ed emancipata secondo le teorie del
mondo, ti sei trovata "prigioniera" della mia presenza che ti avrebbe
impegnata in compiti e responsabilità per le quali non ti sentivi
matura.
Nonostante i consigli di chi, ispirato da Dio, ti stimolava ad affidarti
comunque alla Sua provvidenza, come fece Agar nel deserto ed altre donne
bibliche antesignane di Maria Santissima che ha avuto la massima fiducia
in Dio, tu hai preferito sbarazzarti di me. Padre Pio, durante la
confessione di una donna che aveva abortito, le mostrò in visione
un papa osannato dalle folle dicendole che Dio aveva progettato per suo
figlio un tale ruolo. Ma io, dal Paradiso, ti amo lo stesso e prego
perché tu ti salvi. In molti casi la preghiera dei bambini abortiti
è l’unica
orazione, unita a quella di qualche familiare, recitata incessantemente
a favore della loro madre. Se sentirai dei rimorsi, sappi che, come è
successo a tante madri che hanno abortito, tali rimorsi sono una grazia
che va accolta e perfezionata con la confessione del tuo grave peccato,
che il Signore d’infinita misericordia arde dal desiderio di perdonare;
ma non può farlo senza il tuo pentimento. Non trascurare tale grazia
ed
affrettati a sbarazzarti del grave peccato. Da tale peccato devi liberarti
il più presto possibile per la tua serenità e per la gioia
di Dio che ha detto
"Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per
un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno
di conversione"
(Lc. 15,7). Poiché ti amo non desidero che tu, incurante dei
richiami alla conversione ed al pentimento, finisca nell’inferno che esiste
ed è
esattamente come la Madonna, mia Madre in cielo, l’ha mostrato ai veggenti
di Fatima e di Medjugorje. Anche se andrai da medici o psicologi
per tentare di allontanare il "rimorso provvidenziale", nessun di loro
potrà mai cancellare la tua colpa, ma un sacerdote sì.
Tuo figlio mai nato.
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