HANNIBAL
Dopo 10 anni esatti dall'uscita del "Silenzio degli innocenti", Thomas
Harris torna a parlarci del dottor Hannibal Lecter e della sua nemesi Clarice
Starling.
Sono pochi i protagonisti di romanzi diventati delle icone, ed Hannibal
the Cannibal e' uno di questi.
Nato dalla penna di Harris nel 1984, nel romanzo "Il delitto della
terza luna-Drago Rosso" , e subito portatoal cinema dal film "Manhunter-Frammenti
di un omicidio", il dottor Lecter ha subito conquistato lettori e spettatori,
tanto che Harris , nel 1989, ha dato alla luce il seguito, il famosissimo
"silenzio degli innocenti", in cui viene presentata per la prima volta
l'agente Clarice, che diverra' la rivale-amica del terribile dottore.
Il libro riscosse un successo enorme, e venne portato sullo schermo
da un cast eccezionale, con Jodie Foster e Antony Hopkins nel ruolo di
Lecter. Anche il film ebbe un successo insperato (la casa di produzione
era prossima al fallimento, se il film non avesse funzionato, avrebbe dovuto
dichiarare la bancarotta), tanto da meritarsi ben 5 oscar.
Ma di libri con serial killer protagonisti ne esistono a centinaia,
qual e' la formula del successo dei romanzi di Harris?
Innanzitutto e' stato il primo autore ad affrontare l'argomento con
un tocco di realismo: ha introdotto una partecipazione attiva dell'FBI
e, per la prima volta , ha spiegato come si traccia un profilo psicologico
di un serial killer, tirando in ballo il reparto Scienza del Comportamento
di Quantico.
Nessun'altro autore, prima, aveva introdotto questa istituzione (reale),
ed anche lo svolgersi delle indagine rispecchia fedelmente la realta'.
Questa innovazione, accanto al protagonista Hannibal (cinico, spietato,
ma dotato di una grande cultura), ne hanno decretato il sucesso.
Il romanzo precedente terminava con la fuga di Hannibal, e la sua promessa
di non andare da Clarice.
Hannibal riprende la trama dopo 7 anni da quegli avvenimenti.
Il dottor Lecter e' scomparso, e l'agente Clarice, dopo un'inizio di
carriera brillante, si trova arenata.Viene coinvolta in un'azione dell'antidroga,
durante la quale e' costretta ad uccidere 5 criminali, tra cui una donna
con in braccio un bambino (ed un mitra).
L'opinione pubblica, che ha ripreso la sparatoria, chiede la testa
di Clarice, giudicandola troppo violenta, e l'FBI, per non essere presa
in mezza, pensa di licenziarla. Questi avvenimenti vengono messi in risalto
su tutti i giornali, in cui Clarice viene letteralmente messa in croce,
finche' non riceve una lettera da parte di Hannibal in cui le dichiara
tutta la sua solidarieta'.A questo punto la caccia ricomincia...
Il romanzo scorre piacevolmente, tra un colpo di scena e l'altro.
Ed ancora una volta Harris sorprende il lettore, mettendo all'interna
della storia, in un contesto perfettamente logico, dei fatti di cronaca
tristemente noti (parte del romanzo si svolge in Italia, e non mancano
i riferimenti al mostro di Firenze, agli attentati mafiosi, ai rapimenti,...)
che, se uno non li conoscesse, penserebbe che sono inventati, tanto sono
assurdi e subdoli.
Inoltre il dottor Lecter e' piu' umanizzato: resta un assassino spietato,
che commette crimini atroci, ma e' impossibile non parteggiare per lui.
In definitiva , Harris dimostra di essere un grande scrittore, speriamo
di non dover aspettare altri 10 anni per leggere un suo altro romanzo.

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