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Opera di Pasquina Chiatti

(Diritti d’autore riservati all’autrice - vietata qualsiasi riproduzione)

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- La prima pagina del racconto -

 

 

 

L’INGEGNERE E L’ARMADIO

L’esperienza dell’Ing.Toti.

 

 

 

1

Il signor Toti è seduto dietro i vetri all’ombra della pesante tenda tenuta chiusa per anni. Accanto ha una scatola di sigari chiusa, una di fiammiferi, chiusa an­ch’essa, un braccio meccanico al muro e nell’altra stanza un grande armadio in noce mas­siccio serrato.

E’ un uomo affranto, incapace di continuare a vivere. Un tempo l’uomo era nudo, e nudo vagava per foreste in cerca di cacciare: era sufficiente a se stesso. Poi un giorno inventò la pietra aguzza con la quale era più facile uccidere e non seppe più cacciare senza.

 

 

2

Ogni giorno lavorativo alle sette e quattro, con la regolarità del batter del cuore, il suo corpo si ri­girava disturbato all’elettrico suono della sveglia, ed immanca­bilmente per un po’ si dilungava a letto percorrendo con la mente assonnata le operazioni mattutine che lo atten­devano: doveva andare in cucina a farsi un caffè, ma immaginava la cucina fredda; fare la doccia, ma sapeva già che si sarebbe ustionato o gelato sotto il getto da re­golare; dopo scegliere  il  vestito, la camicia, la cravatta, i calzini.  In breve aveva bisogno di quell’energia fisica che proprio non si sentiva.

Quell’angelo di Antonietta l’aveva lasciato per un mondo senza problemi e senza orari, dopo aver pensato a lui in tutto e per tutto per ben venti anni. A quel tempo il caffè gli appariva caldo sulla porta del bagno, tutte le mattine, annunciato dal fruscio della sua camicia da notte di lino profumato; e per abitudine la moglie si docciava appena prima di lui e così trovava l’acqua già aperta e temperata; in fine Antonietta, che aveva più gusto del marito, gli disponeva sul letto pantaloni, camicia, cra­vatta, pe­dalini, mutande e giacca, e se faceva particolar­mente freddo anche il gilet di lana.  Ma erano scene ri­guardanti il passato, ormai do­veva arrangiarsi da solo con enorme fatica e ottenebrazione.

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pasquina.chiatti@tiscali.it

 

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