SUMMER
OF SAM
Uno spinello di Spike Lee. Il regista presenta in questa maniera i suoi
film, forse perche', come i suddetti joint sono caratterizzati da effetto
ritardato... salgono, salgono fino ad esplodere (e ti lasciano a fare una
marea di considerazioni dopo aver visto la pellicola).
Summer of Sam non fa eccezione... La storia ambientata nel Bronx estate
'77, il punk sta morendo e imperversa la disco music. Le vite di una comunita'
di italo americani vengono sconvolte da un serial killer (il figlio di
Sam) che si diverte a far fuori coppiette che si appartano nella penombra
delle strade del quartiere.
Tratto da una storia vera, il film racconta di uno spaccato di vita,
e la vicenda sanguinosa fa solo da sfondo per la narrazione della quotidianita'
dei protagonisti, dal parrucchiere bello e disponibile a tradire la moglie,
al boss del quartiere, dalla checca della zona al piccolo pusher che ha
piu' muscoli e pancetta che cervello, fino al punk di turno, emblema di
una gioventu' che cerca di uscire dalle convenzioni e dai luoghi comuni
che il suo retaggio di sangue gli attribuisce.
Molto ben fatta per quanto riguarda riprese ed ambientazioni, la pellicola
trasuda tutto il compiacimento che il regista mette nell'elevarsi a
narratore unico e incontrastato della realta' che lo circonda, dispensatore
di un punto di vista che, seppur possibilmente reale, sembra eccessivamente
critico e di parte.
Sicuramente non una pietra miliare, ma da vedere, soprattutto per chi
apprezza... gli "spinelli".

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